Roma felice, Cassano anche di Guglielmo Buccheri

Roma felice, Cassano anche LA SVOLTA ILTAS DI LOSANNA RIAPRE IL MERCATO GIALLOROSSO BLOCCATO DALLA FIFA PER IL CASO MEXES Roma felice, Cassano anche La Juve prenota il barese: Miccoli e Chiellini le contropartite Guglielmo Buccheri ROMA Il successo diplomatico stavolta è doppio. La Roma, in un colpo solo, ottiene dal Tas la riapertura del mercato (in entrata e in uscita) e il via libera al tesseramento di Nonda, Kuffour e Taddei, i tre volti nuovi di Trigoria fino all'ora di pranzo di ieri sospesi dallo stop Fifa (del 23 giugno scorso) per il caso-Mexes. Un successo clamoroso perché anche fra i più ottimisti dei legali giallorossi, nessuno osava scommettere su un ribaltone di tale entità: negli uffici del quartier generale di casa Sensi, infatti, si guardava alla nuova decisione del Tribunale arbitrale per lo sport con l'obiettivo di ottenere il pass per i tre acquisti del giugno scorso e poco più. Sarà stato anche per merito di Franco Carraro, membro Ciò (il Tas dipende dal Ciò) e navigatore, esperto, in questi giorni di attesa («Meno si parla del Tas megbo è», ripeteva il numero uno della Figc con i suoi legali impegnati a fianco di quelh giallorossi), sta di fatto che, da ieri, la Roma può riprendere confidenza nel traffico dei trasferimenti e rimettere il suo gioiello ribelle, Antonio Cassano, al centro di ogni strategia. Cassano era finito spalle al muro a causa del primo pronunciamento del Tas, quello che imponeva alla Roma di cedere giocatori solo in cambio di soldi in contanti. Da poche ore, lo scenario è radicalmente cambiato con i corteggiatori del talento barese di nuovo in corsa per assicurarsi il genio giallorosso anche con operazioni più complesse (soldi più contropartite tecniche). «Cassano resterà con noi, lo dico perché sento di dirlo. Da ieri siamo messi in condizione di fare qualcosa sul mercato e lo faremo per completare una rosa, oggi, troppo ampia e piena di doppioni», sentenzia il tecnico romanista Luciano Spalletti. Ma, al di là, delle voci di facciata (Moggi: «Cassano non ci interessa»), l'attaccante barese è destinato a fare le valigie anche, e soprattutto, per sua stessa volontà. Rifiutato, infatti, un accordo da 3,5 milioni di euro a stagione per i prossimi quattro anni (a tanto poteva arrivare Sensi) perché distante dalle cifre che finiscono nelle tasche, di Totti, Cassano sa anche che rimanere a Roma senza rinnovare il contratto (quello attuale scadrà il prossimo giugno) potrebbe tradursi in un campionato ai margini (in panchina) proprio nell'anno che porta al Mondiale. E Lippi ha già annunciato all'Italia intera che senza gloria nel club di appartenenza non c'è spazio in azzurro. Il futuro del giovane ribelle del nostro calcio resta, così, sospeso in attesa che, alle pòrte di Trigoria, bussi un emissario di uno fra i più grandi club d'Europa. La Juventus si chiude in difesa, ma proprio la società bianconera può vantare la contropartita tecnica più gradita dalla Roma: un'offerta di circa dodici, tredici milioni di euro più il cartellino di Chiellini (o Miccoli) potrebbe sbloccare, fra i sorrisi, la situazione. Ma, sullo sfon¬ do, c'è anche il Milan: a Milanello si guarda con preoccupazione alle condizioni fisiche di Pippo Inzaghi e, con gli occhi sgranati, alla possibihtà di mettere insieme i due baby d'oro (e coppia del futuro in Nazionale) Cassano (classe '82) e Gilardino (nato una settimana prima del barese). L'agenda mercato di SpaUetti, intanto, reclama ima, prima, necessità. «Dovremo cercare un portiere esperto da affiancare al giovane Curci». I nomi sono quelfi di Peruzzi e Marchegiani, ma anche di Abbiati, da ieri libero dopo la sentenza della Caf sul Genoa. Poi, Spalletti non ha nascosto la necessità di completare la difesa con «un esterno sinistro» mentre per il ruolo di regista, «perso Pizarro non c'è fretta». Il Tas riapre le frontiere alla Roma, ma a scappare dalla Capitale non saranno più Chivu e Mancini: l'Inter, che li aveva inseriti al primo posto nei desideri di Moratti, nel frattempo si è «consolata» con Samuel e Figo. Antonio Cassano ha rifiutato dalla Roma un ingaggio di 3,5 milioni a stagione

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