Registi anticonvenzionali di Daniele Cavalla

Registi anticonvenzionali AL CENTRALE D' Registi anticonvenzionali Una rassegna con due film al giorno da venerdì 5 Opere di Wenders, Guédiguian, Moore, Spurlock UNA settimana di cinema anticonvenzionale: il Centrale d'Essai, via Carlo Alberto 27, ospita dal 5 all'11 agosto la rassegna «Registi contro». Organizzata dall'Aiace, s'incentra sugli autori che «esplorano con intelligenza e profondità le luci e le ombre della realtà contemporanea e dell'animo umano - si legge nella presentazione dell'iniziativa -, in modi molto lontani dagli stereotipi hollywoodiani». Due film al giorno, biglietti a 3,50 euro (ridotti a 2,50 per i soci Aiace). S'inizia con due autori di primo piano del panorama internazionale, quali Wim Wenders e Robert Guédiguian: del regista tedesco viene proiettato l'ultimo lavoro «La terra dell'abbondanza», deir«arrabbiato» cineasta transalpino il recente «Le passeggiate al Campo di Marte» sugli ultimi giorni di vita di Frangois Mitterrand. Sabato 6, due documentari «made in Usa»: la palma d'Oro al festival di Cannes «Fahrenheit 9/11» di Michael Moore e la crociata anti Me Donald's di Morgan Spurlock «Super size me». In attesa di «Volver», ecco domenica 7 agosto l'ultimo lavoro di Pedro Almodovar «La mala educacion» mentre l'altro titolo in cartellone è «Machuca» con cui Ahdrés Wood descrive il rapporto di amicizia che nasce nel 1973 a Santiago del Cile tra due ragazzi di diversa estrazione sociale. La giornata di lunedi 8 è invece dedicata a Ken Loach: la commedia «Un bacio appassionato», opera insolita per la filmografia del regista proletario per eccellenza del cinema inglese, e «Sweet sixteen», film del 2002 incentrato sulle difficoltà del sedicenne Liam. Martedì 9 appuntamento con il pardo d'Oro a Locamo «Private» di Saverio Costanzo e con «Camminando sull'acqua» dell'israeliano Eytan Fox, mercoledì IO cinema indipendente con «Maria Full of Grace» basato su una giovane colombiana che diventa corriere di droga da trasportare negli Stati Uniti e con l'opera seconda dell'argentina Lucrecia Martel «La nina santa», giovedì 11 frammenti di Spagna con il pluripremiato «Mare dentro» di Alejandro Amenabar e «Ti dò i miei occhi» di Iciar Bollain, storia di violenza domestica ambientata a Toledo. Daniele Cavalla «Private» di Saverlo Costanzo, in alto «Mare dentro» di Amenabar

Luoghi citati: Cannes, Cile, Spagna, Stati Uniti, Toledo, Usa