Uno sceicco alla Ferrari Mubadala prende il 5%

Uno sceicco alla Ferrari Mubadala prende il 5% PER IL CAVALLINO «UNA GRANDE OPPORTUNITÀ' DI SVILUPPO». NELL'ACCORDO ANCHE SCUOLE PER 1 FUTURI PILOTI DELLE ROSSE Uno sceicco alla Ferrari Mubadala prende il 5 La quota ceduta da Mediobanca ad Abu Dhabi per 114 milioni Il prezzo concordato è lo stesso pagato da Piazzetta Cuccia per acquistare il 34 per cento della casa modenese nel 2002 Giorgio Levi TORINO Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, sceicco di Abu Dhabi, è da ieri un nuovo azionista della Ferrari. Mediobanca, d'intesa con Fiat, ha concluso un accordo con Mubadala Development Company (società d'investimento che fa capo al governo di Abu Dhabi) per la vendita del 50Zo della Casa di Maranello per 114 milioni di euro. Il prezzo concordato per la cessione è in proporzione Io stesso sostenuto da Mediobanca per acquistare nel 2002 il 340Zo del Cavallino. Nell'accordo è previsto anche un «eam out» a favore di Mediobanca in caso di collocamento in borsa di Ferrari nei prossimi 24 mesi ad un prezzo che assicuri a Mubadala un tasso intemo di rendimento superiore al 100Zo. Mediobanca ha inoltre offerto a Commerzbank e alla Banca Popolare dell'Emilia Romagna di partecipare proquota alla cessione. In questo caso. Mediobanca cederà il 3,30Zo ad un prezzo di 75 milioni circa, riducendo la propria partecipazione diretta dal 150Zo al 12,70Zo, senza considerare il prestito obbligazionario di 171 milioni convertibile nel 7,5'J6 del capitale Ferrari. Griglia di partenza strategica dunque per la Ferrari nel nuovo mercato d'Oriente. Eccellenti le potenzialità, gh sviluppi, il livello di commercializzazione. Come ha spiegato ieri alla presentazione dell'accordo il presidente di Fiat e^Ferrari Luca Montezemolo: «È la prima volta che Fiat accoglie come azionista di Ferrari un'istituzione non finanziaria. Ampliare la nostra base azionaria oltre le tradizionali istituzioni finanziarie è una nuova opportunità per il nostro sviluppo». La Mubadala Development Company è una società d'investimento governativa con un mandato per creare nuovi business e acquisirne (interamente o parzialmente) altri, anche preesistenti. Mubadala investe in settori strategici per il paese, che includono energia, servizi, sanità, immobihare, alleanze pubbhche e private, industrie tradizionah. La crescita economica dell'Emirato viaggia a ritmi sostenuti, l'obiettivo di Mubadala è di amphare ulteriormente tutti i mercati possibili. La società è presieduta dallo sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, principe erede al trono e presidente del dipartimento di Pianificazione ed Ecnomia. Ieri il principe ha spiegato il perché dell'operazione: «E' un solido investimento finanziario e strategico a numerosi livelli. Continuiamo nel nostro track record di coinvolgimento con società intemazionali di primaria importanza e marchi che sono leader nei propri settori». Sviluppi Ferrari in Medio Oriente e Nord Africa, dunque. Montezemolo ha ricordato che l'accordo con Abu Dhabi «porterà a nuove strategie convincenti e dinamiche. I settori che inizialmente prenderemo in considerazione andranno dalla creazione e sviluppo di iniziative per testare sia le auto da strada che da competizione, alla creazione di scuole professionali di pilotaggio, fino all'ampliamento delle opportunità per lo sviluppo de marchio. Attraverso Mubadala il governo di Abu Dhabi vanta in tutto il mondo positive esperienze di investimenti, rapporti e contributi a progetti importanti. Siamo fieri del loro coinvolgimento in Ferrari». Scuole per i piloti e test per le Rosse da circuito, s'intuiscono scenari futuri in un'area del mondo che Piero Ferrari ha esplorato a lungo: «Conosco bene Abu Dhabi. Ho avuto la possibilità di avere contatti con rappresentanti del governo, con Sua Altezza e la sua famiglia. Sono febee di dare loro il jenvenuto in Ferrari». Foto di gruppo per l'intesa fra Ferrari e i nuovi soci dì Abu Dhabi. Da sinistra, Khaldoon Al Mubarak, ad della Mubadala Development Company; Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari; sua altezza lo sceicco Hamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente del Dipartimento di Pianificazione ed Economia di Abu Dhabi; Piero Ferrari, vicepresidente della casa di Maranello; John Elkann vice presidente di Fiat; Ahmed Ali Al Sayegh, membro del cda della Mubadala Development Company.