Sale l'inflazione, super rincari per benzina e turismo

Sale l'inflazione, super rincari per benzina e turismo L'ISTAT CONFERMA LA CRESCITA DEL 2,1 PER CENTO DEI LISTINI IN LUGLIO. IN CALO LE AUTOMOBILI, MA NON LE POLIZZE RC AUTO. VOLANO I TABACCHI, GIÙ' LE TLC Sale l'inflazione, super rincari per benzina e turismo Il petrolio verso quota 70 dollari. Sciopero dei consumatori in settembre Raffaello Masci ROMA I prezzi sono in risalita, e dato che a spingerli al rialzo è il petrolio, che ieri è arrivato al record storico di 67 dollari al barile, non è pensabile che possano rientrare in un alveo di accettabilità in tempi brevi. E' l'Istat a dircelo, e a confermare così il dato dell'inflazione di luglio già anticipato, venti giorni fa, dai dati sulle città campione. I numeri parlano di un incremento del costo della vita dello 0,40Zo rispetto a giugno, e del 2,l0Zo rispetto a un anno fa. Poiché l'Istat tutti i mesi rileva l'inflazione, la notizia sarebbe di routine, ancorché drammatica. Sennonché si inserisce all'interno di un bombardamento di dati sull'andamento della nostra economia ohe, francamente, può lasciare disorientati. Il 3 agosto, sempre l'Istat, ci diceva che i consumi delle famiglie italiane, al netto dell'inflazione, erano rimasti quelli di un anno fa: un segnale disarmante. Il 7 il medesimo Istituto ci informava che l'industria italiana aveva subito una debacle rovinosa, con un crollo della produzione a giugno pari al 30Zo su base annua. L'8 agosto, la prestigiosa agenzia intemazionale di rating, Standard and Poor's, bocciava r«outlook» dell'Italia. In parole semplici: le cose andavano male e dovevamo aspettarci il peggio. Il 10 veniva diffusa la notizia che l'agenzia delle entrate stava rivedendo gli estimi catastali, e che quindi sulle case si sarebbe abbattuto un prelievo aggiuntivo di circa un miliardo di euro l'anno. Poi l'il, cioè l'altro ieri, la musica cambia rapidamente: il Pil è in ripresa dello 0,707o. Il peggio è passato. Alleluia. Ieri, infine, il brusco risvegho dopo l'effimero sogno: i prezzi sono in risalita e ci rimarranno un bel po'. L'unica cosa certa, in questo bailamme di cifre, è che la vita non solo costa e costerà più cara, ma che sarà molto difficile sottrarsi a questi aumenti, perché riguardano beni (nel 6007o dei casi riconducibili al petrolio) or¬ mai entrati stabilmente nelle spese ordinarie delle famiglie. La benzina è aumentata in un anno del 9,50Zo - dice l'Istat - il gasolio del 20,90Zo, il gas del 30Zo, i trasporti del 5,50Zo, le spese complessive dell'abitare (comprendenti elettricità, acqua e spese di manutenzione) del 5,40Zo, e perfino l'arredo (per quel poco che può incidere) è cresciuto dell'l,70Zo. La concorrenza tra case automobilistiche ha fatto diminuire i prezzi delle vetture, ma l'assicurazione Re auto ha subito un aumento del 2,20Zo. Anche vizi e svaghi sono diventati proibitivi: il tabacco è cresciuto del 9,90Zo e i biglietti aerei del 35,90Zo . C'è qualcosa che è diminuito? Sì, e sono le telecomunicazioni, meno 4,50Zo: la concorrenza, evidentemente, produce effetti. Petrolio, turismo, energia e consumi sono materia di competenza del ministero delle Attività produttive. Come prevedibile, quindi, il ministro Claudio Scajola si è detto «preoccupato» da questa situazione, e ha annunciato una iniziativa a settembre ma, per ora, ha proposto quanto già era stato negato al suo predecessore Antonio Marzano, e cioè un intervento sulle accise. Aggiungendo che se vent'anni fa non avessimo bocciato il nucleare ora non staremmo qui a lamentarci. Comunque, un cambio della politica energetica è stato sollecitato ieri da tre soggetti assai diversi tra loro: il commissario dell'Enea, l'economista Luigi Paganetto, il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, e la Confcommercio. Le motivazioni sono differenti - strettamente tecniche ed economiche per Paganetto, di politica ambientale per Pecoraro e di costi di produzione e distribuzione per Confcommercio - ma univoca è la soluzione: pensare veramente e con forte impegno anche internazionale a fonti di energia alternative e più economiche. Sulle questioni dei trasporti e dell'energia hanno battuto molto anche le associazioni dei consumatori. I duri di Adusbef, Federconsumatori, Adoc e Codacons, hanno ricordato che di fronte al «grande disagio delle famiglie» il governo non ha neppure ipotizzato un piano energetico alternativo. In segno di protesta il 14 settembre dalle 11,30 alle 13,30 le medesime associazioni hanno proclamato il quinto sciopero delia spesa: i cittadini sono invitati a disertare i negozi e i sindacati a sospendere il lavoro per cinque minuti. In questa sequenza di geremiadi va rilevato che i prezzi al consumo dei generi alimentari sono, sia pur timidamente, diminuiti (-0,20Zo su base annua). Coldiretti l'ha sottolineato con orgoglio, ma ha anche lamentato che questo contenimento è costato un taglio deir80Zo dei prezzi alla produzione, mettendo in ginocchio una grande massa di piccoli agricoltori. Il ministro Scajola si dice «preoccupato» Pensa a tagliare le accise ma è una mossa difficile Pressioni per una nuova politica energetica «Subito fonti alternative e più economiche» GLI AUMENTI DI STAGIONE Fonte: Istat L'ANDAMENTO DEI PREZZI PER ALCUNE VOCI Di SPESA. VARIAZIONE 07o MENSILE (LUGLIO 2005/GIUGNO 2005) E ANNUA (LUGLIO 2005/LUGUO 2004) ENERGIA BENZINA GASOLIO f Mese Mese 4-W/ ABITAZIONE, ACQUA, COMBUSTIBILI Mese TRASPORTI TRASPORTI AEREI +lk%

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Antonio Marzano, Claudio Scajola, Luigi Paganetto, Paganetto, Pecoraro, Raffaello Masci, Scajola

Luoghi citati: Italia, Mese, Roma