Cassazione, decreto contro i ricorsi inutili

Cassazione, decreto contro i ricorsi inutili IL GOVERNO MODIFICA IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE Cassazione, decreto contro i ricorsi inutili Giudici di pace, Tribunali e Corti d'appello dovranno uniformarsi ai suoi pronunciamenti ROMA «La Corte suprema di Cassazione, organo supremo della giustizia, assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni. Ha sede in Roma edha giurisdizione su tutto il territorio dello Stato». Così stabilisce l'articolo 65 dell'ordinamento giudiziario del 30 gennaio 1941, Ma a distanza di 64 anni al «Palazzaccio» di piazza Cavour ha funzionato tutto come prevedeva la vecchia norma? Il governo ha ritenuto dì no ed ha deciso dì porvi rimedio in attuazione della delega conferitagli per due mesi dal Parlamento con la legge n. 80 del 14 maggio. La Corte di Cassazione dovrà, insomma, tornare ad assumere il suo originario ruolo dì «Suprema» regolatrice del diritto, interpretando le centinaia di migliaia di norme di legge in vigore (delle quali un centinaio del 1800) senza più incertezze interpretative che possano addirittura metterne in discussione la propria esistenza o farle perdere credibilità. Spesso, infatti, un'identica questione giuridica è stata risolta in modo difforme da una delle cinque diverse sezioni che operano nel «Falazzaccio», composte ciascuna da 5 magistrati. E alcune volte per ricomporre il contrasto non è stato neppure sufficiente l'intervento delle Sezioni Unite, composte da 9 magistrati. L'altro ieri sera il Consigho dei ministri, su proposta del Presidente Berlusconi e del ministro della Giustizia Castelli, ha approvato un decreto legislativo che modificherà il codice di procedura civile in materia di processo dì Cassazione proprio per garantire e consentire al supremo collegio di svolgere la sua originaria funzione prevista nel 1941, cioè la cosiddetta «nomofilachia», dì orientament-» Jpila giurisprudenza di merito in sede civile. Giudici di pace. Tribunali e Corti d'appello dovranno quindi uniformarsi ai pronunciamenti della Suprema Corte. Allo stesso modo le cinque sezioni semplici della Cassazione saranno vincolate al «precedente», cioè al princìpio fissato - in caso dì contrasto giurisprudenziale - dalle Sezioni unite, e potranno discostarsene solo con ben motivata ordinanza, proprio in coerenza con il principio dell'uguaglianza dei cittadini sancito dalTart. 3 della Costituzione. Il provvedimento governativo mira quindi a evitare il moltiplicarsi in Cassazione dì ricorsi mutili, presentati solo per prendere tempo nella speranza di mutamenti giurisprudenziali. Nonostante gh «ermellini» emettano ogni anno circa 25 mila sentenze in sede civile, il numero dei ricorsi che giungono da ogni parte d'Italia è maggiore e l'arretrato aumenta. I verdetti oscillanti rischiano di paralizzare il «Palazzaccio». Basti pensare solo a quello che sta accadendo alla Suprema Corte per le sue non univoche interpretazioni del Codice della strada in caso di multa con perdita dei punti sulla patente per l'automobilista. Contro la decisione del Giudice dì pace è infatti ammesso il ricorso in Cassazione. [p.l.f.] La sede della Corte di Cassazione, detto il «Palazzaccio»

Persone citate: Berlusconi, Castelli

Luoghi citati: Italia, Roma