La rivoluzione arancione? Un marchio brevettato di Anna Zafesova

La rivoluzione arancione? Un marchio brevettato ANDRIJ, 19 ANNI, INCASSERÀ' ROYALTIES DALLA VENDITA DI T-SHIRTS, SPILLETTE E OROLOGI La rivoluzione arancione? Un marchio brevettato Il figlio di Viktor Yushenko acquista i diritti d'autore sulla stagione di libertà a Kiev Anna Zafesova Le rivoluzioni vengono preparate dagli idealisti, realizzate dai fanatici e a raccogliere i loro frutti sono i cialtroni. Questa era la regola formulata da Bismark, ma nessuno avrebbe mai potuto pensare che in Ucraina questa parabola si sarebbe consumata m cosi poco tempo. Non sono passati nemmeno otto mesi dalla «rivoluzione arancione» che ha strappato Kiev dall'orbita di Mosca per proiettarla verso l'Europa, ma quella rivolta di piazza che fece sognare molti, in Ucraina e altrove, è già diventata un grande affare. I cui profitti si concentrano nelle mani di un giovanotto che ha la faccia da protagonista di un fotoromanzo e un cognome illustre: è Andrij Yushenko, figlio del presidente ucraino. Il diciannovenne erede dell'eroe della democrazia ucraina si è assicurato i diritti d'autore sui simboli della rivoluzione arancione. Un affare da 100 milioni di dollari all'anno, stima il quotidiano moscovita Kommersant calcolando le infinite bandierine (1-4 dollari), t-shirt (10-15 dollari), matrioshke (5-10 dollari), orologi (38 dollari), senza contare spulette, adesivi, poster, sciarpe, tutto rigorosamente arandone e con le facce degli eroi dell'Ucraina libera: papà Yushenko e la premier Yulia Timoshenko. I gadget della rivolta si vendono a tutti gli angoli del centro dì Kiev e includono anche cimeli stravaganti come lattine con inscatolata l'aria della piazza Indipendenza dove a dicembre s'era svolta la protesta dei liberali. La rivelazione sul fiuto imprenditoriale di Andrij è stata fatta da Mikola Kovalchuk, responsabile fiscale che dice di aver svolto tutte le pratiche dei brevetti; «I logo della rivoluzione sono stati inventati da Viktor Yushenko e ì diritti sono passati al figlio», ha detto. Paradossalmente, nelle intenzioni di Kovalchuk era dare una mano a Yushenko jr, al centro negh ultimi giorni di velenosi gossip sui giornali ucraini che raccontano come il ragazzo circoli per Kiev su ima Bmw M6 (130 mila dollari), usi un telefonino Vertu (5 mila dollari) e ordini nei ristoranti champagne rosa a mille dollari a bottiglia. Kovalchuk ha decìso di porre fine alle polemiche spiegando questo tenore di vita insolito per un ragazzo di 19 anni: «Non so se Andrij sia diventato ricco grazie ai diritti sulla rivoluzione», ha detto, «ma è un giovanotto molto intraprendente, vedremo quando consegnerà la sua dichiarazione dei redditi». L'«aiuto» di Kovalchuk alla famiglia presidenziale forse però otterrà l'effetto contrario. Appena qualche giorno fa infatti il ^residente aveva chiamato «killer» i giornalisti che lo interroga- vano sul lusso in cui vive suo figlio. Ma qualcosa in Ucraina è davvero cambiato e, dopo una protesta con 200 firmatari, Yushenko si è. scusato e ha fornito spiegazioni: la famigerata Bmw sarebbe stata noleggiata con guadagni da «consulenze» e il telefonino sarebbe il regalo di un amico. Ora si scopre invece che Andrij ha «brevettato» la rivoluzione e possiede i diritti perfino del famoso slogan «Yushenko takl», Yushenko sii, e dei rap scanditi dai manifestanti in piazza nel dicembre scorso. E la polemica sui rampolli della rivoluzione si riaccende, coinvolgendo non solo il bel Yushenko Jr. che sem- bra la copia di suo padre prima del trattamento alla diossina fattogli dai servizi segreti per sfigurarlo durante la campagna elettorale. Anche l'altra metà della rivoluzione, la premier Yulia Timoshenko, ha una figlia cui i paparazzi danno la caccia. Anche la 25enne Evghenija ha preso il meglio da sua madre, e sta per convolare a nozze con un rocker britannico, Sean Carr. Lo sposo è di 10 anni più grande e, nonostante i tatuaggi e l'aria rude, sembra imbarazzato dall'idea di imparentarsi con il premier ucraino: Sean si guadana da vivere come calzolaio e riede ima ferramenta a LeeEvghenija, che studia alla London School of Economics, è invece proprietaria di una casa lussuosa e da quando ha 20 anni siede nel consigho d'amministrazione di un gigante siderurgico ucraino. Oltre a possedere, dicono, un giacimento di pietre preziose. Andrij, 19 anni, è il figlio del presidente ucraino Viktor Yushenko salito al potere nel dicembre scorso grazie alla «rivoluzione arancione» i cui simboli sono stati poi «brevettati» dal rampollo del capo di Stato

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