Gli spagnoli accusano Berlino «Liberato un uomo di Osama» di Gian Antonio Orighi

Gli spagnoli accusano Berlino «Liberato un uomo di Osama» POLEMICHE DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE Gli spagnoli accusano Berlino «Liberato un uomo di Osama» Secondo il giudice Garzón ci sono prove inconfutabili: il tedesco siriano Darkazanli ha contribuito agli attentati dell'11 settembre Gian Antonio Orighi MADRID «Rovescio nella lotta anti-terrorista». La stampa spagnola di ieri (meno «Gara», braccio giornalistico dei terroristi baschi dell'Età, che riporta solo la notizia) non ha usato mezzi termini nel criticare il blocco della Corte Costituzionale tedesca al mandato di cattura europeo che ha rimesso l'altro ieri in libertà il tedesco di origini suiane Mamoun Darkazanli, ricercato dalla gustizia spagnola per «collaborazione con banda armata» e considerato una deUe figure più rilevanti di Al Qaeda in Europa. Solo il Guardasigilh, il socialista Juan Fernando Lopez Aguilar, ha manifestato «rispetto» per la discutibile sentenza. «Non è solo un rovescio nella lotta contro i terrorismo, come ha detto il ministro della Giustizia, Brigitte Zypres, è la constatazione che la Uè è ancora lontana dal garantire la sicurezza che reclamano i cittadini di fronte a quella che senza dubbio è la nostra principale minaccia», ha scritto il giornale liberal El Mundo. «La decisione tedesca è una pessima notizia. Il Parlamento di Berlino non si è dato alcuna fretta nel adattare il mandato d'arresto europeo nel suo sistema. E adesso tutti si scandalizzano», gh ha fatto eco il cattolico e conservatore Abc. Secondo l'inchiesta del giudice Baltasar Garzón Real, Darkazanli, 46 anni, siriano di Damasco naturalizzato tedesco nel '90 dopo essersi sposato con una tedesca, nomi di battaglia «Abu Ilyas» e «Abu Alloh», era il numero 9 nella struttura di Al Qaeda ed aveva avuto un ruolo di primo piano neUa preparazione deh'11 Settembre. Nell'ordinanza del 17 settembre 2003, Garzón lo ha definito un «uomo chiave» del network di Bin Laden, Il magistrato s'è occupato della strage americana perchè verme preparata anche in Spagna e Darkazanli avrebbe avuto continui incontri con la cellula spagnola de «La Base» capeggiata da Imad Eddin Barakat, «Abu Dahdah». Gh 007 deh'anti-terrorismo lo seguivano dal '97. Da quell'anno e fino al 2001, il tedesco-siriano venne in Spagna per incontrare Bakarat quattro volte. Non solo. Il tabulato di «Abu Hyas» segnala anche un sacco di chiamate, esattamente ventinove, con Taysir Alony (in carcere in Spagna), il famoso giomahsta della tv qatariana Al Jazeera che intervistò Bin Laden e reputato da Garzón un importante membro di Al Qaeda. Ma c'è di più. Darkazanli, che svolgeva anche la funzione di finanziatore, ebbe contatti personali e telefonici in Germania persino con uno dei «piloti» degh aerei-bomba deh'11 settembre, Mohammed Atta (che incontrò due volte anche Barakat). Tutte le sue visite in Spagna vennero filmate dah'antiterrorismo e passate al Bka, la pohzia tedesca. Soprattutto quella del 19-21 gennaio 2000, quando «Abu Hyas» fu ospite del capo della cellula spagnola di Al Qaeda nel suo domicilio madrileno di calle Fabio Neruda 3 e si recò con lui ad una riunione nella moschea della M-30. Anni di prove che in Spagna considerano schiaccianti e che la Corte Costituzionale tedesca ha reso carta straccia. Mamoun Darkazanli lunedi all'uscita dal carcere