Un ceppo più letale di quello dei polli

Un ceppo più letale di quello dei polli PORTATO DAGLI AMICALI SELVATICI FORSE HA SUBITO MUTAZIONI Un ceppo più letale di quello dei polli IMWwrMHiw^MMMaM—wMB «i ri 1:1-1^3 vAw ffiSsaffil f a» 'l BaSEBlJui ^t/mmU^^^^BkémdaSm Il nemico più subdolo che si possa immaginare è ormai alle porte d'Europa: è di poche ore fa, infatti, l'annuncio, dato in un comunicato del ministro per le Emergenze, che il pericoloso cep- pò H5NÌ dell'influenza è stato isolato a Chelyabinsk, una città nei monti Urah, la barriera che separa l'Asia dall'Europa. Il foco- laio, prima circoscritto ad alcune aree della Siberia, è arrivata in quell'importante regione indù- striale, dove nelle ultime 24 ore sarebbero morti 497 volatdi. Il focolaio individuato sarebbe peri- coloso per l'uomo in quanto il ceppo dell'influenza sarebbe simi- le a quello che ha ucciso fmora milioni di polli e più di cinquanta persone nei paesi asiatici. Uno dei più eminenti epidemie- logi russi, Gennady Onishchenko ha acceso una spia rossa: Tepide- mia d'influenza aviaria potrebbe diffondersi neUe principah aree rurah del sud deUa Russia, per poi raggiungere i paesi del Medio Oriente e del Mediterraneo. La sua previsione è basata su un elemento concreto che è quello dell'analisi deUe rotte migratorie degh uccelh che, nell'autunno or- mai aUe porte, potrebbero porta- re il malefico virus H5N1 dalla Siberia orientale fino al mar Ca- spio e al Mar Nero. Sono ormai proprio i grandi uccelh acquatici migratori - piuttosto che i polh- a suscitare le preoccupazioni di vi- rologi, epidemiologi, esperti di salute pubblica. E questo da quan- do, in primavera, si è scoperto che un'epidemia d'influenza avia- ria aveva fatto strage tra la popò- lazioned'uccelh selvatici del lago Qinghai, neUe province occiden- tali della Cina, una riserva natii- rale in cui si accoppiano uccelli migratori provenienti da varie parti del mondo, in particolare Sud-Est asiatico, Austraha, Sibe- ria e Nuova Zelanda. Era la prova ^ q vuvs, non colpiva solo sporadicamente le oche di qual- che sperduta fattoria, ma anche gli animah selvatici. Cosa che lascia intravedere l'inquietante possibilità che tornando ai loro paesi d'origine, gh uccelh sopra- vissuti, ma infettati, possano dif- fondere il virus in aree molto distanti, moltiplicando evidente- mente le possibilità che possa ricombinarsi con un altro virus in grado di colpire l'uomo, imo scenario più aharmante se riferi- to ad aree ad alta densità di popolazione, priva di difese im munitane contro questo ceppo, con in più la probabilità, tutt'al tro che remota, che il virus con quisti una sua nicchia ecologica. insediandosi stabilmente in ahe vamenti di polli, A far crescere l'apprensione contribuisce il fatto che il virus isolato negh uccelh selvatici è più letale rispetto a quello trovato nei polh. A conferma del fatto che ha subito delle mutazioni - forse nell'«mcontro» con altri ceppi nel la riserva - che lo rendono più pericoloso, come confermerebbe il fatto che i topi infettati con questa variante muoiono più rapi damente. La minaccia è reale: ormai come hanno scritto i ricer- catori che hanno pubbhcato imo studio realizzato in tandem dalle due prestigiose riviste scientifiche Nature e Science, un «segno», questo, della preoccupata attenzione con cui la comunità scientifica segue l'evoluzione del virus. Non si tratta più - hanno affermato - di ragionare sul se, ma sul quando arriverà l'annunciata pandemia. Si tratta ora di intensificare la vigilanza, di mettere in campo le strategie più adeguate per limitare i danni, di predisporre scorte di vaccini. Per la prima volta, nella storia, il mondo ha le conoscenze scientifiche e le risorse per impedire che la prima pandemia influenzale del millennio non ricordi neppure alla lontana la «febbre spagnola» del 1918. ^nntrn U niinarrìp ^-Ul I LI U la 11 IH iat-Lla Hi rina nanHomia Ul Ul ld (Jdl IUU I lld «rncnoi+ata Haìl'nrric: fJlLopcUdld Udii willi nrrnrr^n^ ^rov/onvinno ULLUilUllU fJltJVt;! I^IUl le --rnrx0 j-. ^rrjnr. " o\\}\ Le Ul VdLUI IU

Luoghi citati: Asia, Austraha, Cina, Europa, Medio Oriente, Nuova Zelanda, Russia, Siberia