A Londra un conto segreto di Bpi
A Londra un conto segreto di Bpi SETTECENTO MILIONI ALLA DEUTSCHE BANK LE FIAMME GIALLE LI COLLEGANO ALLA SCALATA AD ANTONVENETA. DOMANI IL CDA DI LODI A Londra un conto segreto di Bpi MILANO È da un conto corrente vincolato della Banca popolare italiana presso la sede londinese della Deutsche Bank che si snoda il nuovo filo rosso delle indagini sulla scalata di Antonveneta. Un conto scoperto dagli ispettori di Banca d'Italia in luglio cne è stato alla base della decisione dell'organo di controllo di sospendere temporaneamente, il 30 luglio, la tanto sospirata autorizzazione rilasciata dal Goveraatore Antonio Fazio per lanciare l'Opa e l'Opas sulla banca padovana da parte deipattisti guidati da Gianpiero Fiorani. Secondo gli ispettori adesso anche secondo gli investigatori della Guardia di Finanza - le motivazioni reali e i meccanismi di quel conto non sono affatto chiare. Gli uomini delle Fiamme Gialle, coordinati dai pm Giuba Perrotti ed Eugenio Fusco, da quel conto pari a 700 milioni di euro, sono risaliti infatti a una società lussemburghese, la Sonata Securities (un nome più che evocativo per i «concertisti») nel cui consiglio d'amministrazione, come riferisce Radiocor, siedono lan Holt, responsabile della finanza strutturata di Deutsche e Simon Rouè, che ha l'indirizzo professionale nella stessa sede della banca tedesca a Londra. Tutto ruota intomo alle famose «minorities», ovvero la cessione di quote di minoranza di società controllate o partecipate dall'istituto di credito lodigiano che, almeno in un paio di casi (Earchimede e Gp Finanziaria, riferibili a Emilio Gnuttì), sono risultate fittizie. Dismissioni che riguardarono Efibanca. Popolare Cremona, Bipielle Ducato, Bipielle Network, Popolare di Crema, Bipielle immobili strumentali, Bipielle real Estate, Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa di Ri- sparmio di Pisa, Cassa di Risparmio di Livorno e Cassa di Risparmio di Bolzano e decìse dalla banca di Fiorani in fretta e furia per far risultare, ai controlli di Bankitalia, i migliori indici patrimoniali necessari pei: accedere all'Opas. In tutto, con le minorities, Bpi raggiunse l'importo totale di 1,08 miliardi. Cento milioni provenivano da Gnutti e le sue società (risultate partecipate dalla stessa Bpi), il resto invece vide l'intervento di Deutsche Bank, Dresdner, attraverso un contratto stipulato con Deutsche, e Bnp Paribas che pure acquistò dalla Deutsche. Le tranebe trattate da Deutsche sono state cinque e, almeno per la prima, le garanzie superavano del 30-35 per cento il valore dell'operazione. Poi le garanzie richieste e ottenute sono aumentate fino al 100 per cento del valore. Un'operazione ad alto rischio di cui non si capisce il motivo. Ma dietro la quale gli inquirenti sospettano ci fosse un fine preciso: che le cessioni fittizie non riguardassero solo le società di Gnutti ma anche le altre partecipate, attraver¬ so una complicata architettura finanziaria strutturata che passa promo attraverso Sonata, la società ussembuighese che sembrerebbe controllata dalla stessa Deutsche. Un veicolo societario del tutto lecito e normale per una merchant bank con partecipazioni off-shore ma che, per gli investigatori, potrebbe essere stata utilizzata dalla Bpi di Fiorani per cedere le quote delle partecipate solo a tempo determinato e fittiziamente, pagando delle ricche commissioni. In altre parole, Sonata Securities potrebbe essere stata il veicolo destmato al «parcheggio» delle quote cedute da Bpi a Deutsche, per imo smobilizzo temporaneo del portafoglio della banca lodigiana e quindi, in ultima analisi, non rilevanti ai fini del patrimonio di vigilanza. Dal canto suo ieri Deutsche ha fatto sapere che è «assolutamente fiduciosa dì tutti gli aspetti di questa transazione e continuerà a collaborare con gli inquirenti» .Intanto, domani, si riunisce il oda Bpi: che guarda alla vicenda con preoccupazione. [p.col.j La Finanza sospetta che Fiorani abbia avviato alcune finte cessioni per ingannare Bankitalia
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