La Stampa - Consultazione Archivio

I lodigiani preparano l'uscita da Padova VOCI SU UN INTERESSAMENTO DI BANCA INTESA I lodigiani preparano l'uscita da Padova MIWN0 Bpi cerca una strategia d'uscita da Padova e incassa intanto la bocciatura di Moody's. Dopo la tempesta legale e giudiziaria che si è abbattuta sulla banca guidata fino a qualche giorno fa da Gianpiero Fiorani, l'agenzia di valutazione del credito ha abbassato ieri il rating da livello C- a quello D+, dunque più vicino al rischio di default. Ma in Borsa il titolo della banca lodigiana, che ieri ha tenuto un lungo consiglio d'amministrazione sotto la guida del nuovo ad Giorgio Olmo, non ha sofferto, anzi ha chiuso in rialzo dell'l,25roa8,20euro. Il motivo di questo andamento del titolo? Probabilmente le voci assai intense secondo cui nel caso di un'uscita - che potrebbe essere pressoché obbhgata - dal capitale di Antonveneta, l'acquirente della quota del 4007o e rotti oggi in mano a Bpi sarebbe già stato identificato e avrebbe i connotati di Banca Intesa, pronta poi a lanciare un'Opa sulla totalità della banca padovana. Secondo ambienti vicini a Lodi, infatti, se Banca d'Italia costringerà la Bpi a scendere al 29,90Zo di Antonveneta - l'unica sogha per la quale abbia ottenuto l'autorizzazione - non ci sarebbe più alcun interesse a restare come soci di minoranza in Antonveneta e quindi tanto varrebbe cedere l'intera partecipazione. Uno scenario suggestivo, che non riscuote però altrettanto successo proprio dalle parti di Banca Intesa. Smentite o commenti ufficiali non ne arrivano, anche perché i vertici della banca non sono al lavoro. Ma quel che si fa notare in ambienti di Intesa è che difficilmente - anche alla luce del piano triennale recentemente approvato, che prevede una crescita per linee interne, con limitate opportunità di acquisizione - Antonveneta potrebbe essere considerata un affare. Questo sia per ragioni di sovrapposizione geografica tra gli sportelli nel Nord-Est, sia per un prezzo che a furia di rilanci tra olandesi e lodigiani si è avvicinato a livelli d'affezione. Il desiderio dei lodigiani, a quel che si apprende, sarebbe proprio di vendere le loro azioni a 26,50 euro, lo stesso prezzo che offriva l'Abn Amro nella sua Opa in contanti, ma non è assolutamente detto che possa andare così, tanto è vero che ieri il titolo Antonveneta quotava sotto quei livelli, a 25,42 euro. Nella partita c'è poi da tener conto dei desideri di Abn Amro. Gli olandesi hanno mandato finora degli ambasciatori in direzione della Bpi, con la proposta di una spartizione non paritetica degli sportelli Antonveneta (si parla di 7-800 sportelli per Abn e di 3-200 per la Bpi) e del èontrollo della aanca d'affari Interbanca affidato anch'esso ad Abn. Proposte che per ora Bpi fa sapere di non prendere nemmeno in considerazione, aspettando che vengano ufficializzate a un tavolo comune. Il consigho di ieri a Lodi è stato definito interlocutorio e già a metà della prossima settimana appare probabile una nuova convocazione per il board della Bpi. In ballo c'è non solo la questione della strategia da perseguire su Antonveneta, ma anche le risposte da dare alla Banca d'Italia, che dopo aver bloccato le offerte sulla banca padovana ha fatto delle precise richieste sulla sussistenza dei ratios patrimoniali. Mercoledì scorso, infatti, avrebbe chiesto informazioni sulla solidità patrimoniale dell'istituto lodigiano e sull'andamento del suo aumento di capitale. Informazioni che necessitano di ulteriori chiarimenti, [f. man.] L'agenzia ha abbassato il rating ma il titolo torna a crescere Abn Amro propone una divisione di Altiero Scicchitano - Mi scusi, saprebbe indicarmi la direzione per l'Europa, in Francia? - Mia cara, la Francia è/n Europa. - E chi ha detto che non lo era? - Be', non diresti che vuoi andare in Nordamerica, nel Messico... - Se fosse lì che voglio andare, si! Loreiei Lee (Marilyn Monroe) e Dorothy Shaw (Jane Russell) in GII uomini preferiscono le bionde (Howard Hawks, 1953).