Tornano i sassi dal cavalcavia: un morto a Cassino di Fulvio Milone
Tornano i sassi dal cavalcavia: un morto a Cassino ERANO DIRETTI IN PUGLIA PER LE VACANZE Tornano i sassi dal cavalcavia: un morto a Cassino Vlasso di 41 chili sull'Autosole: vittima un operaio torinese, cinque feriti Fulvio Milone Inviato a CASSINO (Frosmorie) Era un ricordo sopito nella memoria degli italiani, il lancio dei sassi dal cavalcavia: un incubo di quelli che non si possono del tutto cancellare, anche se sono trascorsi nove anni da quando a Tortona una banda di ragazzi di paese trovò quel gioco estremamente eccitante, e finì per ammazzare una donna. Venerdì notte, poco prima delle due, l'incubo è tornato. L'hanno vissuto sei poveracci che su due auto avevano scelto la «partenza inteUigente» per andare in vacanza al sud, ma che hanno trovato nel bel mezzo dell'Ai deserta un masso di ima quarantina di chili scalgliato appunto da un cavalcavia fra i caselli di Pontecorvo e Cassino. Il bilancio è pesante: un morto, tre feriti di cui uno in condizioni disperate, e due contusi. Paradossalmente, a cavarsela con il minimo danno sono stati gli occupanti della macchina che si è schiatata contro il masso, una Clio su cui viaggiavano due giovani di Rignano Flaminio, un paese vicino a Roma: Radiano D'Abruzzo e Giuseppe Martone, 23 e 22 anni, diretti a Gallipoli, in Puglia. Se la sono cavata con qualche ammaccatura, niente di più, nonosante che la macchina sia stata distrutta. Il peggio è venuto subito dopo, quando è arrivata una Golf con quattro persone a bordo: ha colpito in pieno le lamiere e alcuni pezzi di motore che si erano staccati dalla Clio, con conseguenze drammatiche. Il conducente. Natale Gioffrè, 46 anni, nato a Messina e residente a Milano, è morto. Suo figlio Francesco, un ragazzo di 15 anni, è in condizioni piuttosto gravi. Anche due amici di Gioffrè, Claudio e Clemente Schinco, foggiani emigrati molti anni fa a Torino, sono rimasti feriti: il primo è in fin di vita, l'altro ce la farà. Si conoscevano da vent'anni, i fratelli Schinco e Gioffrè, tutti e tre operai di origini meridionah, accomunati dalla giovinezza vissuta a Torino prima che Natale si trasferisse a Milano. Continuavano a frequentarsi, e quest' anno avevano deciso di trascorrere le vacanze insieme a Pizzo Calabro, nella casa paterna di Gioffrè. Anche se ufficialmente non possono escludere altre possibii cause dell'incidente, polizia e carabinieri hanno pochi dubbi: il masso è stato scagliato dal cavalcavia numero 439 fra Pontecorvo e Cassino, nel comune di Piedimonte San Germano. Lì, ieri pomeriggio, il sostituto procuratore Carlo Morra, il comandante della polstrada Italo Acciaioli e i funzionari della squadra mobile e della digos di Cassino hanno fatto un lungo sopralluogo, durante il quale hanno trovato frammenti della pietra (assie¬ me, sembra, ad alcune impronte) sulla rete metallica che dovrebbe rendere impossibile proprio il lancio di oggetti sull'autostrada. Il condizionale, in questo caso, è d'obbligo, perchè la protezione è alta appena due metri. Per i teppisti, sicuramente in gruppo, è stato un gioco da ragazzi sollevare il masso e lasciarlo cadere oltre la rete. Anche trovare il masso da gettare è stato facile. Il cavalcavia si raggiunge percorrendo una stradina di campagna poco distante dallo stabilimento Fiat di Cassino e frequentata di notte solo da prostitute africane e qualche coppietta: una via isolata, costeggiata da campi incolti in cui i camion spesso scaricano quin¬ tali di pietre e mattoni, materiale di risulta proveniente dai cantieri abusivi della zona. Gli inquirenti sperano che qualche testimone, se esiste, si faccia vivo, o che i responsabili del disastro si costituiscano. Non a caso il questore di Prosinone, Salvatore Margherite, ha lanciato un appello riferendosi proprio ai teppisti: «Sono sicuro che non avevano intenzione di uccidere, chi sa qualcosa o li conosce si faccia vivo o li convinca a confessare prima che sia troppo tardi». Nel frattempo la polizia sta indagando fra i tanti gruppi di ragazzi di Cassino e dei paesi vicini. Setaccia puh e discoteche, interroga titolari di bar e pizzerie. Ma è un lavoro maledettamente difficile. La dinamica Il lancio a » o Un masso di 41 chilogrammi viene lanciato da un cavalcavia, o cade da un camion in transito sull'autostrada Al tra gli svincoli di Pontecorvo e Cassino in direzione sud. Il primo incidente • a * Una Renault Clio con due ragazzi a bordo di 22 e 23 , anni si scontra con il masso. L'autovettura finisce fuori strada, ma prima perde il motore che resta sulla carreggiata. I due giovani riportano solo ferite lievi. Il secondo incidente * « * Una seconda auto, una Golf che sopraggiungeva, non riesce ad evitare il motore rimasto sulla carreggiata. L'autovettura dopo lo scontro si ribalta più volte prima di finire fuori strada. Natale Gioffrè, che era alla guida muore sul colpo, il figlio f rancesco di 15 anni rimane ferito in maniera grave, ma non è in pericolo di vita, insieme a loro nell'auto c'erano altre due persone una delle quali rimane ferita gravemente. L'inchiesta » « «» Le indagini affidate ai sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Cario Morra seguono due ipotesi: il lancio del masso da parte di più persone dal cavalcavia o la caduta accidentale dal carico di un tir. In ogni caso il fascicolo aperto e contro ignoti per omicidio colposo, come confermato dallo stesso magistrato. -: PIEDIMONTE r S^N GERMANO . CASSINO (fH'^ .1 PONTECORVO ^SSiSSSISSSSS ^SSiSSSISSSSS
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