Sarah ricorda Ibrahim «Rifugiato politico e mancato bomber»

Sarah ricorda Ibrahim «Rifugiato politico e mancato bomber» LA POUZIA ACCELERA NELLA CACCIA Ai TiURORiSTI; Si TEIUIE Ul Sarah ricorda Ibrahim «Rifugiato politico e mancato bomber» Incontro con l'amica del cuore del giovane etiope fallito kamikaze del bus 26: «Mi diede il Corano dicendo: se morirò, io andrò in paradiso» Massimo Numa inviato a LONDRA «Ibrahim mi lasciò, nel novembre scorso, ima copia del Corano. Aveva sottolineato ima frase: "Se morirò in gloria di Allah, io andrò in Paradiso" e "Possa Dio darmi la forza e l'intelletto di prendere cruciali decisioni". Sono in preda all'orrore. Adesso capisco cosa intendeva dirmi». Ibrahim Muktar Said è il mancato bomber del bus 26, a suo tempo studente (con profitto) dell'High School di Edgware. Ieri gli agenti dell'antiterrorismo hanno trovato nel suo fiat, affittato con l'aiuto del governo inglese (25 mila sterline dal'99, più altre 13 mila in benefici vari), tracce di esplosivo ed altro. Tre degh attentatori sarebbero pure ritornati, in quella casa, il giorno dopo, giovedì. Una donna li ha riconosciuti: «Era notte, il mio cane li ha sentiti e si è messo ad abbaiare. Attraverso la porta, ho visto Ibrahim e il suo amico. C'era anche un terzo, che avevo già visto». È la sua amica del cuore, Sarah Scott, 29 anni, a raccontare molti aspetti della vita di questo ragazzo di origine etiope, dal 2004 con il passaporto inglese, e cittadino britannico a tutti gli effetti. A Londra da 13 anni, al seguito della sua famigha, che ottenne allora lo stato di asSopohtico. Ancora: «Spesso, ci ritrovavamo fuori dalla porta per fumare, seduti sui gradini, e allora mi raccontava qualcosa di sé. Era molto religioso, ma non mi ha dato l'impressione di essere un fanatico, solo una volta mi parlò della Jihad». Sembra impossibile che l'identikit dei bomber mancati dal 21/7 sia davvero quello che emerge dalle indagini di Scotland Yard, dalle confidenze degh amici. «Beh, alla domenica giocava con George in una squadra composta interamente da somali, nel Campetto di Amos Park», n fratello di Ibrahim, Amir, riesce solo, attraverso il consueto sbarramento della polizia, a dire «che i genitori sono sconvolti, distrutti». Vivono nella casa di Stanmore, lasciata da Ibrahim nel '94, E l'altro, il timido George, che abitava da due anni con Ibrahim, nell'appartamento di Curtiss House 58, Ladderwood Way, nel sobborgo di New Southgate? Molto meno friendly di Ibrahim, però un tipo tosto. D parrucchiere sotto casa dice che non parlava quasi mai. Recentemente, però, aveva «dichiarato tutto il suo odio contro gh occidentali». Omar Hassan Yassirha 24 anni, e pare il più debole dei due. Sempre pronto ad obbedire al suo amico che i vicini definiscono anche «un po' pazzo, fissato a dirci cosa è bene e cos'è male, con la storia del Diavolo, di cui aveva una foto. Negli ultimi giorni si era accorciato molto la barba», dice Vance Noor. Per i suicidi, è una deUe mosse che precede l'azione. Lo fanno per passare inosservati, mentre posano la bomba vicino ai passeggeri ignari. Un'altra ragazza, Sammy Jones, 33 anni, madre di due figli piccoli, rievoca i minuti in cui, pochi giorni fa, ha incrociato i due bomber in ascensore, mentre trasportavano nell'appartamento una serie di piccole scatole di cartone, di colore scuro. «Gh chiesi cosa c'era dentro, "tappezzeria", risposero. Certo, allora non ho avuto alcun sospetto». Il casermone è ai margini più estremi della metropoh, da tre giorni nel mirino di Scotland Yard. Gh agenti della Scientifica stanno smontando pezzo per pezzo la base dei terroristi. Dentro, rifiuti di cibo, studi coranici scaricati da Internet, montagne di giomah. Tutti dedicati al 7/7.1 due fuggitivi avevano conservato una serie di analisi, scritte dopo le stragi. Si diceva: bombe a basso potenziale, non volevano troppi morti. Ibrahim, «Geoide» e gh altri bomber avevano imparato la lezione, portando da 5 a dieci libbre il quantitativo di esplosivo, e inzeppando ancora di più di chiodi e bulloni gh zaini. Tanto per essere ben sicuri di straziare molte più persone dei compari di Leeds. Completamente diversi, loro: gruppo gehdo, omogeneo, legato al carismatico Khan (l'insegnante con villetta e giardino), hanno carte di credito, fanno viaggi in terre lontane, vedono gente, sono fanatici dell'Islam ma anche del cricket, e si dedicano alla canoa nei torrenti del Galles, come allenamento in vista della strage. Il team londinese, almeno se anche gli altri tre sono come quelli identificati, vive su un'altra lunghezza d'onda. Sono ragazzi poveri. Non hanno una sterlina, campano di lavoretti e sussidi. Gh investigatori cercavano una vecchia Golf bianca, tutta scassata, usata dai due e, forse, dagh altri. L'hanno ritrovata ieri, in una strada di Bamet. Abbandonata da tempo. Adesso, il problema di Scotland Yard («Una corsa contro il tempo», ha detto Peter Clarke, il capo dell'Antiterrorismo), è quello di stanarli. I cinque bomber, svaniti nel nulla alle 12,50 del 21/7, sono in Inghilterra, e «sicuramente» a Londra, pronti a colpire di nuovo. In un rifugio creato dalla Rete, in previsione di un possibile fallimento dell'operazione. Dunque, continuano gh appelli a tutti gh inglesi, continuano a passare in tv le immagini dei secchi di plastica che contenevano l'esplosivo fai-da-te: continuano gh interrogatori dei cinque arrestati, presunti complici. L'imam della moschea di Stockwell, la stazione della Met punto di partenza del raid fallito, ha detto che «già un armo fa avevo segnalato alla polizia l'attività di alcuni fedeli che professavano teorie filo terroriste». Ma nessuno lo ascoltò. Arrivato a Londra con la famiglia all'età di 13 anni, aveva ottenuto l' «asilo» dal governo e un contributo di 26 mila sterline (dal'99) per l'appartamento La Londra che prende l'autobus e viaggia in metro in queste ore si tiene nel portafoglio la foto segnaletica di Muktar Said Ibrahinvdistribùita dalla polizia: Il terrorist-i sòKTwIo forse si sta aggirando perla città con il suo complice Yasìn , Hassan Omar, a cercare un riscatto «onorevole» dopo il fiasco del 21iugliò. La regina Elisabetta, chfc non utilizza i mézzi pubblici, si fa fotografare con i performer Philip Shaw (a sinistrai en travestì) e Aniela Zaba all'inaugurazione del Crook Log lei su re cent re di Bexteyheath, da lei aperto ufficialmente ieri. i'.:-:.. :'.:. 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Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Londra