Giustizia, la riforma passa tra le proteste

Giustizia, la riforma passa tra le proteste VIA LIBERA DEFINITIVO DELLA CAMERA: 284 SI, 219 NO E 4 ASTENUTI. CASTELLI: UN IMPEGNO MANTENUTO. I PENALISTI IN SCIOPERO Giustizia, la riforma passa tra le proteste Berlusconi: pm con l'opposizione. L'Anm: ci delegittima ROMA. La riforma della giustizia è legge. Il sì definitivo è arrivato dia Camera con 284 favorevoli, 219 contrari e 4 astenuti. L'approvazione è giunta tra le polemiche con l'Udo che non ha partecipato alle dichiarazioni di voto. Per il ministro Castelli, padre della riforma, si tratta di un impegno mantenuto dal governo. I magistrati attaccano: così veniamo delegittimati. Dura anche la posizione dei penalisti che annunciano uno sciopero. Il presidente del Consiglio se la prende con i giudici: sono troppo vicini all'opposizione. Prodi, leader del centrosinistra, contesta la riforma: se andremo al governo la rimetteremo in discussione. Colonnello, Feltri, Franz, Rampino EALTR1SERVIZIALLEPAG.2E3

Persone citate: Berlusconi, Castelli, Colonnello, Prodi

Luoghi citati: Roma