Lo Shuttle atterra Ma la Nasa sospende le missioni

Lo Shuttle atterra Ma la Nasa sospende le missioni A DUE ANNI E MEZZO DAL DISASTRO DEL COLUMBIA Lo Shuttle atterra Ma la Nasa sospende le missioni La navicella dopo due settimane di timori è rientrata alla base militare di Edwards in California. I responsabili del programma: «Non possiamo prevedere quando l'uomo tornerà a volare» Maurizio Mollnari corrispondente da NEW YORK Con alle spalle tredici giorni di test nello spazio il «Discovery» è atterrato ieri sulla pista della base aerea di Edwards, in California, portando a compimento la prima missione del programma Shuttle dopo il disastro del «Columbia», avvenuto due anni e mezzo fa. Superati i timori di danni alle piastrelle termiche che proteggono la navetta grazie a tre passeggiate spaziali, la navicella comandata da Eileen Collins ha vissuto il s'io ultimo brivido quando è entrata nell'atmosfera sopra le Isole Cook trovandosi obbligata da una forte tempesta a rinunciare all'arrivo in Florida di prima mattina per atterrare piuttosto a Edwards allorché in California era ancora buio. Quando le ruote si sono fermate il centro di controllo ha salutato l'equipaggio con un «congratulazioni per il volo spettacolare, benvenuti a casa, amici» ed il comandante ha replicato: «Siamo felici di essere tornati, grazie a tutti per il lavoro ben fatto». Il top manager del programma Shuttle, Bill Parson, ha ricordato gli astronauti (sei americani ed un israeliano) che morirono nell'ultima missione: «Portando a casa in salvo il Discovery oggi abbiamo reso omaggio all'equipaggio del Columbia». Due ore dopo è stata Eileen Collins a prendere la parola, con gli altri sei membri dell' equipaggio (tutti americani tranne un giapponese) schierati alle sue spalle, definendo «fantastiche» le condizioni del «Discovery». Ed il presidente George W. Bush da Crawford ha parlato di un «grande risultato». Ma durante le ultime ore il personale tecnico della Nasa era stato con il fiato sospeso: «C'è stata ansia durante l'mtera giornata - sono state le parole di LeRoy Cain, direttore dei voli - ed abbiamo avuto un paio di anomalie che si sono rivelate insignificanti». Alla fine tutti i riflettori sono stati per il comandante. Cinquantanove anni, nata a Elmira, New York, ex colonnello dell'Us Air Force ed appassionata di golf, letture e fotografia è stata proprio Eileen Collins la protagonista del volo a cui la Nasa ha affidato il salvataggio del programma Shuttle. Lei ha risposto alla sfida unendo le capacità operative e l'esperienza dello spazio - nel 1993 comandò proprio il «Columbia» diventando la prima donna ad aver mai pilotato uno Shuttle fuori dall'atmosfe- ra - ad una notevole abilità nella comunicazione. Quando dopo il decollo si scoprì che sotto la pancia del «Discovery» qualche piastrella termica poteva essersi staccata è stata lei a rassicurare l'America, offrendo in diretta tv il sorriso casalingo unito ad un forte carattere. E quando alla vigilia della terza passeggiata spaziale è stato Bush a chiamarla per rendere omaggio al «coraggio di chi rischia per continuare l'esplorazione dello spazio» è stata ancora lei a ringraziare cordialmente, facendo sapere che era arrivato il momento di rimettersi a lavoro. La madre. Rose Marie Collins, non ha mai dubitato che Eileen ce l'avrebbe fatta a riportare sulla Terra la navicella ed allontanare l'incubo di una nuova tragedia. Ed allorché la Nasa ha comunicato che l'atterraggio sarebbe avvenuto in California, mentre i grandi network commentavano il cambiamento di programma con allarme, la signora Rose Marie spiegava tranquillamente alle agenzie di stampa che lo Shuttle era in una botte di ferro perché la figlia conosceva «a memoria» la pista di Edwards per esserci atterrata più volte ai comandi di aerei cargo C-141 quando vestiva la divisa dell'Us Air Force. A Rochester, dove Marie Rose vìve, tutti conoscono bene quanto sia saldo il rapporto fra madre e figlia, confermato da uno scambio dì email avvenuto tre giorni fa. Marie Rose scrisse «figlia mia ti penso sempre, augurandoti il meglio» e Eileen rispose «I love you, too, Mom», anche io ti voglio bene mamma. Non è tuttavia detto che la missione portata a compimento riesca ad allontanare ogni nube dallo Shuttle. «Non sono ancora in grado di affermare quando una navicella potrà tornare a volare» ha affermato Michael Griffin, amministratore della Nasa, confermando la decisione di sospendere la partenza di «Atlantis» in settembre fino a quando non si riuscirà a porre -rimedio imi aK tallone d'Achille che, condannò il «Columbia» ed ha fatto temere anche per il «Discovery»: il distacco di parti di materiale isolante dalla rivestitura del contenitore di carburante durante il decollo. Il comandante dello shuttle Eileen Collins e l'astronauta Andy Thomas dopo l'atterraggio