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Il Nuovo Psi lascia la Cdl ma resta diviso IERI SI E' SFIORATA LA RISSA Il Nuovo Psi lascia la Cdl ma resta diviso roma" «Siamo riusdtì a uscire vivi: in genere, quando i sodalisti parlano di imita è la volta buona che si dividono». Gianni De Michelis prova, con l'ironia, a stemperare la tensione dopo un consiglio nazionale in cui si è rischiato perfino il lande delle sedie. In realtà la scissione in seno al Nuovo Psi è un'ipotesi ancora non del tutto scongiurata. Il «giudizio finale» è stato infatti semplicemente rinviato d congresso del partito, che si terrà dd 21 al 23 ottobre prossimi. Ufficialmente l'obiettivo di entrambi gli schieramenti è quello dell' unità socialista con lo Sdi di Boselli. In redtà la posta in gioco è il cambio di coalizione, dalla Cdl allUmone. Il consiglio nadonde è riusdto ad approvare in extremis un documento di mediadone che però viene già letto in modo diametralmente opposto dalle diverse fadom. Il documento ribadisce il no d partito unico dei moderati della Cdl e conferma il no d partito unico dell'Ulivo. Inoltre prende atto dell'esaurimento dell'alleanza, «comunque sia», del Nuovo Psi nella Cdl. E' proprio sull'espressione «comunque sia» che vengono giocate le due letture contrapposte. Per Bobo Craxi significa che non esiste più dama possibilità di alleanza con lo schieramento di Berluscom, per Stefano Caldoro (ministro dell'attuale govemo) significa sempheemente che l'alleanza non può essere fatta «senza condizioni». Nella sostanza, Bobo Ci-axi insiste per un passaggio immediata al centrosinistra. Cddoro vuole invece alzare il prezzo in una negoziazione con il centrodestra. In mezzo (ma più virino a Cddoro) sta De Michelis: «Non possiamo dare per scontato il nostro passaggio con l'Unione. Ci tratterebbero come calzini bagnati da buttare». Su questa contrapposizione ieri si è sfiorata, letteralmente, la rissa. Fd è arrivato a sorpresa l'ordine dd giorno di mediadone proposto da Donato Robilo tta, sul quale il condilo nadonde ha raggiunto l'unanimità. Aspettando ottobre. Ir.i.J