«Apophis», l'asteroide che minaccerà la Terra di Antonio Lo Campo

«Apophis», l'asteroide che minaccerà la Terra GLI SCIENZIATI RIUNITI DALL'OSSERVATORIO DI MONTECORVINO: PER LA PRIMA VOLTA UN CORPO CELESTE DI QUEL TIPO SARA VISIBILE A OCCHIO NUDO «Apophis», l'asteroide che minaccerà la Terra E' atteso ne 2029, per sicurezza si dovrà inviare una sonda entro il 2012 Antonio Lo Campo Il suo numero di codice è «99942», ma è noto come «Apophis». E' uno dei molti asteroidi che vagano nel sistema solare, e che nel 2029 sfiorerà la Terra. Il suo passaggio, in prossimità del nostro pianeta, sarà di «appena» 30 mila chilometri (poco, su parametri astronomici), anche se, fortunatamente, le probabilità che possa finire sul nostro pianeta sono nulle. Sarà la prima volta che un asteroide lotrà risultare chiaramente visibile ad occhio nudo da un qualsiasi osservatore terrestre, come ima stella di terza magnitudine. Apophis, pur non essendo considerato dalla «Scala Torino» (paragonabile alla «Scala Richter» di pericolosità per caduta asteroidi) tra quelli a maggior pericolo d'impatto per il 2029, rappresenta un vero e proprio banco di prova su tutto ciò che dovrebbe essere fatto per prevenire un'eventuale catastrofe. Gh scienziati hanno stabilito che a seconda della distanza a cui passerà, avrà ulteriori e leggermente diversi passaggi ravvicinati, a distanza di circa un decennio. Se, ad esempio, dovesse passare in una «finestra» molto ristretta di soli 640 metri, ritornerebbe e colpirebbe quasi sicuramente la Terra nel 2036. Per parlare di Apophis, e più in generale di «Asteroidi: minaccia dallo spazio», si sono riuniti in questi giorni un nutrito numero di scienziati europei e statunitensi, in un convegno organizzato dall'Osservatorio Astronomico di Montecorvino Rovella (Salerno). E per sapere se Apophis può davvero rappresentare un pericolo per il nostro pianeta, l'unico metodo, secondo gli esperti, è inviare su di esso un piccolo trasmettitore di segnah: «L'idea è stata lanciata dall'ex astronauta Russel Schweyckart - spiega Vincenzo Zappala, dell'Osservatorio di Torino, uno dei massimi esperti italiani di asteroidi -. Potremmo capire se Apophis è destinato ad entrare in atmosfera con una sondina da lanciare entro il 2012. Ancorata all'asteroide, potrebbero ottenere tutti i dati relativi alla sua traiettoria con precisione impensabile per i telescopi da terra, e quindi stabilire con esattezza se è destinato a cadere, o come è più probabile, a sfiorare soltanto il nostro pianeta, mantenendosi pur sempre come scomodo vicino di casa». U nostro pianeta, presenta molte «ferite» apportate da (juesti macigni cosmici provenienti da una fascia che si trova tra le orbite di Marte e di Giove, e che spesso sfuggono dalla loro «postazione» per andare a vagare nel sistema solare. Spesso si tratta di asteroidi di piccole dimensioni, poiché quelli più grandi hanno orbite più stabili. Dall'Arizona al Sud Africa, dalla Siberia al deserto Arabo, i segni sono evidenti, per non parlare dell'enorme cratere formato da un asteroide a Chixulub nella regione dello Yucatan, 65 milio- ni di anni fa, che spazzò via la metà degli esseri viventi sul nostro pianeta, compresi i dinosauri. Un evento catastrofico come l'impatto di un asteroide di un chilometro di diametro, che potrebbe portare all'estinzione alcune specie, si verifica all'incirca ogni milioni d'anni. A Montecorvino Rovella, do¬ ve è stata anche ufficializzata l'assegnazione di un asteroide (numero 13920), che porta il nome della cittadina campana da tempo impegnata nella divulgazione e nella ricerca sull'astronomia, si è fatto il punto della situazione, dove emerge che il pericolo asteroidi è una realtà, anche se di catastrofi simili a quelle che ci ha mostrato Hollywood sono assai rare. A Montecorvino Rovella, è stato anche presentato il progetto di un nuovo osservatorio, di un «villaggio dell'astronomia», e di MStar (Montecorvino Seti Telescope Array), un progetto di Ricerca Seti (Search for Extra Terrestrial Intelligence). Proget¬ tato da Stello Montebugnoli (Istituto Radiostronomia di Medicina) e da Paul Shuch, Direttore del Seti League americano, il radio osservatorio, sarà una delle poche strutture al mondo in grado di effettuare studi nelle onde radio, per captare eventuali.segnali provenienti da civiltà extraterrestri.

Persone citate: Montebugnoli, Montecorvino Seti, Paul Shuch, Richter, Russel Schweyckart, Spesso, Tipo Sara, Vincenzo Zappala

Luoghi citati: Arizona, Hollywood, Montecorvino Rovella, Salerno, Siberia, Sud Africa, Torino