Poli uniti dalla Superprocura di Giacomo Galeazzi

Poli uniti dalla Superprocura IL DIBATTITO APERTO DALLA PROPOSTA LANCIATA DA COSSIGA IN UN'INTERVISTA A «LA STAMPA» Poli uniti dalla Superprocura Via restano da definire ruoli e competenze Giacomo Galeazzi ROMA Incassa più consensi che critiche la proposta di istituire una sorta di superprocura impegnata nel contrasto al terrorismo, una idea lanciata ieri su «La Stampa» dal Presidente emerito Francesco Cossiga. Nei giorni scorsi il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, in un'altra intervista al nostro giornale, aveva chiesto {(giudici specializzati». In realtà le due ipotesi in campo sono piuttosto diverse: quella di Cossiga prevede un organismo che dovrebbe funzionare come un'unità speciale, con licenza di intervenire su ogni aspetto della lotta al terrore. Guidata da un magistrato al top della carriera con almeno dieci anni di attività da pm alle spalle, la superprocura avrebbe un braccio operativo, una specie di superpolizia composta da uomini scelti delle forze dell'ordine ai quali affidare i compiti di indagine e. contrasto del perìcolo jihadista. Le «teste di cuoio» antiterrore potrebbero perquisire, intercettare, arrestare anche senza mandato (per 48 ore) e risponderebbero direttamente al governo ma non alla magistratura ordinaria. Molto differente - e secondo i più molto più attuabile in un contesto bipartisan, e in tempi rapidi - la superprocura antiterrorismo immaginata da Mantovano: si potrebbe estendere alla Direzione nazionale antimafia la competenza di una neo istituita superprocura che coordini le indagini antiterrorismo, per creare giudici e tribunali distrettuali specializzati in questa materia. Dal centrodesutt (con qualche eccezione) moltissimi consensi anche alla versione cossighiana del nuovo organismo, con il presidènte dei senatori di Fi Renato Schifarli e con il vicepresidente vicario di An Ignazio La Russa. Cossiga ha annunciato che presenterà la sua proposta (accompagnata da un pacchetto di norme «speciali)) per facilitare il lavoro delle forze dell'ordine, con tanto di carcere per chi divulga 1& notìzie relative alle operazioni antì- terroristi) con un disegno ài legge al Senato. Ipiù, però (anche nel centrosinistra) prediligono lo schema proposto da Mantovano, attraverso un potenziamento e un aggiornamento della Direzione nazionale Antimafia. La pensa così Antonio Di Pietro, l'esponente diessino Marco Minniti («è possibile e realizzabile anche rapidamente - ha commentato - e consentirebbe di avere un unico referente verso gh altri paesi»). Contrario invece è un dirigente di peso di Alleanza nazionale, Adolfo Urso, secondo cui il terrorismo va affrontato «sul piano pohtico, giudiziario e di intelligence». Contrarissimo è l'avvocato Carlo Taormina (Forza Italia), che afferma che la superprocura «significherebbe rendere la ma¬ gistratura padrona del paese e in grado di condizionare governo e Parlamento». Favorevoh, con diverso grado di entusiasmo, alcuni autorevoh esponenti della magistratura. «Sono sempre stato favorevole spiega il procuratore aggiunto di Milano Ferdinando Pomarid - purché si tratti di una Procura che coordini le indagini senza la competenza esclusiva a svolgerle», come la Dna. D'accordo sono anche Stefano Dambruoso e lo stesso Procuratore nazionale Antimafia, Piero Luigi Vigna, che però ribadisce la sua bocciatura di un giudice specializzato in reati di terrorismo. Il ministro dell'Interno Pisanu porta domani in Parlamento il suo pacchetto di proposte. Tra le novità (che dovrebbero essere contenute in un decreto legge), il fermo di pohzia fino a 24 ore (oggi sono 12); colloqui investigativi diretti con il detenuto al fine di ottenere notizie (oggi ledti per la criminalità organizzata) in assenza del difensore e senza valore processuale. Pisanu dovrebbe chiedere pure la riscrittura dell'artìcolo 270 bis del Codice Penale, già modificato nel dicembre 2001, quello riguardante le «assodazioni con finalità di terrorismo anche intemazionale». Il «pacchetto» del Viminale garantirà anche ima maggiore libertà nelle indagini preventive e meno limiti temporah alla conservazioni dei dati del traffico telefonico e Internet. Tra le misure figureranno le «espuldoni mirate» nei confronti di soggetti condderatì potenzialmente «pericolosi per la sicurezza nazionale», forse senza passare per la convalida preventiva dell'autorità giudiziaria, e l'estensione della consegna del permesso di soggiorno agh extracomunitari irregolari che collaborano alle indagini. Tra i contrari Taormina «Così la magistratura sarebbe in grado di condizionare Governo e Paese» ..: .........^..::::.... .^ LG llOriUfe .cHlO SIIÌmIO Le misure che il governo sta studiando per prevenire il perìcolo dì un attacco terroristico SEQUESTRO PREVENTIVO dei beni di chi è sospettato di finanziare gruppi terroristici INDAGINI PREVENTIVE senza comunicare alla persona indagata che sono in corso accertamenti 270 bis Potenziamento della norma sul terrorismo intemazionale permettendo d! poter punire anche: ©chi intende comméttere attentati ©chi fornisce appoggio infìÌtraziÒni Controlli in ambienti sospetti come moschee e luoghi di incontro PERMESSI PREMIO jjer ottenere la collaborazione di coloro (fté frequentano comunità sospette ALLONTANAMENTO Difficile al momento poter allontanare dall'Italia persone ritenute pericolose per la sicurezza GU ESTREMISTI IN ITALIA ti numero * 350 nell'ambito di 5 principali formazioni I gruppi # Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento # Gruppo Islamico combattente marocchino * Gruppo combattente tunisino 9 Fratelli musulmani • TakfirWalAhijra (Egitto) Le attività ♦ proselitismo • reclutamento * finanziamento e supporto logistico

Luoghi citati: Egitto, Italia, Poli, Roma, Taormina