E intanto hanno preso casa a Bruxelles, tra feste e Iobby

E intanto hanno preso casa a Bruxelles, tra feste e Iobby DOPO LA LOMBARDIA, NEL '97, SONO ARRIVATE LE ALTRE: METÀ HA COMPRATO E intanto hanno preso casa a Bruxelles, tra feste e Iobby La Sicilia, giunta per ultima, ha conquistato il primato dei ricevimenti più sfarzosi e rivendica il colpo grosso dei fondi europei per il Ponte Enrico Singer corrispondente da BRUXELLES La prima ad aprire, nel 1997, è stata queba deba Lombardia che è anche la più strutturata e numerosa. Ma queba deba Siciba, arrivata per ultima neb'ottobre 2002, ha rapidamente recuperato b tempo perduto. Anzi, si è già conquistata b primato dei ricevimenti più sfarzosi e rivendica la sua parte in qualche colpo davvero grosso, come b sì ai fondi europei per costruire b ponte subo Stretto. Quella della Campania ha organizzato anche una pizza-fest che ha attirato 12 mba visitatori in 4 giorni. La più leggera è senz'altro queba del Piemonte: una sola responsabbe, due cococo e due stagisti. Quebe di Lazio, Toscana, Umbria e Marche si sono messe insieme per dividere, almeno, le spese di segreteria. Queba del Friuli-Venezia Giulia, invece, ha appena acquistato per due miboni e mezzo rm palazzetto fine '800 per fame una «casa comune» aperta anche a Istria e Carinzia. E poiché esiste sempre l'eccezione aba regola, c'è anche chi non ceiba: la Baabcata. Parliamo debe rappresentanze debe Regioni itabane a Bruxebes. Diciannove in tutto. Debe vere e proprie mini-ambasciate con un compito istituzionale ben preciso: far conoscere, ma soprattutto difendere, gb interessi regionab nel¬ la capitale debUnione europea. Da quando la legge 52 del febbraio 1996 ha concesso questa possibibtà, che prima era negata abe autonomie locab ed era riservata soltanto abo Stato, la corsa ad aprire una sede di rappresentanza è stata vertiginosa. Ma che cosa fanno e quanto costano queste mini-ambasciate? La prima domanda ha una risposta che vale, più o meno, per tutte. Il rapporto con le istituzioni deba Uè - Parlamento, Commissione, Consigbo - serve a far sentire la propria voce quando sono in gioco decisioni che riguardano da vicino le diverse Regioni. In una parola, serve a fare lobbying. A fare pressione. A influenzare. E, possibbmente, a ottenere quebo che si vuole. L'elenco dei successi è lungo, a sentire quebo che spiegano nebe rappresentanze. E tutte ne sono fiere. Quella deba Siciba, oltre aba battagba per b ponte, ha strappato degb aiuti, inattesi, anche al fondo europeo catastrofi per l'eruzione deb'Etna che costrinse alla chiusura l'aeroporto di Catania per la cenere. Quella della Campania ha al suo attivo il sì agb aiuti di Stato per l'emergenza zootecnica della bufala da latte. La rappresentanza debEmbia e Romagna ha contribuito alla vittoria di Panna neba gara per la sede deb'Agenzia per la sicurezza alimentare. La rappresentanza della Lombardia, guidata da Claude Scheiber, un efficiente manager franco-austriaco conmogbe italiana e un passato in Telecom, è specializzata neba caccia ai progetti europei. Gb ultimi due che ha conquistato pesano diversi miboni di euro. «Quanto basta per ripagare con gb interessi i soldi spesi», dicono negb uffici al numero 3 deba place du Champ de Mars. Ma quando si entra nel terreno dei costi, bisogna fare molta attenzione. E distinguere. In questi tempi di polemica sui costi deba pobtica - e, in particolare, sube spese debe Regioni in Italia - le cifre ufficiab che circolano a Bruxebes sembrano una goccia nel mare. Anche le ambasciate più grandi assicurano di stare all'interno dei 500 mba euro l'anno. Ma ognuna ha il suo stile, i suoi numeri, i suoi metodi. C'è chi paga l'affitto per la sede e chi Iba acquistata (ormai la metà sono di proprietà), c'è chi usa molto personale assunto a Bruxebes e chi lo distacca dalla Regione con costi maggiori. C'è chi si concentra neb'azione di lobbying e nell'organizzazione di convegni e chi non disdegna feste, ricevimenti e attività culturab. E, alla fine, le spese effettive si dbuiscono sotto più voci nei bilanci debe Regioni. Ma alcune regole sono generab. Cominciamo dal personale. Se c'è b distacco di un funzionario o di un dirigente dalla Regione scatta un' indennità pari a queba