Tensione tra Polonia e Bielorussia

Tensione tra Polonia e Bielorussia ONDATA DI ESPULSIONI Tensione tra Polonia e Bielorussia VARSAVIA Il governo polacco è irritato con la Bielorussia per la recente ondata di espulsioni di diplomatici che ha inasprito le già diffìcili relazioni tra Varsavia e Minsk. L'amministrazione del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha infatti ordinato l'esplusione del diplomatico polacco Andrzej Buczak, il secondo da giugno ad essere allontanato dal Paese. La Polonia aveva dichiarato in precedenza un diplomatico bielorusso come «persona non gradita». Il ministro degli Esteri di Varsavia, Adam Daniel Rotfeld ha reso noto alla Radio polacca che il bielorusso era stato espulso per abuso di privilegi offerti dal passaporto diplomatico. Sebbene sul momento non ci fossero state reazioni, la Bielorussia aveva risposto successivamente espellendo un diplomatico polacco con l'accusa di attività anti-govemative, in seguito ai suoi contatti con i circoli dell'opposizione. Rotfeld ha dichiarato ancora alla Radio polacca che sbandierare le presunte attività anti-govemative dei diplomatici polacchi e della minoranza polacca nel Paese è solo un modo di Lukashenko per trovare un capro espiatorio così da deviare l'opinione pubblica dai reali problemi del paese. Le accuse da parte di Minsk sono invece di «azioni dirette a complicare i rapporti polacco-bielorussi» secondo quanto ha affermato il ministro degli Esteri bielorusso all'agenzia di stampa polacca Pap. Tempi duri per i cinquecentomila polacchi che vivono nella Bielorussia di Aleksandr Lukashenko. L'autoritario presidente, ancora più paranoico dopo la vittoria della «rivoluzione arancione» in Ucraina, li tratta come se fossero la quinta colonna delle forze nemiche che in Europa e Stati Uniti manovrano per il suo rovesciamento. Negli ultimi mesi il regime di tipo sovietico al potere a Minsk ha decapitato lUnione dei Polacchi in Bielorussia (Upb, forte di trecentomila iscritti), ha chiuso un giornale locale in polacco e si ritrova adesso ai ferri corti con il govemo di Varsavia. Tutto è incominciato a marzo quando durante un congresso nella città di Grodno l'Upb ha silurato il suo leader fìloLukashenko e lo ha sostituito con una donna energica e coraggiosa. Angelica Boris, nota per la sua indipendenza nei confronti di quello che la segretario di stato americana Condoleezza Rice ha definito «l'ultimo dittatore d'Europa». Con una serie di cavilli giuridici (il congresso si sarebbe svolto «in violazione dello statuto dell'associazione», al momento del voto sarebbe mancato il quorum) il ministero della Giustizia bielorusso ha invalidato d'autorità a maggio l'elezione della nuova dirigenza Upb. Non basta: è stato chiuso a giugno un settimanale in polacco pubblicato dall'associazione «Glas Znad Niemna», con la scusa di presunti debiti non pagati alla tipografia.

Persone citate: Adam Daniel Rotfeld, Aleksander Lukashenko, Aleksandr Lukashenko, Andrzej Buczak, Angelica Boris, Condoleezza Rice, Glas, Lukashenko, Polacchi, Rotfeld