Scuola di scippo a dieci anni, il maestro ne ha 15

Scuola di scippo a dieci anni, il maestro ne ha 15 NAPOLI: TUTTI E DUE RIAFFIDATI ALLE FAMIGLIE, IL PIÙ' GRANDE E' INCENSURATO Scuola di scippo a dieci anni, il maestro ne ha 15 Fermati mentre «provavano» l'aggressione a un anziano e la fuga in motorino Enzo La Penna NAPOLI Il maestro ha appena 15 anni, l'allievo soltanto 10. Il primo voleva mostrare al più picco o come si mette a segno uno scippo e, per la prova pratica, aveva organizzato un'aggressione ai danni di un anziano passante. La vittima ha reajgito, sono arrivati i carabinieri e i due sono stati riaffidati alle famiglie: il prime è stato anche denunciato per tentata rapina, mentre per il bimbo è scattata una segnalazione al Tribunale per iminori. E' accadutodomenica pomeriggio in via Salvator Rosa, strada che collega il centro di Napoli con il quartiere collinare del Vomero. Lo scippo sventato dai carabinieri doveva servire, più che alla divisione del bottino (un borsello con qualche decina di euro) a insegnare al bambino la tecnica e la fuga a tutta velocità in sella a un motorino. I familiari minimizzano: «Si è trattato solo di una bravata», e per confermare la tesi sottolineano come il ragazzo di 15 anni sia assolutamente incensurato. In ogni caso la vicenda riporta alla ribalta la questione della devianza minorile a Napoli particolarmente diffusa nei quartieri «a rischio» dove forte è l'influsso sui più giovani esercitato dai eliminali di professione. Le famiglie di entrambi i ragazzini sono del Pallonetto di Santa Lucia, popoloso rione stretto tra il centro antico e il lungomare. Il bambino di 10 anni con la madre e numerosi fratelli abita a Casalnuovo, comune a nord di NapoU, il padre e' detenuto da diversi mesi per reati di criminalità comune. Domenica il piccolo con la madre si e' recato a pranzo dai familiari del 1 Senne al Pallonetto. Nel pomeriggio i due si sono allontanati per un giro in motorino. Hanno percorso le strade semideserte del centro storico, poi si sono diretti in via Salvator Rosa, dove hanno notato un passante anziano che stringeva in mano un borsello. Progettavano uno scippo o l'aggressione è stata improvvisata? Questo ai carabinieri non lo hanno spiegato: fatto sta che hanno inseguito, circondato e tentato di scippare un uomo di 64 anni, che ha però reagito alla rapina richiamando l'attenzione dei carabinieri. La vicenda ha provocato reazioni negli ambienti della politica e della società civile chiamate a riflettere sul grave e difiuso fenomeno della devianza e a indicare rimedi. «A chi ci obietta, un po' ragionieristicamente che le politiche per i minori costano poco meno di 40 milioni di euro all'anno, sottolineiamo che non si tratta solo di interventi nel sociale ma di un investimento necessario per la sicurezza e il futuro della nostra città», ha detto l'assessore comunale ai servizi sociali. «Il Comune di Napoli accoglie, ogni anno - spiega l'assessore comunale ai servizi sociali Raffaele Tecce ben tremila ragazzi a rischio nei centri diurni semiresidenziali di accoglienza e altri mille nei centri di accoglienza residenziali, su indicazione del tribunale dei Minori, le cosiddette Comunità a regime protetto. Inoltre attiva vari programmi per i minori tra i 6 e i 12 anni die, al momento, coinvolgono diecimila ragazzi. H 9596 dei ragazzi che entrano in contatto con i nostri servizi sociali viene definitivamente sottratto alla strada e all'illegalità». «La meccanica e il contesto dell'episodio ci fanno capire che si tratta di un intero quadro di degrado e devianza sociale», ha affermato don Domenico Pizzuti, docente di sociologia della Facoltà teologica dell'Italia meridionale. «E' chiaro - ha aggiunto -che l'accaduto nasce da quefla che si chiama "affiliazione o solidarietà perversa" per cui si insegna e ci si fa insegnare anche quello che dovrebbe essere riconosciuto come degradante e illegale. Determinate pratiche si trasmettono nei processi di socializzazione e, paradossalmente, anche questo caso lo diventa. Una pratica deviante può essere appresa attraverso una pratica sociale importante come l'amicizia e proprio con la frequentazione di determinate compagnie». Domenica dopo pranzo hanno deciso di andare in centro per cercare una vittima Controlli delle forze dell'ordine in un vicolo a Napoli

Persone citate: Domenico Pizzuti, Enzo La Penna, Raffaele Tecce

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Italia, Napoli