dei dipendenti del ministero degb Esteri. In pratica, tra 2500 e 4000 euro al mese per coprire tutte le spese: dab'abitazione ai viaggi. La legge prevede che l'indennità possa osdllare tra b 70 e b 100 per cento di quella degb Esteri. E ogni Regione si comporta a modo suo. L'EmiliaRomagna, per esempio, ha scelto il minimo. Il Piemonte b 90 per cento, ridotto, però, al periodo di effettiva permanenza a Bruxebes deb' unico dirigente che è a capo deb'ufficio e che lavora una settimana al mese a Torino. Tutti fanno notare, naturalmente, che gb stipendi dei distaccati non sono un costo aggiuntivo perché sarebbero pagati anche in Italia. Ci sono, poi, icontratti dei dipendenti assunti sul posto: in genere degb italiani che hanno avuto espe¬ rienze nebe istituzioni europee. Qui le retribuzioni variano, ma non ci sono indennità. H bbancio finale della voce «personale» dipende dal numero complessivo di chi lavora nebe ambasciate regionab. E anche questo è molto variabbe. Si va dal minimo del Piemonte e debEmiba-Romagna - tre dipendenti - al massimo debe grandi rappresentanze come queba deba Lombardia e deba Sicilia che ne hanno undici, dodici. Complessivamente, comunque, per l'apparato debe diciannove rappresentanze lavorano più di cento persone. Di più dei diplomatici veri: di quelb che rappresentano l'Italia presso laUe. Una voce pesante di spesa, poi, è queba per la sede. Da un minimo di 50 mila euro ab'anno, spese comprese, per un appartamento in affitto come quebo del Piemonte, a una media di 80-90 mba per le sedi più grandi, come queba deba Campania, che si affaccia sul Parco del Cinquantenario, e quella deba Sicilia nella Tour Bastion al numero 5 deba place du Champ de Mars. Ma molte Regioni, ormai, hanno comprato. Le quattro del Centro Itaba Lazio, Toscana, Umbria e Marche - hanno acquistato insieme, tre anni fa a meno di un mibone di euro, nel cuore del quartiere europeo, proprio nel Rond Point Schuman di fronte a Commissione e Consigbo. H Friub-Venezia Giulia ha appena comprato una «maison de maitre» - in pratica un palazzetto - a due milioni e mezzo. L'Abruzzo si è sistemato neb'avenue Louise, una debe strade più eleganti di Bruxebes, in mibe metri quadrati pagati un mibone e mezzo di euro. Cifre importanti, ma pur sempre 'in investimento a fronte dei soldi e. fondo perduto degb affitti. fl bilancio complessivo, così, dipende da molte variabib. Francesco Attagliile, che guida l'ambasciata deba Sicilia, ha dieci collaboratori e potrebbe contare su uno stanziamento deba Regione di un mibone di euro l'anno. «Me ne spendiamo la metà», dice soddisfatto. Ottantamba euro se ne vanno soltanto per l'affitto deba sede, vicinissima a queba - comprata - deba Lombardia. Poi ci sono telefoni e luce. Ma ci aono anche i ricevimenti che hanno reso famosa la rappresentanza sicibana. Quebo per l'inaugurazione, neb'ottobre 2002, fu oi^anizzato nel salone debe feste del Comune di Bruxebes, suba Grand Place. Per la cena arrivarono da Trapani i fratebi Giuffrè che sono tra i più noti ristoratori sicibani. Portarono in aereo non soltanto i prodotti per preparare b menù, ma anche ,attii loro attrezzi di cucina. Un trionfo per b presidente Totò Cuffaro sugebato da regab in bottigbe di vino per i 400 ospiti. In gennaio c'è stato un bis. In occasione deba riunione straordinaria della giunta regionale a Bruxebes seguita da un seminario nel palazzo del Comitato debe Regioni e da una festa con musica e speciabtà siebiane organizzata nel Tbé^ atre de la Monnaie. Ma la festa più grande l'ha oi^anizzata l'ambasciata della Campania. Una «pizzafest» in Place de Espagne, a due passi daba Grand Place: quattro giorni di kermesse con pizzaiob napoletani e un vibaggio che presentava prodotti tipici, ma anche moda e artigianato. Tutto tra b 24 e b 30 maggio 2004 per festeggiare, alla presenza del governatore Bassobno, i due anni di attività deba rappresentanza e la concessione del marchio di garanzia della «verace pizza napoletana». E, in questo caso, per guadagnarci anche: 120 mba euro. Perché la pizza e labbra (gemellaggio col prodotto tipico belga) erano a pagamento. La sede dell'Unione Europea a Bruxelles

Persone citate: Claude Scheiber, Enrico Singer, Giuffrè, Schuman, Totò Cuffaro