Dietro poesie e buoni consigli il potere della «governatora»

Dietro poesie e buoni consigli il potere della «governatora» ~-— —^—■" ■■"■"■i'; "i ^ ^," ."l. •",—■— r- 1 :— . : — —' UN RAPPORTO INTESSUTO DI CULTURA ED AFFARI TRA FIORANI E LA MOGLIE DEL NUMERO UNO DI BANKITALIA Dietro poesie e buoni consigli il potere della «governatora» il banchiere di Codogno le aveva chiesto un'udienza telefonica col marito e lei si dispiaceva deiTostilità della Consob verso la Banca Popolare Italiana restroscena Fabrizio Rondolino GIANPIERO Fiorani e Maria Cristina Rosati Fazio sono oramai pubbhcamente considerati amici mùmi, almeno da quando sono diventate pubbliche alcune conversazioni telefoniche nel corso delle quali il potente amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi vezzeggia la moglie dell'ancor più potente governatore della Banca d'Italia con un affettuoso e gentile «tesoro». Ma, anche in questo caso, galeotto fu il libro. Sbaglia, infatti, chi immagina che la vita di un banchiere si esaurisca tutta fra grafici e conferenze, fra tassi di sconto e offerte pubbliche d'acquisto. La poesia, quando meno te l'aspetti, fa capohno anche nei salotti buoni, e nei salotti in genere, dell'alta finanza e del mondo bancario italiano. Il nome di Lorenzo Calistri non dirà molto ai lettori meno preparati, ma è un personaggio cruciale dell'affaire Antonveneta. Impegnato nel volontariato cattoUco e tra i fondatori dell'associazione «Gioventù missionaria», Calistri si guadagna il pane alla Popolare di Lodi e, la notte, compone versi: «Le stazioni hanno il sapore j di sentieri interrotti j e sul mio vagone | la tua clessidra ! chiede più sabbia». Quei versi, due anni fa, sono diventati un libro («Soltanto un nome da ripetere», Montedit,pp. 72,1 8,30) dedicato *A Maria Cristina Rosati e a Gianpiero Fiorani: la vostra fiducia è la mia eterna gratitudine». I maliziosi non vogliano equivocare sulla parola «fiducia», che di questi tempi, e in quell'ambiente, può effettivamente significare molte cose: piuttosto, concentriamoci su quell'immagine d'altri tempi, tenera e struggente, e osserviamo, come in una stampa d'inizio secolo ingiallita dai ricordi, la signora Fazio e il dottor Fiorani intenti a discutere di letteratura e chini a leggere i versi del loro giovane protetto: «La vita mi fissa | da lontano | quasi fossi suo 1 a metà. | Etra le mani | una candela | sputa per vedere | se il buio è | eternità». Maria Cristina, prestante sessantenne dallo sguardo e dalla camminata che ricordano vagamente la preside di un ginnasio di provincia, era la sola, delle tre gran dame di Bankitalia, ad esser rimasta nell'ombra. Mentre Rranca Pilla si trasferiva al Quirinale trovandovi una seconda giovinezza e Donatella Zingone entrava e usciva dalle cronache economiche e giudiziarie, la Rosati tutt'al più si concedeva una visita insieme al marito allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, o un lungo weekend a Washington in occasione della riunione annuale del Fondo monetario. Riservata, sconosciuta persino a molti fotografi, la moglie di Fazio sembrava appartenere a quella generazione di first ladies della Prima repubblica, prevalentemente democristiane, di cui spesso si ignorava persino il nome di battesimo. Ora però le intercettazioni della procura di Milano - dove è stata ribattezzata «la Governatora» - rivelano un retroscena inaspettato, e confermano una volta di più che dietro ogni (grande) uomo c'è una (grande) donna. A lei infatti si rivolge Fiorani per combinare un appuntamento telefonico con Fazio; è lei a tranquillizzare l'inquieto banchiere di Codogno quando un funzionario di via Nazionale chiede chiarimenti alla Banca Popolare su alcuni «put» con Deutsche Bank; ed è ancora lei, «la Governatora», a dispiacersi con Fiorani per l'ostili tà eh e gli dimostra la Consob. Il quadretto che ne esce, come spesso in Italia, mescola innocenza e malizia, improvvisazione e furberia: strapaesano, se paragonato a certe battaglie finanziarie d'Oltreoceano, più cne criminoso, e persino buffo per via di quell'epiteto «la Governatora» - che ricorda le commedie sexy degli anni Settanta. Si era sposato tardi, Antonio Fazio, smentendo le scommesse di colleghi e amici, che nella sua inguaribile timidezza vedevano un ostacolo insormontabile al matrimonio, e in genere ad ogni tipo di relazione con il gentil sesso. E si era sposato con una ragazza del paese, secondo il vecchio adagio che predilige mogli e armenti di casa propria. Ad Alvito, del resto, nel cuore della Ciociaria sannitica, Fazio e signora hanno sempre mantenuto la residenza, e qui hanno festeggiato con i cinque figli le nozze oaigento (festeggiamento movimentato, a dire il vero, per via di un incendio scoppiato improvviso a due passi dal vilione). Per il resto, poco altro si sapeva (e si diceva) della coppia: che fosse stata lei a convincerlo a rinunciare al pedalino corto, per esempio, o che insieme riguardassero le registrazioni televisive, studiandole attentamente per migliorare l'immagine del Governatore. Pettegolezzi, mente di più: e del tutto innocui. Ora che «la Governatore» è su tutti i giornali, anche da via Nazionale si lasciano filtrare aneddoti che dovrebbero illuminarne il ruolo as¬ solutamente centrale nelle vicende recenti della nostra banca centrale. Per esempio si racconta di una sua telefonata infuriata - Fazio quel giorno era all'estero - quando il Bollettino semestrale di Bankitalia venne presentato dai telegiornali come una critica al governo: erano, quelli, i tempi dell'idillio berlusconiano del marito, che evidentemente la signora non intendeva affatto guastare. Non si sa come abbiano risposto, a palazzo Koch, ma ci piace immaginare la signora Maria Cristina tornare in salotto alle sue amate letture, e subito placarsi: «Mi sdraio nel vento | chiudendo il cuore ai 1 pensieri di ieri | per attendere il passaggio | di un altro istante». Personaggio riservato la signora Fazio assume di colpo un ruolo centrale nelle vicende di Palazzo Koch Un aneddoto racconta del suo infuriarsi quando i telegiornali presentarono il Bollettino semestrale come una critica rivolta al governo Il governatore Antonio Fazio con la moglie Maria Cristina

Luoghi citati: Alvito, Gerusalemme, Italia, Lodi, Milano, Washington