Gatlin è un fulmine sotto il diluvio al meeting di Zurigo di Giorgio Barberis

Gatlin è un fulmine sotto il diluvio al meeting di Zurigo ATLETICA TANTE STELLE IN GARA, MA RISULTATI CONDIZIONATI DAL MALTEMPO Gatlin è un fulmine sotto il diluvio al meeting di Zurigo Domina i 100 ma senza record mondiale Giorgio Barberis inviato a ZURIGO — The show must goon. Lo spetta- colo deve continuare, anche quando gli dei della pioggia, dopo essere stati protagonisti indesiderati dei Mondiali di Helsinki, vogliono farla ulte- riormente da padroni e battez- zano pure il ritomo ai grandi meeting, rovinando la serata del Letzigrund dove l'atletica è diventata spettacolo prima che altrove. Ancora acqua dal cielo, giusto quando iniziano le gare, prima sottile e insistente, poi sempre più scrosciante, a rende- re tutto più difficile, con la prova dell'asta sospesa nel mo- mento più bello per a.oi, quan- do il miglior Gibilisco della stagione, almeno pari a quello visto in Coppa Europa a Firen- ze, superati con sicurezza i 5,50, è stato altrettanto peren- torio nella seconda prova sui 5,70 in un momento di pioggia scrosciante, con il rischio di rompersi l'osso del collo. Un risultato bello quanto inutile perché la gara è stata nuovamente sospesa, con l'azzurro unico ad aver superato i 5,70 mentre cinque rivali avevano ancora una prova a disposizione: troppi per emologare la gara. Rimane la gioia di avere rivisto all'opera un Gibilisco nuovamente grintoso, Chi sperava, invece, di realiz zare il 24" record nella storia dell'appuntamento elvetico ha dovuto ^vedere i programmi. prima shaheen, poi Gatlin. An- zi' quest'ultimo nei 100 ha do- vuto fare i conti anche con im KTCStLS^Si.S dopo un avvio controllato, è stata magnifica, e per gli awer- ^ S/afleS^f™ distacco di 17 centesimi - non c'è stato nulla da fare. E' chiaro che Gatlin in questo momento ha una marcia in più: forse il miglior Powell potrebbe tenta re di batterlo, ma il giamaicano primatista del mondo deve au cora dimostrare di essere un vincente nelle occasioni che contano e non solo contro il cronometro. Questo Gatlin, a 23 anni, sembra davvero l'ere de di Maurice Greene (ieri me stamente ultimo ini 0"39),ruo mo che ha dato la propria impronta alla fine del secolo e all'inizio del nuovo, vincendo molto e approdando al record del mondo. Ecco, a Gatlin per ora manca quel primato che però già dice di voler inseguire, per completare l'opera. Da Gatlin a Shaheen. Le siepi sono una gara particolare, piena di insidie. Specie quando uno tira al massimo con l'obiettivo di andare all'attacco del record del mondo. E se n'è accorto anche il qatarino che, all'ultima riviera, è scivolato clamorosamente pregiudicando il tempo che stava per reahzzare ma non la vittoria. Impossibile dire se avrebbe ritoccato il primato già suo, ma intanto buon per lui che il più vicino degli avversari fosse a oltre 20 metri, altrimenti avrebbe avuto la beffa di perdere anche la gara. «Quando si è messo a piovere, ho pensato che era tutto più difficile. Ma sono in forma, in gran forma, e allora ho voluto provarci comunque. Peccato per la scivolata, perché gli ùltimi 150 metri sono il mio pezzo forte...». Invece, rassegnato, Shaheen li ha percorsi senza forzare. Detto dell'ottimo risultato della statunitense Sanya Richards, che si è presa la rivinci¬ ta dei Mondiali sulla WilliamsDarling correndo il giro di pista in 48"92, nona prestazione di tutti i tempi, nella corsa al jackpot da un milione di dollari della Golden League rimane ir. gara solo Tatyana Lebedeva che, dopo un lunghissimo riscaldamento, ha deciso di saltare prendendosi la rivincita di Helsinki dove era stata costretta a disertare la finale del triplo a causa dell'infortunio al polpaccio sinistro. Superata qualche incertezza nei primi salti, la russa si è rinfrancata e alla quinta prova ha piazzato il 14,94 con il quale ha domato definitivamente l'iridata Tracia Smith. Senza particolari squilli la prestazione di Magdelin Martinez (quinta) e decisamente sottotono quella di Simona La Mantia, che probabilmente sta pagando i troppi impegni di questa stagione. L'altra candidata al jackpot, Christine Arron, è stata nettamente battuta sui 100 da una Veronica Campbell, capace nel diluvio di correre in 10"85 e prendersi così la rivincita anche sulla statunitense Lauryn Williams, campionessa di Helsinki e qui seconda a tre centesimi. ^Obpesa per la pioggia h nara Ho 'acta a ^ 70 ldyc',dUfc; abLddJ,ZU con Gibiiira al «mandoÌ a ^amnKoii/1 n"Q^\ Ld Udriipueil V I O 00) si vendi^ della Wliarns Lo statunitense Justin Gatlin (al centro), due volte iridato a Helsinki, si è confermato a Zurigo nei 100 (10"14): solo 70 Kim Collins (a destra, 10"32), 80 Maurice Greene (a sinistra, 10"39)

Luoghi citati: Europa, Firen, Helsinki, Zurigo