Corso Marche, già divisi sul progetto

Corso Marche, già divisi sul progetto INFRASTRUTTURE.FIRMATOL'ACCORDO DI PROGRAMMA FRA PROVINCIA/REGIONE, COMUNE, CON CAMERA DI COMMERCIO E I COMUNI DI VENARIA, GRUGLIASCO E COLLEGNO Corso Marche, già divisi sul progetto «Opera strategica» per il centro-sinistra. Insorge Forza Italia: addio alla Tangenziale Est Giovanna Favro «Un'opera strategica». «No, un mostro viario». «E' indispensabile». «Priva di ricadute benefiche». «La faremo senza rinunciare alla tangenziale est». «E' evidente che alla tangenziale danno addio». E' il progetto, visto dalla maggioranza e visto dall'opposizione, della «spina metropohtana», ovvero lo sviluppo di corso Marche: un grande asse di attraversamento veloce lungo il confine cittadino che unirà la tangenziale nord, a Venaria, con quella sud, al Drosso, alleggerendo il traffico sulle tangenziali. L'opera sarà concepita come un tramezzino: a raso, un grande viale urbano; in trincea (ma a cielo aperto) la nuova tangenziale, e, terzo «strato» al di sotto di questa, la ferrovia che collegherebbe l'alta velocità con l'autoporto Sito, lo scalo merci per ora tagliato fuori dalla Torino-Lione. U «tramezzino», o «il wafer», è oggetto di un protocollo d'intesa firmato ieri dai governi di Provincia, Regione, Comune, con Camera di Commercio e Comuni di Venaria, Grugliasco e Collegno: danno vita a un comitato di pilotaggio e un comitato tecnico incaricati di arrivare a un progetto definito, mettendo nero su bianco tempi, costi, tracciato, possibili finanziamenti pubblici e privati. In pratica, la possibilità concreta di realizzazione. Cóntro la quale s'è scagliato lo stato maggiore ci Forza Italia negli enti locati, che giudica dannosa l'opera e si preoccu. pa che «nel cronoprogramma del centro sinistra» passi in secondo piano la tangenziale est che collegllerebbe con la Torino-Milano i flussi di traffico della Torino-Savona è della Torino-Piacenza, dall'Astigiano all'Albese, liberando fra l'altro l'asse di corso Casale. La «spina metropohtana», di cui si parla dal 1959, è (k ieri m fase, per così dire, pre-operativa. E' la prima volta che i tre enti pubblici firmano un documento congiunto sull'opera, e che siglano un patto per una realizzazione connessa alla TorinoLione. Firmando il protocollo il sindaco Servio Chiamparino e i presidenti della Provincia Antonio Saitta e della Regione Mercedes Presso hanno spiegato che «corso Marche è occasione di riqualificazione e sviluppo, cruciale per agganciare Torino e lo scalo di Orbassano all'alta capacità e indispensabile per alleggerire il traffico della tangenziale». «Passiamo dalle discussioni nei convegni alla fase operativa - dice Saitta - con il primo concreto innesto negli atti amministrativi». Gli assessori provinciali Franco Campia e Silvana Sanlorenzo hanno chiarito che corso Marche «collegherà insediamenti strategici: il Delle Alpi, le Vallette, la Certosa di Collegno, il Campo volo, il campus universitario di Grugliasco, il San Luigi, Sito». «Zone di periferia, con veccm insediamenti industriah - ha aggiunto Saitta - avranno nuovo terziario e attività produttive». Il «wafer» «rientrerà - ha detto Presso - nella contrattazione per la Torino-Lione: potrebbe essere una compensazione al nostro territorio. Il raccordo della tangenziale può essere sostenuto con i pedaggi». E Chiamparino: «Da oggi studiamo concretamente il progetto, che sarà anche asse di riordino urbano per attrarre nuovi investimenti su quelle aree». Detto che per ora le Ferrovie non vogliono pagare l'opera, «Su questo punto giocheremo le nostre carte avviando una contrattazione». Presso e Saitta hanno sottolineato che «Lo studio operativo non significa l'abbandono del progetto di tangenziale est, sulla quale si awierà analogo processo». Ma da Forza Italia la reazione è stata immediata. I capigruppo in Provincia Nadia Loiaconi, in Regione Enzo Ghigo e in Comune Paolo Chiavarino, insieme al vicepresidente del Consiglio provinciale Giuseppe Cerchio e ai consiglieri in Comune Gianluca Costa e in Regione Caterina Ferrerò annunciano battaglia: «Significa l'addio alla tangenziale est e la creazione di un mostro viario nella città». Motivo? L'opera pare loro innanzitutto «priva di ricadute benefiche. L'area metropohtana ha bisogno innanzitutto della Tangenziale Est e della circonvallazione Porgaro-Venaria». Cerchio e Loiaconi: «E' un mostro viario, una ferita nella città. Tutti s'impegnano per interramenti e sottopassi, mentre il centrosinistra vuol portare lo smog e il traffico pesante di una tangenziale in mezzo alle case. Ci si ricollega a una programmazione del 1959 senza considerare quanto da allora sia cambiata la città. Senza contare che le stesse Fs non sono interessate». H vero scopo è «la cementificazione»: «Favorire operazioni e speculazioni edilizie in aree ancora libere», nonché, ha detto Ghigo, «sostenere la campagna elettuiiue di Chiamparino: gh si vuol dare un'atout da legare al Campo volo bloccando in contemporanea ilponte di San Raffaele Cimena, che avevamo fatto partire come opera prodromica alla tangenziale est. Avevano posto l'anello ad Est tra le priorità in campagna elettorale. Come al solito promettono senza mantenere». Ancora gh azzurri: «Data la povertà di risorse è evidente che se si punta su corso Marche, l'altra opera, che va agganciata ai 150 anni per l'unità d'Italia, slitta alle calende greche». Da An arriva un comunicato a firma di Agostino Ghiglia e Barbara Bonino: «Da sempre il centro sinistra pone la realizzazione di corso Marche come alternativa alla Tangenziale Est: il protocollo d'intesa potrebbe significare il tramonto di un'opera prioritaria». Per Saitta, «Carta canta. E' falso che si rinunci al ponte, rispetto al quale abbiamo sub chiesto una migliorìa progettuale. La Tangenziale Est era nel mio programma elettorale, "alla pari'' rispetto a corso Marche. Un opera non esclude l'altra. Quanto al 2011, potremo contare su leggi obiettivo per finanziare grandi opere. Ma se non ci portiamo avanti con la progettazione, non otterremo nulla». Ao# BRAw^Éb ^chivasso Wm^fS^ *CIMENA BARRIERA 1 ^WSì RAFFAELE CILENA CORSO MARCHE P TRACCIATO: da tangenziale Sud (Di osso-Sito) a tangenziale Nord (Venaria) i LUNGHEZZA: 10-12 km P COSTO STIMATO: 400 milioni (tratta viaria) più 300 milioni (tratta ferroviaria) TANGENZiALi EST P TRACCIATO: da autostada Torino-Piacenza (Santena) a Torino-Milano (Brandizzo) ì LUNGHE72A: 20-25 km ICOSTO STIMATO: 5-600 milioni :