«Snack alla verduray no alle merendine»

«Snack alla verduray no alle merendine» L'IDEA DEL MINISTERO DELLA SALUTE CONTRO L'OBESITÀ' DEI PIÙ' PICCOLI «Snack alla verduray no alle merendine» Mele a fette e carote nei distributori automatici delle scuole MILANO Niente più merendine nei distributori delle scuole: al posto dei sacchetti di patatine, ci saranno quelli di carote mignon, invece delle brioche confezioni di macedonia o fette di mela già lavate e pronte per essere sgranocchiate. Questo è uno dei punti che senz'altro faranno più discutere del decalogo contro l'obesità r'; e il ministro della Salute, Francesco Storace, ha presentato a Milano a un incontro sulla Piattaforma Uè sull'alimentazione, l'attività fisica e la salute organizzato dalla Società Italiana dell'Obesità insieme all'Intemational Task Force on Obesity. Per ora si tratta di un'idea ma sulla quale il Ministero si sta mettendo al lavoro. I dati sul tasso di mortalità fra chi è obeso o in sovrappeso (in tutto il 4496 degli italiani) sono allannanti. Ogni anno muoiono 390 persone ogni 100 mila per questi problemi, senza contare che due terzi di chi ha problemi di peso, ha anche problemi di ipertensione, o - come ha spiegato U presidente della Sio Michele Carruba rischiano di contrarre tumori, diabete, o altre malattie. Tradotto in euro: l'Italia ogni anno spende circa 23 milioni per la cura di chi è in sovrappeso. «L'obesità è una malattia che può essere controllata, ma da cui non si guarisce, come il diabete ha spiegato Carruba -. Quindi l'unica cosa che possiamo fare è prevenire». L'associazione sta per avviare la campagna «Diecimila passi al giorno», perchè basta fare diecimila passi al giorno, cioè camminare di buona lena mezz'ora per ridurre di tre volte il rischio di mortalità. Con il ministero, inoltre, la Sio ha ideato anche una serie di consigli pratici sugli alimenti con l'introduzione di una nuova unità di misura per cibo e movimento la q.b.: la quantità benessere, che permette di capire quanto ciascuno può mangiare sen- za rinunciare alla salute. Ma il ministro ha anche pensato agh interventi più efficaci: «Non si tratta di imporre una dieta di Stato ma di dare infonnazioni ai cittadini e anche di far partire azioni politiche che coinvolgano diversi attori interistituzionali, dai Comuni, ai medici, alle famiglie». Da qui, è nata l'idea del decalogo che parte dai neonati, con la promozione dell'allattamento al seno, perchè «i bambini allattati con latte artificiale hanno maggiore probabilità di diventare obesi». Farà discutere il suggerimento di eliminare i distributori automatici, distribuendo «snack a base di frutta e verdura». Ma è una sperimentazione che la Lombardia farà partire da settembre in un centinaio di scuole di Milano, Cremona e Brescia. Sono dedicati all'informazione due punti del decalogo, su campagne di comunicazioni, alcune già avviate, e la verifica delle pubblicità alimentari rivolte ai bambini. (r. ita.]

Persone citate: Francesco Storace, Michele Carruba

Luoghi citati: Brescia, Cremona, Italia, Lombardia, Milano