Brutti: «Dobbiamo prima capire che cosa faceva qui da noi»

Brutti: «Dobbiamo prima capire che cosa faceva qui da noi» SECONDO IL SENATORE RESPONSABILE PER LA GIUSTIZIA DEI DS E' NECESSARIA LA SUPERPROCURA ANTITERRORISMO Brutti: «Dobbiamo prima capire che cosa faceva qui da noi» «Scotland Yard potrebbe formare con i magistrati di Roma e Milano una squadra comune di indagine» intervista ROMA Ef evidente che c'è un interesse italiano a capire bene che cosa è successo e perché. Un interesse che direi non comprimibile. Poi, certo, bisogna collaborare pienamente con le autorità inglesi. Ma il problema lo devono risolvere i magistrati attraverso gli strumenti della cooperazione giudizia¬ rrbt ria intemazionale». Il senatore Massimo Brutti, responsabile Giustizia dei Ds, non è affatto meravigliato che il terrorista anglo-etiopico Issac Hamdi sia trattenuto dalla procura di Roma. Senza svelare nulla di particolare che gli viene dal suo incarico di parlamentare addetto al controllo dei servizi segreti, Brutti lascia intendere che le indagini sulla rete di protezione che avvolgeva Issac sono in corso. E che non si può pretendere che un'inchiesta tanto dehcata si risolva in poche ore. Senatore Brutti, gli inglesi premono. Vorrebbero indietro Issac ad più presto. Il malumore dì Scotland Yard sta filtrando evidente sulla stampa britannica. «Lo capisco. Ma capisco anche che in questa primissima fase ci sia un interesse italiano a interrogarlo. E' necessario capire bene se i suoi contatti in Italia sono pericolosi oppure no. Se non ci sia una cellula terroristica di appoggio che magari si potrebbe risvegliare e mettere bombe in casa nostra. Dopodiché gli atti li potranno dare a Londra in tempi velocissimi». Il caso vuole che Issac Hamdi sia il primo a sperimentare sulla sua pelle il mandato di cattura europeo. Ovvero un'estradizione ultra-rapida in novanta giorni. Ma se poi quest'estradizione non si realizza? «Guardi, ritengo che sì possa anche fare di più: c'è una convenzione europea che prevede le squadre investigative miste. Questo mi sembra un caso perfetto per sperimentare le indagini a quattro mani». E intanto sono già tre le procure in campo: Roma, Milano e Brescia. Non sarebbe il caso di centralizzare le indagini antiterrorismo? «Sicuro. Ci vuole la Superprocura. E' dal 2001 che propongo di istituire una sezione specializzata nell'ambito della Procura nazionale antimafia. Mi sembra l'unica soluzione realistica nei tempi stretti che rimangono di qui alla fine della legislatura. Nel frattempo i magistrati si devono coordinare tra loro». A dire il vero, non sembra che le cose filino così lisce. «Al solito. E' per questo che ci vuole un organismo di coordinamento», [fra. gri.) Il senatore Massimo Brutti

Persone citate: Issac, Issac Hamdi, Massimo Brutti

Luoghi citati: Brescia, Italia, Londra, Milano, Roma