Tangenti e insider, Mercedes nella bufera

Tangenti e insider, Mercedes nella bufera NEL MIRINO UNA GIRANDOLA DI OPERAZIONI MILIONARIE DEL MARCHIO DI DAIMLER CHRYSLER IN AFRICA E SUD AMERICA Tangenti e insider, Mercedes nella bufera ^—,—i . 1—nr-r^ Doppia inchiesta in Germania e negli Stati Uniti. Sosffe|ti sul titolo MILANO Conti correnti segreti, pagamenti difficili da giustificare a beneficio di funzionari esteri, casi di sospetto insider trading, l'uso di informazioni aziendali riservate per operare sui mercati finanziari a proprio vantaggio. Nuvole spesse nel cielo di Daimler Chrysler: il marchio gioieUo del gruppo, Mercedes, è sotto inchiesta per tangenti negh Stati Uniti. Mentre in Germania si indaga per insider trading. La società, dopo aver confermato le indagini e dichiarato che ci sono effettivamente «conti, transazioni e pagamen¬ ti connessi oggetti di un esame speciale», annuncia che correggerà i suoi conti per una cifra che sfiora i 18 milioni di dollari. Tutto nasce, come spesso accade, dalla hte con un dipendente: il protagonista di turno si chiama David Bazzetta, faceva il contabile e ha ima causa aperta per licenziamento ingiustificato. È stato l'ex contabile, che lavorava alla Chrysler di Detroit, a raccontare ai giudici che nel corso di una riunione del consigho direttivo di vigilanza a Stoccarda - era il lugho 2001 - fu informato dell'esistenza di conti correnti segreti, usati per pagamenti che eviden¬ temente andavano tenuti nascosti. I racconti di Bazzetta hanno provocato l'intervento della Sec, l'autorità che vigila sui mercati finanziari americani (la Consob d'oltreoceano). «Non ci sono prove a sostegno deUe dichiarazioni»: il capo della Chrysler Dieter Zetsche s'è affrettato a smentire i racconti deh'ex contabile, ma intanto le autorità tedesche hanno ricontroUato il dossier aperto dopo il suicidio di Rudi Komayer, il direttore di una filiale del gruppo tedesco in Nigeria morto il 22 lugho scorso. Komayer ha lasciato una nota che fa riferimento alle indagini sulla corruzione, per cui gli inquirenti lavorano al groviglio deUe operazioni di Mercedes in Africa e in America Latina. Così s'è arrivati a riflettere sulle dichiarazioni dell'amministratore delegato Juergen Schrempp, che il 28 lugho dopo una citazione ricevuta dalle autorità americane per le indagini sulla corruzione - ha annunciato che intende lasciare il suo posto prima della scadenza del mandato (aprile 2008), dando piena disponibilità alle autorità per chiarire i fatti contestati. La Bafin, l'organismo di vigilanza sulla Borsa tedesca, accerta se ci sono i presupposti per l'accusa di insi¬ der trading in relazione a operazioni sui titoh che risalgono giusto a qualche giorno prima deh'addio annunciato di Schrempp. C'è il sospetto insomma che qualcuno abbia speculato sul terremoto in arrivo. Il 28 lugho i titoh avevano mostrato oscillazioni anomale poco prima che il mercato fosse informato del cambio della guardia e dell'arrivo di Dieter Zetsche al timone della Mercedes, manager preferito a Eckhard Cordes. Quest'ultimo, in compenso, avrebbe esercitato un'opzione di acquisto su azioni per un valore di 3 milioni e 200mila euro e rivenduto il pacchetto subito dopo realizzando un guadagno di 400mila euro. Altri cinque top manager del gruppo sono stati individuati come autori di transazioni su stock option. Tra loro il direttore generale della Smart Ulrich Walker e il numero uno di Mitsubishi Fuso Truck&Sus Harald Boelster. [ma.sod.] Jurgen Schrempp

Persone citate: Bazzetta, David Bazzetta, Dieter Zetsche, Eckhard Cordes, Juergen Schrempp, Jurgen Schrempp, Schrempp, Ulrich Walker