Carolina il fascino vincente di Giulia Zonca

Carolina il fascino vincente EPTATHLON MEDAGLIA D'ORO PER LA KLUFT Carolina il fascino vincente Stadio in delirio per la svedese Treccine e potenza muscolare E' nata una nuova generazione di atlete pronte a fare le miss Giulia Zonca inwiafaaHFKiKm inviata a HELSINKI Quando ha vinto si è sdraiata, Carolina Kluft, la donna bionica ha tagliato il traguardo degli 800, ultima prova dell'Eptathlon e si è stesa sulla pista. Bandiera svedese intrecciata tra i capelli, sorriso da fossette e occhi chiusi a respirare gli urli di uno stadio che l'ha adorata da subito. Dietro c'era Eunice Barber stravolta, Oscihava le treccine dandosi pac- che sulle cosce massicce. A contrapporle ci ha pensato il destino pnma dei punti. Caroli- na, la nordica, infanzia bucolica messa insieme in un paesone nel sud della Svezia, Karlskrona. Eu- nice, una pantera nata a Free- town in Sierra Leone e scappata in Francia per evitare massacri. Una ha 22 anni, è la campionessa olimpica e ha un fisico indistrut- tibile' I'altra «e ha 31 è l'ex diva di questo strano mondo di super dorme e si è spaccata infinite volte, la prima a 14 anni quando è uscita da un agguato in strada con 10 punti sulla gamba, Eptathlete e quindi sorelle. La disciplina ha uno spirito rugbisti co: non puoi passare due giorni di fatica e tensione a gareggiare in otto sport diversi e considerare chi ' a condiviso il calvario u»3 semplice avversaria. Si sono abbracciate, hanno salutato il pubblico mano nella mano, uni te solo dal rispetto. Sono state le P"1116 a scaldare gli spettatori. Haimo smosso boati e applausi: chiuso la prima giornata in testa ^ Sii. itast™* numeri tra due vite che non potrebbero assomigliarsi di me- no. Quella della campionessa Mondiale sta dentro una parola: «Jantelag» che in svedese signifi- ca per «Qualunque cosa fai sei sempre uguale agli altri». Lei che invece sembra programmata in laboratorio, una barbie vichinga con la competizione nel dna. Il padre giocava a paUone neh' Oster, la madre saltava, una delle migliori della nazione negh Anni Settanta. La figlia soffriva di complessi di inferiorità e si rifiutava di andare a scuola. A13 anni si è rinchiusa in camera per 15 giorni: i compagni di classe la spintonavano perché era una pertica senza forme e viaggiava con le mani infilate nelle maniche per scomparire meglio. Dieci anni dopo è la più forte del reame. Sintesi sublime del meglio che un fisico può dare, tanto che è diventata persino beila nonostante la faccia da castorinoè i denti spaiati. La perfezione l'ha trasformata in sventola. La prima splendida di questi Mondiali in attesa dei salti della connazionale Berqvist e della russa Isinbayeva e dei quattrocento della statunitense DeeDee Trotter. Ama la pressione, sostiene di avere scelto proprio questo massacro di sport che incrocia abilita e stili fino a spremerti l'ultima goccia di energia perché è così che capisci dove sta la felicità. Altrove. Non è strafogandosi di applausi eccitati che Carolina Kluft si sazia. Lo spirito lo nutre con passeggiate infinite e minuti strappati agli allenamenti da passare con il fidanzato astista Patrik Cristiansson. Il successo, dice, «è solo un lavoro». E' stata la terza donna al mondo a superare 0 muro dei 7000 punti nell'Eptathlon, ha chiuso con 7001 ai Mondiali di Parigi, in casa di Eunice Barber. Anche allora la francese stava davanti e la ragazzina si era inceppata su due salti nulli alla pedana del lungo. Lo Stade de France applaudiva solo la stella nera e la vichinga ha azzeccato l'ultimo salto disponibile. Da lì non la hanno più fermata. Ha vinto tutti gli Eptathlon disputati e dopo ogni bandiera alzata ha sempre strillato: «Jantelag». Ieri l'ultima prova se la sono giocata sui blocchi. La Kluft ha stretto i pugni, strizzato gli occhi con la faccia da pubblicità, l'altra ha lanciato un urlo a faccia in giù. E' partita forte, ma di super donna ne esiste una sola alla volta. E quella di oggi è biondissima. 13 Campionessa Glie CQmKra i ina Rarhio SemDra Una BarDie wirhinna i ina ranavva VICnin9a^MQa '"y?2?3 timiOa e Complessata COn la competizione nel dna Tra le primedonne c'è anche Eunice Barber la pantera nata a Freetown in Sierra Leone e rifugiata in Francia LA FAVOLA ROSA IL QUARTETTO CHE STA INCANTANDO HELSINKI : ■ . ' La statunitense DeeDeeTrotter, specialista dei 400 metri La svedese Kajsa Bergqvist, attesa nel salto in alto L'etiopeTirunesh Dibaba, vincitrice sabato dei 10 mila La russa Yelena Isinbayeva, regina del salto con l'asta

Luoghi citati: Francia, Helsinki, Parigi, Sierra Leone, Svezia