«La sua è una guida forte Non serve un Re Travicello» di Raffaello Masci

«La sua è una guida forte Non serve un Re Travicello» TAROLLI (UDO È FAVOREVOLE ALL'INCARICO A VITA «La sua è una guida forte Non serve un Re Travicello» intervista Raffaello Masci ROMA I dei parlamentari che maggiormente si è speso in questi giorni nel difendere i vertici della Banca d'Itaba travolti dalle critiche. In tutto il mondo il mandato del governatore della banca centrale è a termine. Possibile che una questione del genere debba essere vissuta da noi come un tabù? «Non da-me. Lo so che passo per essere il paladino di via Nazionale, ma questa è una semplificazione che fate voi sui giomab». Vogliamo parlare allora di una modifica degli statuti della Banca centrale che non prevedano più monarchie a vita? «Parliamone, ma non mettiamo la questione in relazione con i fatti di cui oggi sono piene le gazzette. Perché non c'entrano». Intercettazioni telefoniche discusse e Opa controverse non c'entrano? «Atteniamoci ai fatti. Che cosa è accaduto? C'è stato un tentativo di investitori olandesi di scalare una banca itabana, e una iniziativa analoga da parte degb spagnoli. La banca centrale ha dato il proprio ok a Opa e Opas, ma questi investitori sono stati bocciati dal mercato. Dopo la bocciatura la giustizia pena- le ha ritenuto di dover sequestrare un pacchetto azionario di una banca italiana interessata allo stesso obiettivo di quella olandese. In corrispondenza con questa decisione è anche uscita fuori una intercettazione telefonica, sul cui contenuto fa testo quanto ha detto il presidente del Senato, e cioè che non c'è nulla da eccepire. Non vogbo aggiungere altro». Un dubbio sulla trasparenza dell'operazione non la sfiora? «Personalmente, no. Lei mi dirà che il Governatore ha dimostrato di aderire a un criterio di salvaguardia dell'itabanità delle nostre banche, e che questo è, in qualche misura una scelta di merito. E allora le ricordo che la legge del '92 sulle competenze della Banca d'Itaba prevede che il Governatore non abbia solo compiti di vigilanza, ma anche di indirizzo. La scelta dell'ita¬ banità deUe banche rientra, giustappunto, in questi poteri di indirizzo. Poi può essere contestata nel merito, ma questo è un altro problema, che riguarda le differenti scuole di pensiero». Le chiedevo anche della trasparenza. «Non ho alcuna difficoltà a discutere se sia più opportuno affidarla all'Antitrust, o alla Consob e a valutare quab competenze questi organismi debbano avere. Ma è ovvio che nessuno di questi aspetti c'entra qualcosa con il mandato a termine». Ma la questione del mandato era stata messa in relazione con la tutela degli investitori, prima che si verificassero i :atti di questi giorni, e cioè già nella prima stesura del ddl sul risparmio. «Poi, come avrà notato, il Parlamento ha ritenuto di doverla stralciare, perché non c'entrava nuba. Sia chiaro: io non sono contrario a un mandato a termine, dico solo che parlarne adesso suonerebbe come una scelta pobtica contro l'attuale Governatore. Il potere finanziario nel mercato globale ha assunto un peso che può condizionare la stessa vita democratica, quindi la poUtica, nel fare le proprie riforme, deve tenere conto che le autorità che devono vigilare su questo potere devono essere forti per essere efficaci. I re travicelb non servono. La carica del Governatore deve quindi essere sottratta a ogni logica di spoil system». ^felfe II problema "w del mandato a termine non c'entra con le cose di cui si discute in questi giorni Parlarne adesso sarebbe una scelta A A politica ostile 77 Il senatore Ivo Tarolli deil'Udc Il diessino Sergio Cambini

Persone citate: Ivo Tarolli, Sergio Cambini, Tarolli

Luoghi citati: Roma