Anche la Caf condanna il Genoa Preziosi ricorre al giudice civile di Guglielmo Buccheri

Anche la Caf condanna il Genoa Preziosi ricorre al giudice civile IL CASO IERI IL VERDETTO INAPPELLABILE, MA I ROSSOBLU NON MOLLANO E PUNTANO A BLOCCARE I CALENDARI. LA FEDERAZIONE ATTENDE GLI SVILUPPI Anche la Caf condanna il Genoa Preziosi ricorre al giudice civile Pagliara: «Il Toro ha provato a comprare quelli del Venezia» Guglielmo Buccheri ROMA Quando, a metà mattina, arriva il verdetto della Commissione d'appello federale, il Genoa si ritrova retrocesso all'ultimo posto del campionato scorso di serie B e con, in dote, tre punti di penalizzazione da scontare la prossima stagione in CI. Enrico Preziosi, patron dei rossoblu, va incontro a 5 anni di inibizione e, cinque anni fuori dal calcio, spettano anche a Giuseppe Pagliara (l'uomo della valigetta), a Stefano Capozucca (direttore generale del gnfone), a Francesco Dal Gin (ex amministratore delegato del Venezia) con i due giocatori, Borgobelio e Lejsal, rispettivamente puniti con 5 e 6 mesi di squalifica. Tutto come in primo grado, dunque. Tutto finito, per la giustizia sportiva: quello della Caf (bigliettini o no) è un giudizio inappellabile quando riguarda i club e, il Genoa, è una società colpevole di illecito sportivo per le toghe del pallone. Le reazioni al verdetto senza appello sono immediate. La prima mossa è del presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto che giudica eccessiva la sentenza e presenta un esposto alla procura genovese per chiede¬ re «se possano ravvisarsi gli estremi di abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio». La Lega Nord di Genova si dice pronta ad inviare una segnalazione al ministro della Giustizia, Roberto Castelli. Ma, a passare al contrattacco, sono i legali di Preziosi e lo stesso numero uno del club che puntano ad aprire nuovi, e inattesi, scenari. Di attualità tornano lo scambio di bigliettini fra i componenti la Commissione disciplinare, l'uso dello strumento delle intercettazioni per giudicare colpevoli di combine i protagonisti della vicenda e, questa la tesi del pool di legali rossoblu, vizi nel procedimento della giustizia sportiva. «Non finisce qui, lotterò finché potrò. Ai tifosi dico di stare calmi anche se è chiaro - così Preziosi - che non posso controllare la loro rabbia perché la violenza che si è abbattuta su di noi é senza precedenti. Anzi, forse un precedente c'è, quello della Fiorentina. Il caso è identico». Preziosi cita il precedente della Fiorentina e si prepara ad aprire una nuova strada. Il colpo di scena é l'annuncio di una richiesta di sospensione della sentenza della Caf presentando (oggi) un provvedimento di urgenza al giudice civile. Una mossa che, in Figc, viene seguita con attenzione tanto che non é stato ancora convocato ufficialmente il Consiglio federale che, fra 48 ore, avrebbe dovuto dar vita ai ripescaggi e, poi, al varo dei calendari per la nuova stagione. In via Allegri l'ordine è quello di muoversi con prudenza e senza strappi. L'obiettivo è compilare i calendari solo nel momento in cui tutte le variabili siano al loro posto: così, si guarda alle decisioni di Preziosi senza alcun spirito ostruzionistico, anzi. La Federcalcio non vuole correre il minimo rischio di doversi, poi, trovare davanti a scenari simili a quelli di una B a 24 squadre decisa d'ufficio due anni fa. Aspettare qualche ora in più prima di alzare il sipario sulla stagione 2005-2006, non sarebbe un problema se l'attesa significasse chiudere definitivamente il caso-Genoa. «Nella Federcalcio - ha spiegato Franco Carraro in una lettera inviata al direttore del Secolo XIX - vige il principio della totale terziarità del giudizio disciplinare. Della vicenda Genoa si sono occupati l'ufficio indagini, la procura federale, la commissione disciplinare e la Caf, organi tutti composti da persone di elevata professionalità e di grande valore morale». Replica di Preziosi: «Vuole tamponare ima diga con un dito». Intanto da Londra Pino Pagliara alza il tiro: «Illecito è quando vengono dati soldi per perdere, ma anche per vincere la partita. E il Toro ha provato a pagare alcuni giocatori del Venezia per incentivarli a vincere. Lo dico ora perchè i giudici non me lo hanno chiesto prima». Mentre il presidente granata Romero non dà peso alle sue parole ( «Sciocchezze, abbiamo problemi più seri». Preziosi si augura che «se Pagliara ha delle prove le metta a disposizione della magistratura». Alfredo Biondi, uno dei legali del Genoa, parla di «violazione delle norme della Costituzione della Repubblica, della Convenzione europea dei Diritti dell'uomo e, quindi, l'ordinamento dello Stato deve intervenire». E, alla giustizia ordinaria, adesso, Preziosi si rivolge per bloccare la sentenza della Caf e il varo dei calendari. La prossima mossa spetta al tribunale ordinario che dovrà accettare o no il ricorso del Genoa. Se i tempi per la decisione saranno lunghi, la Figc darà il via alla stagione con i rossoblu in serie CI. Il presidente: «Lotterò, non mi sento sconfitto» Biondi: «La sentenza viola la Costituzione» UV SENTENZA PER ILLECITO retrocessione all'ultimo posto dello scorso campionato di serie B etre punti dì penalizzazione da scontare la prossima stagione in CI inibizione per 5 anni con proposta al presidente federale di preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc Enrico Preziosi (presidente def Genoa) ^Francesco Dal Cin (ad del Venezia) 'Giuseppe Pagliara (dirigente del Wnezii)'•Stefano Capozucca (dg del Genoa) inibizione per 5 anni inibizione per 5 anni s Michele Dal Cin (dg del Venezia) s Massimo Borgobelio (calciatore dei Venezia) ì Martin Lejsal (calciatore del Venezia) inibizione inibizione per 5 anni per 3 anni e un mese squalifica squalifica per 5 mesi per 6 mesi COSA ACCADE ADESSO Per il Genoa il verdétto di ieri è inappellabile; I soli tesserati potranno, invece, rivolgersi alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Un momento della protesta dei tifosi genoani: la polizia ha lanciato lacrimogeni dopo che erano stati incendiati cassonetti della spazzatura e danneggiate alcune auto

Luoghi citati: Genova, Londra, Roma, Venezia