Roghi in Sardegna panico tra i turisti

Roghi in Sardegna panico tra i turisti IER1108 GLI INCENDI IN TUTTA ITALIA Roghi in Sardegna panico tra i turisti ROMA Brucia l'Italia, e brucia pure il Sud dell'Europa. Se ieri, nel nostro Paese, si sono registrati 108 incendi, di cui 34 nella sola Campania, i Paesi del Mediterraneo non sono stati da meno. Non si è giunti all'allarme-Sardegna, dove tre villaggi turisti nella zona di Olbia lambiti da fiamme di origine dolosa, alimentate da un forte vento di maestrale - sono stati rapidamente evacuati. Ma Francia, Spagna e Portogallo hanno bruciato eccome, e il bilancio dei roghi iberici è stato pesante: due morti in due giorni. «Quella di oggi è stata una delle giornate più difficili per la Sardegna», ha commentato nella serata di ieri il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. «Nel Centro Sud abbiamo dovuto intervenire su ben 22 fronti». Dopo Campania e Sardegna, le regioni più colpite sono state Calabria (29 incendi), Puglia (17), Toscana (6), Basihcata (5), Abruzzo e Liguria (4), Lazio e Umbria (3). In effetti domenica il centralino della Protezione ambientale - il 1515 - è parso impazzire. Sono giunte 1871 chiamate da ogni parte della penisola e gli uomini del Corpo forestale, impegnati nell'opera di spegnimento, sono stati oltre 1300. In Sardegna sono stati utilizzati due Canadaìr e tre Elitanker per il lancio d'acqua e liquido ritardante, concentrati fino a tarda sera nella zona turistica di Costa Rei, dove sono stati distrutti ettari di macchia mediterranea. Oltre all'evacuazione dei tre villaggi turistici, numerosi residenti del paese di Murta Maria sono stati allontanati, una casa è stata inghiottita dalle fiamme e una guardia forestale di 29 anni è rimasta ferita. La zona è la stessa colpita dal fuoco alcuni giorni fa, quando un rogo aveva distrutto la casa di un carabiniere ed ettari di vegetazione e giardini privati. Nell'isola l'allerta era scattata sabato quando il centro operativo della Regione Sardegna aveva lanciato l'allarme: la rotazione dei venti prevista per ieri avrebbe potuto trasformarsi, come in effetti è accaduto, «in un'arma inconsapevole ma abilmente sfruttata dagli incendiari». In Spagna, in preda alla più grave siccità degh ultimi sessant'anni, in due giorni sono morte due persone. Sabato è toccato a un pompiere di 29 anni nei pressi di Avila. Ieri, in Galizia, un Canadair si è schiantato nei boschi mentre tentava di domare l'ennesimo incendio. Il pilota, il cinquantenne Antonio Diaz, è morto sul colpo. La zona più devastata è quella intomo alla città di Leon, luogo natale del primo ministro Zapatero: 2500 ettari distrutti. Nella Francia sudorientale settecento ettari di bosco sono andati in fumo e 1500 persone sono state evacuate. Situazione grave anche in Portogallo: quattordici provincia sono state poste in stato «di massima allerta» e 3500 vigili del fuoco stanno ancora lavorando sul fronte di diciotto roghi. Ir. ita.]

Persone citate: Antonio Diaz, Avila, Guido Bertolaso, Murta Maria, Zapatero