Vanzina il profeta di Fulvia Caprara

Vanzina il profeta Vanzina il profeta «Ho anticipato i vizi della politica e adesso resuscito la Diegomania» intervista Fulvia Caprara ROMA Vacanze modaiole nei santuari dei super vip, ragazze furbe e procaci, truffe caserecce, grandi pranzi in famiglia. E poi telefonini sempre accesi, voci troppo alte, parolacce onnipresenti, mogli influenti e volitive. E' lo scenario del cinema vanziniano, quello a cui tutti hanno pensato in questi giorni, leggendo le cronache dell'attualità italiana. Lo ha detto anche Luca di Montezemolo, parlando con Carlo Vanzina. Scandali, scalate, conversazioni telefoniche intercettate da uno yacht all'altro, espressioni poco raffinate e molto romanesche. Uno degli ultimi film scritto dai fratelli Vanzina s'intitolava «In questo mondo di ladri». Così per molti il caso che ha coinvolto il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, con tutti i retroscena, gli intrighi, i personaggi in primo piano e quelli sullo sfondo, è già una sceneggiatura, pronta per il grande schermo. Una bella soddisfazione per gli autori di un cinema guardato con sufficienza dalla critica più tradizionale: «E' vero, se la gente parla di quello che facciamo, vuol dire che i nostri film incidono». Impegnato sul set della seconda serie di «Un ciclone in famiglia», la fiction di Canale 5 con Massimo Boldi protagonista in video a fine febbraio, Carlo Vanzina non se la sente di scherzare sui fatti della cronaca. Però sa bene che in questi giorni tutti parlano di lui e di suo fratello Enrico: «Non è la prima volta che succede, mi capita spessissimo di incontrare amici e conoscenti che mi dicono "Sai, l'altro giorno sono andato al ristorante, c'era della gente seduta accanto, sembrava uno dei tuoi film...». Insomma, la dote di cogliere l'aria del tempo non gliela può contestare nessuno. Sarà un caso, ma a settembre, dopo l'estate del calcio italiano nel caos, Carlo Vanzina dirigerà «Eccezziunale veramente 2», sequel della saga calcistica girata neir82, con Diego Abatantuono mattatore, entrata, al grido di «viuuulenza», nell'olimpo dei film cult. Com'è nata l'idea di riprendere «Eccezziunale veramente»? «Era un progetto a cui Diego pensava da sempre, ci siamo detti e ridetti di dargli un seguito, ma la certezza che era arrivato il momento giusto di realizzarlo è arrivata grazie al nuovo successo ottenuto dal film in versione cassette e dvd. Ci siamo resi conto che tanti ragazzi lo hanno visto adesso per la prima volta e se ne sono innamorati, proprio come quelli di allora. E' stato così anche per mia figlia Virginie. E' scoppiata una nuova "Diegomania", il grido di "viuulenza" è usatissimo come suoneria dei telefonini». Abatantuono interpreterà ancora tre ruoli? «Si, anche se naturalmente i personaggi sono adàitati all'attualità e anche a come Diego è oggi. Stavolta Tarzan, il camiomsta juventino, pazzo per la "giuventus", si risveglia dal coma dopo 25 anni e scopre che sua moglie, Sabrina Fenili, si è accasata con un altro uomo, per di più rivale di tifo, interpretato dall'attore napoletano Carlo Buccirosso. Le situazioni che si vengono a creare ricordano un po' quelle di "Letto a tre piazze", il film di nostro padre Steno in cui Totò, sparito per dieci anni, riappariva nella vita della moglie ormai sposata con Poppino De Filippo. Il tifoso milanista. Donato, quello che nel vecchio film era innamorato di Stefania Sandrelli, è emigrato a Ibiza do- ve è diventato ristora- ^à tore. Sarà costretto a tornare a Milano dopo aver scoperto di avere un figlio. Il quale, ironia della sorte, è un tifoso sfegatato dell'Inter. Il terzo personaggio, l'interista Franco, trova per caso una valigetta piena di soldi e viene ricattato da un gruppo di malavitosi che la rivogliono. L'unico modo per saldare il debito, visto che i soldi li ha spesi tutti e non può più restituirli, è compiere un omicidio su commissione. Fortuna vuole, si fa per dire, che la vittima predestinata muoia di infarto sugli spalti, durante la partita». Sarà diffìcile per Abatantuono tornare sui suoi passi? «Credo che il suo stato d'animo sia tra il divertito e lo spaventato, la carica che ha oggi è naturalmente diversa da quella che aveva allora, anche se non meno forte. Diego ha partecipato alla sceneg- giatura del film, proprio come la prima volta, e questa è una cosa importante, che lo aiuterà a dare il meglio». Anche il seguito di «Un ciclone in famiglia)), su Canale 5, è il frutto di un grande successo di audience. Se l'aspettava? «Veramente no, tra l'altro abbiamo dovuto affrontare una concorrenza Rai di grossi calibri e, nonostante questo, è andata benissimo». Che cosa succede in questo nuovo ciclo? «La storia si rianima, la compagnia si allarga, entra in scena Carlo Buccirosso perchè Massimo Boldi scopre di avere una figlia, oggi ventenne, avuta da Mita Medici. La moglie lo caccia di casa e la ragazza resta incinta proprio di Buccirosso. Nel ruolo della giovinetta recita mia figlia Virginie che ha appunto 20 anni». Ha deciso che farà l'attrice? «Mah, un giorno sembra di sì, un altro no...Aveva già lavorato nel "Pranzo della domenica", ma doveva ancora sostenere gli esami di maturità, dopo era un po' depressa, indecisa su che cosa fare. Adesso vedo che sul set è cambiata, è più motivata, più contenta». stora- ^à tore. Sarà costretto a tornare per la innauelli di he per ppiata , il griissimo nini». reterà ente i all'atDiego è camioper la dal core che ili, si è mo, per pretato Carlo che si ano un spesi tutti e non può più restituirli, è compiere un omicidio su commissione. Fortuna vuole, si fa per dire, che la vittima predestinata muoia di infarto sugli spalti, durante la partita». neg- ma doveva ancora sostenere gli esami di maturità, dopo era un po' depressa, indecisa su che cosa fare. Adesso vedo che sul set è cambiata, è più motivata, più contenta». Diego Abatantuono, a destra il regista Cario Vanzina

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