Per rindustria un 2004 da record di Marco Sodano

Per rindustria un 2004 da record IL RAPPORTO ANNUALE MEDIOBANCA SU MEDIE E GRANDI IMPRESE: DECUPLICATI GLI UTILI DEL COMPARTO INDUSTRIALE Per rindustria un 2004 da record Soffre il manifatturiero, la crescita si ferma al 5,507o Marco Sodano I profitti hanno conosciuto un vero e proprio boom, ricavi e fatturato sono cresciuti in modo deciso: la grande e media impresa italiana ha vissuto un buon 2004, a quanto si legge nel rapporto annuale pubblicato dall'ufficio studi di Mediobanca. Altri indicatori confermano che la salute dell'impresa italiana migliora; dal valore della produzione per addetto al rendimento medio del capitale investito, che inverte la rotta e sale dal7,907oal9,20Zo. Sono energia e servizi a tirare la volata degli incassi, rispettivamente per l'industria e per il terziario: se si prende in considerazione il margine operativo netto, nel comparto energetico gli ultimi dieci anni hanno segnato un aumento che sfiora il 6007o (59,7), da 7,99 a 12,6 miliardi dì euro. I servizi pubblici hanno fatto un balzo ancor più impressionante, da 4,93 a 13,19 mihardi, che in percentuale significa più 167,70Zo. Inevitabilmente i due comparti fanno la parte del leone sul risultato complessivo; se dieci anni fa il loro apporto valeva il 61,70Zo oggi si arriva al 74,8, grosso modo tre quarti della torta. E anche il rapporto Mediobanca mette allo scoperto le difficoltà denunciate in questi mesi dagli operatori del manifatturiero - settore nel quale il costo del lavoro ha un'incidenza molto rilevante -: qui il margine operativo ha lasciato sul terreno il 170Zo. Da 11,39 mihardi (1995) a 9,45 del (2004). Sono gli effetti della concorrenza dei famigerati «paesi emergenti». Nello studio, gli analisti di Mediobanca hanno preso in considerazione 2007 imprese: il campione comprende tutte le grandi imprese, il 450Zo di quelle con più di 20 addetti, il 90 di quelle attive nei servizi pubblici, il 26 dei trasporti e il 19 nella distribuzione al dettagho. Il loro incasso complessivo (al netto del disinquinamento fiscale, che pesa su lordo per 11 mihardi) è aumentato di 6,7 mihardi di euro, che rispetto al 2003 vale un incremento di 65 punti percentuali. Nel 2003, infatti, gli incassi si erano fermati a 10,3 mihardi. Dal punto di vista degli utili, migliorano sia le aziende private (da 6,23 mihardi del 2003 a 10,23 nel 2004), che queUe pubbhche (da 4,44 a 7,08 mihardi). Lascia tutti indietro l'industria, con una crescita degli ufili di circa 10,02 mihardi di euro (da l,14a 11,175, dieci volte tanto), mentre arretrano i profitti del terziario, scesi di 2,2 mihardi a quota 6,13. Sono andate molto bene anche le imprese a controllo estero, che hanno visto aumentare di 3,76 mihardi i profìtti e si attestano a quota 5,2 mihardi. La crescita di redditività trova conferma nel risultato corrente prima delle imposte, il più alto degli ultimi dieci anni, a 33,2 mihardi, in crescita di 8,7 mihardi ^35,7IJ'4 rispetto al 2003). Il 2004 è stato decisamente positivo anche per il fatturato, cresciuto del 7,60Zo; solo nel 2000 si era fatto meglio. Contribuiscono, spiega Mediobanca, sia la le vendite inteme ^7,3IJ6) che l'export (-1-8,5). I risultati migliori nell'ambito del comparto industriale (cresciuto delr8,40Zo contro un più limitato 4,4 messo a segno dal terziario), le imprese energetiche ( + 16,30Zo) seguite da quelle delle costruzioni KI3,6 in calo rispetto al 4-22,8 registrato nel 2003), settore che comunque ha corso più di tutti negli ultimi tre anni, con un fatturato cresciuto del 46!50z6. Il comparto energetico si giova, naturalmente, della corsa del prezzo del petrolio; nella media del 2004, ha superato i 38 dollari al barile, con un incremento del 32,50Zo nel 2003. Nel terziario, il risultato più brillante l'hanno realizzato i servizi pubblici cresciuti del 6,6*36: merito degh onnipresenti cellulari che hanno spìnto verso l'alto il settore telecomunicazioni, specie alla voce telefonìa mobile. Il fatturato segna più anche per il manifatturiero (-1-5,5 per cento). Nonostante le difficoltà, bisogna registrare il cambio dì marcia rispetto allo stallo segnato sia nel 2002 che nel 2003 (rispettivamente -0^ e -1-0,1). Le vendite sono in ripresa soprattutto all'estero (-t-7,4%), mentre il mercato «domestico» si accontenta di un -f-4,4. L'analisi del settore rivela però una spaccatura: migliora la salute delle aziende che producono beni intermedi, più sensibili alla ripresa della domanda mondiale nel 2004 (per esempio, il boom del settore siderurgico e metallurgico, con un fatturato balzato del 260Zo, l'aumento maggiore del decennio), mentre ancora zoppica il made in Italy alla voce alimentari, beni per la persona e la casa: crescita sì ma stentata, all'l,2%. IL BOOM DEI PROFITTI Indagine dell'Ufficio studi di Mediobanca su 2007 aziende: tutte le grandi, 45Vo delle imprese oltre i 20 addetti. 900z6 dei servizi pubblici, 260Zo dei traspòrti 1907o della distribuzione al dettaglio +17.7 BT +B.B4 Utili Aziende Aziende Industria Terziario Imprese private pubbliche a controllo : estero E 88 :10.837.08 U.17 B.13 S.B ■m-mi - .»««a Cifre In miliardi di euro HH 2003 2004 *al netto del «disinquinamento fiscale»