La sfida del «wireless» tra le metropoli Usa Web senza fili per tutti di Maurizio Molinari

La sfida del «wireless» tra le metropoli Usa Web senza fili per tutti SAN FRANCISCO: DA NOI SARA' GRATIS La sfida del «wireless» tra le metropoli Usa Web senza fili per tutti Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Da Filadelfia a San Francisco, da Charleston a Cupertino, grandi città e piccoli centri degli Stati Uniti sono impegnati in ima corsa contro il tempo per rendere wireless l'intero territorio urbano ovvero consentire ai residenti di potersi collegare ovunque a Internet con laptop senza fili. Più avanti di tutti è Filadelfia, in Pennsylvania, la città dei padri fondatori della nazione, che a fine luglio ha scelto i tre finalisti della gara di appalto per «disegnare, realizzare e mantenere» un servizio wireless cittadino. La sfida è fra i consorzi guidati da AT&T, Hewlett-Packard e Earthlink ed a prevalere sarà il progetto che offrirà più garanzie agli utenti in cambio di un costo di abbonamento massimo preannunciato fra i 16 e 20 dollari al mese. La spesa per l'erario cittadino è prevista fra i 15 e 18 milioni di dollari anche se il consiglio comunale si trova a duellare con la compagnia telefonica Verizon, timorosa di subire una fuga in massa di utenti se l'intera città dovesse diventare wireless. Dietro Filadelfia, ancora nelle prime fasi del percorso verso il wireless pubblico, vi sono città grandi - come Minneapolis in Minnesota, Orlando in Florida, Charleston in South Carolina e Portland in Oregon -come anche ima miriade di piccoli centri, soprattutto in California, come Lompoc, Hermosa Beach e Cupertino, sede tra l'altro della Apple. Un po' ovunque ciò che spinge sindaci ed amministratori comunali verso il wireless è la convinzione che attirerà investimenti e lavoro - grazie agli start up dell'alta tecnologia - assieme a garantire una migliore qualità della vita ai residenti, che potranno alternare con maggiore facilità lavoro e tempo libero in famiglia. «Ci siamo lasciati alle spalle la fase nella quale si pensava che il wireless fosse un vezzo, una maniera di essere alla moda - spiega Paul Butcher, ton manacarA Intel, il colosso dell'hi-tech'- pexthé; adesso le singole amrninistraziom siffitwigono di averne bisogno per far operare i propri dipendenti in marnerà più efficiente, per consentire alle imprese locali di essere più competitive a livello nazionale e per permettere ad ogni singolo cittadino di avere pari opportunità di conoscenza elavoro». Da qui anche la decisione di San Francisco di non restare fuori dal nuovo trend di sviluppo economico e umano. Sebbene fino ad ora San Francisco - al pari di Seattle, nello Stato di Washington - venga considerata la città «meno wireless d'America», il sindaco Gavin Newsom ha deciso di rimediare annunciando non solo la volontà di far approvare in tempi rapidi il necessario piano di investunenti fra i 10 ed 118 milioni di dollari ma anche la scelta che il wireless, una volta attivo, sarà praticamente gratis per tutti. Basterà accendere un laptop in qualsiasi angolo dei novanta chilometri quadrati della città e ci si potrà connettere a Internet senza sostenere alcuna spesa. A ciò bisogna aggiungere che la Dell ha garantito a Newsom la fornitura di migliaia di computer che saranno regalati ai residenti dei quartieri dove il reddito medio è molto basso. Il sindaco ha stabilito il 28 settembre come limite massimo per presentare le candidature alla realizzazione di una rete che si annuncia più difficile rispetto a quella di Filadelfia in ragione della presenza di numerose colline di differenti dimensioni. Ma le difficoltà tecniche non fanno che rendere più avvincente la sfida. «Non faremo solo di San Franscisco una città dinamica come poche altre al mondo - ha assicurato il sindaco - ma distribuiremo computer alla popolazione in ima misura che non ha precedenti». Noto al grande pubbhco per aver fatto scandalo nella primavera del 2004 autorizzando le nozze omosessuali, Newsom punta ora a stabilire un nuovo primato con il «wireless sostanzialmente gratuito per tuttb), al pari di quanto avviene ora con l'illuminazione pubblica. Un'idea che ha le origini nel pacchetto di proposte che l'ex vicepresidente americana ^J Gore avanzò al summit del fe-B iM'Okinawa nel 2000 sostenendo lariecessità di coinvolgere nell'uso ài. cpjsputfi; ed Internet anche le fascò di popolazione più povere nei singoli Paesi del mondo.

Persone citate: Cupertino, Franscisco, Gavin Newsom, Hewlett, Newsom, Paul Butcher