Per il dopo-Greenspan corre il nemico delle tasse

Per il dopo-Greenspan corre il nemico delle tasse Per il dopo-Greenspan corre il nemico delle tasse Favorito l'outsider Lindsey, ex capo del Consiglio deireconomia Ha esperienza sui mercati e contatti nel mondo della finanza la storia Maurizio Moiinari corrisponrienledaNEWYORK Alan Greenspan conferma che lascerà la guida della Federai Reserve il 31 gennaio 2006 e neUa corsa alla successione sono cinque i nomi dati in lizza dal tam tam di Washington. Quello considerato più vicino a Greenspan, che arrivò a dirigere la Federai Reserve nel 1987 per decisione dell'allora presidente Ronald Reagan, è l'ex alto funzionario deUa Banca Centrale americana Donald Kohn ma secondo il «Wall Street Journal» - non essendo di fede repubbUcana difficilmente raccogUerà i favori del presidente George W. Bush, cui spetta una nomina destinata a diventare la sua più importante decisione economico-finanziaria. Fra i diversi candidati di orientamento conservatore finora si era parlato soprattutto di tre nomi: Martin Feldstein, l'economista deU'Università di Harvard ex capo dei consiglieri economici di Reagan nonché consulente di Bush nel 2000, Glenn Hubbard, rettore della Business School alla Columbia University di New York e per due anni membro del consiglio economico di Bush, e Ben Bernanke, oggi presidente del consigUo economico della Casa Bianca, economista della Princeton University e con alle spaUe tre anni da governatore della Federai Reserve. Ma il team a cui il presidente Bush ha affidato la se ezione del candidato - composto dal vicepresidente Dick Cheney, il capo di gabinetto Andrew Card ed il direttore deU'ufficio del BUancio Joshua Bolten - sarebbe arrivato aUa conclusione che ai tre economisti di fede repubblicana in realtà manca qualcosa. «La persona che stiamo cercando non deve avere solo una profonda comprensione deUa politica economica - ha spiegato una fonte della Casa Bianca al "Wall Street Journal" - ma deve possedere anche l'esperienza del lavoro con i mercati finanziari e l'abilità di sfruttare i propri contatti nel mondo degU affari per guardare oltre i dati deU'economia». Da qui l'ipotesi che il quinto candidato della rosa possa finire per diventare quello vincente. Si tratta di Lawrence Lindsey, un economista che si è formato nelle classi di Feldstein, ha servito come governatore della Federai Reserve fra il 1991 ed il 1997 ed è noto per essere stato semire uno strenuo difensore del'abbassamento delle tasse. Proprio in questa veste entrò nel 2000 nel team della campagna elettorale di Bush, che lo ripagò dopo la vittoria aUe urne assegnandogli la responsabiUtà di coordinare le politiche economiche deU'amministrazione nelle vesti di direttore del Consiglio nazionale dell'economia. I rapporti fra Bush e Lindsey si incrinarono però nel 2002 aUorché la Casa Bianca, iniziando a preparare il terreno per l'intervento miUtare in Iraq contro U regime di Saddam Hussein, presentò al Congresso deUe stime sui costi belUci che l'economista riteneva troppo bassi. Le tensio¬ ni continuarono a moltiplicarsi fino a quando fu Lindsey a rompere con la Casa Bianca affermando pubbUcamente che la guerra sarebbe costata almeno fra 100 e 200 miliardi di dollari. Le spese poi sostenute hanno in parte avvalorato quel¬ le analisi ed a posteriori il rapporto di intesa con Bush è tornato a consolidarsi. Saranno le prossime settimane a svelare quale sarà la decisione del presidente ma fra gli analisti di Wall Street è diffusa l'opinione che i tempi per la designazione sono molto stretti e che quindi Greenspan potrebbe comunque restare in seUa anche dopo la scadenza prevista del 31 gennaio. A nomina fatta infatti Bush dovrà sottoporre la designazione al Senato e non è detto che si possa arrivare al definitivo via libera prima dell'interruzione invernale dei lavori, in maniera da far insediare il successore il 1 febbraio 2006 ovvero il giorno seguente aUa fine del quinto mandato di Greenspan, che ha oramai 79 anni sulle spalle. Da qui l'ipotesi che il «maestro deU'economia americana» - come molti definiscono Greenspan - continui ad operare per alcuni mesi, assumendosi anche la responsabiUtà del rapporto semestrale suUa salute dell'economia, previsto proprio per il mese di febbraio. Fu chiamato da Bush per la campagna elettorale Poi la rottura sulle previsioni dei costi della guerra in Iraq Infine il riawicinamento: l'economista aveva ragione

Luoghi citati: Iraq, New York, Washington