L'eutanasia, altro banco di prova di Paolo Mastrolilli
L'eutanasia, altro banco di prova E IL 7 DICEMBRE SI DISCUTERANNO TRE CASI RIGUARDANTI LA PENA DI MORTE L'eutanasia, altro banco di prova Molto intenso il calendario autunnale del massimo tribunale Paolo Mastrolilli NEW YORK Inutile nasconderlo: l'aborto sarà il banco di prova della nuova Corte Suprema, se il giudice Roberts verrà confermato dal Senato. Ma il magistrato dovrà prendere posizione anche su altri temi scottanti, come la guerra al terrorismo, l'eutanasia e la pena di morte. Il calendario autunnale della Corte è molto intenso. Il 5 ottobre discuterà un caso contro il suicidio assistito in Oregon, l'il ottobre e il 7 dicembre tre casi sulla pena di morte, e il 30 novembre due sull'aborto, fra cui l'obbligo di chiedere il consenso dei genitori quando una minorenne interrompe la gravidanza. Nel 1991 Roberts, discutendo una causa a nome della prima amministrazione Bush, parlò così: «Noi continuiamo a credere che la sentenza Roe contro Wade (con cui nel 1973 fu legalizzato l'aborto negli Usa ndr), era sbagliata e vada annullata». Ma allora interveniva come avvocato, a nome del suo cliente. Invece nel 2003, durante le audizioni per la conferma a giudice della Corte d'Appello di Washington, aveva chiarito: «Roe contro Wade è la legge del Paese. Non c'è nulla nelle mie convinzioni personali che mi impedisca di applicarla». In realtà Roberts, cattolico osservante, è contro l'aborto. Chi lo conosce giura che se avrà la possibilità di farlo, voterà per cancellare o limitare il più possibile gli effetti della sentenza Roe contro Wade, j questo è il punto su cui i liberal imposteranno la loro battaglia contro la sua conferma. Il nuovo giudice è contrario anche al suicidio assistito, mentre sulla pena di morte bisogna vedere quanto peserà la dottrina cattolica, che ormai la rifiuta. E' probabile che il massimo tribunale americano si ritrovi davanti altri casi connessi alla guerra al terrorismo, e su questo punto Roberts ha già dato prova di lealtà verso Bush. Solo venerdì scorso, sedendo nella Corte d'Appello della capitale, ha bocciato la richiesta dei detenuti di Guantanamo di ottenere l'applicazione della Convenzione di Ginevra, e quindi ha dato via libera ai processi militari gestiti dal Pentagono. Il grande dibattito ora riguarda quanto cambieranno gli equilibri del tribunale più alto, con l'ingresso di Roberts. Sandra O'Connor, la persona che sostuisce, era conservatrice ma sull'aborto votava spesso con i liberal. Per gli attivisti di destra era una specie di traditrice. Loro adesso sperano che il nuovo giudice si allinei con i più affidabili Rehnquist, Scalia e Thomas, contro i liberal Stevens, Scuter, Breyer, e Bader Ginsburg, lasciando al tiepido Kennedy l'unico voto incerto.
Persone citate: Bader Ginsburg, Breyer, Bush, Kennedy, Rehnquist, Sandra O'connor, Scalia, Stevens
Luoghi citati: Ginevra, New York, Oregon, Usa, Washington
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