Autobotte senza freni, tre vittime

Autobotte senza freni, tre vittime NEL TRAPANESE: L'AUTISTA DEVIA IL TIR SU UNA STRADA LATERALE E SI LANCIA DALL'ABITACOLO MA BATTE LA TESTA E MUORE Autobotte senza freni, tre vittime Travolge due passanti poi centra una casa e s'incendia Alfredo Pecoraro PALERMO All'improvviso i freni vanno in tilt, l'autista scala di marcia ma non riesce a fermare la corsa del tir carico di benzina che finisce contro una casa e prende fuoco. Il bilancio è di tre morti e cinque persone vìve per miracolo. Ma poteva essere superiore se Gaspare Taormina, conducente del tir, prima dì lanciarsi dal veicolo non fosse riuscito a deviare il mezzo su una stradina secondaria della provinciale Trapani-San Vito Lo Capo, in quel momento percorsa da numerose auto. L'autotrasportatore, 32 anni, è una delle tre vittime dell'incidente, avvenuto all'altezza di Castelluzzo. Dopo aver tentato di tutto per frenare l'autobotte si è lanciato dall'abitacolo ma nell'impatto ha sbattuto la testa ed è morto sul colpo. Il mezzo ha proseguito la sua corsa travolgendo due persone: Graziella Amato, 45 anni, e Mariano Poma, 50 anni. La donna stava facendo footing e in quell' istante si era fermata a parlare con Poma, un pastore della zona, che era appena sceso dal suo trattore. Hanno avuto solo il tempo di guardare in direzione del tir, attratti dal rumore, poi sono stati travolti dal mezzo che ha terminato la sua corsa rompendo la recinzione di un giardino di una casa e dopo l'impatto ha preso fuoco. «L'autista del tir ha compiuto un gesto eroico - dice Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo - per evitare di tamponare le auto che transitavano nella prò vinciale prima di laTimarm dall'abitacolo è riuf^to^a deviare il mezzo prendendo una via secondaria e poco trafficata. L'amministrazione è vicina alle vittime di questa tragedia». La casa sulla quale 9 finito il tir è la penultima della strada. La proprietaria ha assistito all'incidente, ora è sotto choc. Ha pensato a un attentato. «Eravamo in casa - racconta Maria Scarcella - abbiamo sentito un rumore fortissimo, sembrava l'esplosione di una bomba». Subito dopo il boato i cinque componenti della famiglia Scarcella sono usciti, in tpmpoTìer evitare i detriti 'fechiSzati in sèguito all'esplosione del tir. Sono arrivati i carabinieri, i vigili del fuoco e i mezzi del 118. I primi ■rilievi hanno accertato che , l'incidente è stato provocato dalla rottura dei freni. La procura di Trapani ha aper- to un'inchiesta e ha autorizzato il trasferimento delle salme dell'agricoltore e della donna, mentre ha disposto l'autopsia sul cadavere dell'autista. «La tragedia di Trapani dice Ermete Realacci della Margherita, presidente onorario di Legambiente - conferma un trend, quello dell' aumento degli incidenti che coinvolgono mezzi pesanti: è davvero allarmante». Legambiente ricorda che in Italia, come dimostrano le statistiche del Cnel, continuano a viaggiare su tir il 68,2^0 delle merci; su rotaia si sposta solo il 10,796 del totale delle merci, il 1694 usa le vie dell'acqua, lo 0,494 l'aereo. «C'è poco da stupirsi perciò - sottolinea Realacci - se gli incidenti che vedono coinvolti mezzi pesanti sono in aumento, soprattutto quelli che trasportano merci pericolose». Per il Codacons «su questo ennesimo e grave incidente pesa la responsabilità dei vertici delle istituzioni, che hanno l'obbligo di tutelare la sicurezza stradale». Il Codacons chiede un incontro urgente al ministro Lunardi per proporre e definire iniziative a tutela degli utenti delle strade. L'Incidente è avvenuto a Casteliuzzo, nel Trapanese: l'autobotte ha Investito due persone e si è schiantata contro una casa, l'autista è morto

Luoghi citati: Italia, Palermo, San Vito Lo Capo