FERMEZZA NON LEGGI SPECIALI di Igor Man

FERMEZZA NON LEGGI SPECIALI FERMEZZA NON LEGGI SPECIALI Igor Man LA Storia è crudele ma i cosiddetti precedenti non sono il due di coppe. Uno studio del mitico MI5 ci sbatte in faccia una realtà difficile da accettare poiché capovolge e mortifica una convinzione fortemente radicata in noi. Credevamo, sino a ieri almeno, che l'assimilazione dell'Altro (dell'extra comunitario islamico, dico) -, che l'inserimento pieno dei musulmani nati in Occidente, nella società britannica, grazie agli stessi studi e percorsi dei coetanei figli degh autori di leggi liberali, tipicamente anglosassoni, pensavamo che tutto ciò impedisse alla mala pianta dell'odio di attecchire in quell'Inghilterra, multietnica, dalle braccia aperte. E non solo in Gran Bretagna ma anche da noi, nella buona Italia dalle molte vite, quella che seppe prosciugare lo stagno delle Br rifiutandone la sconnessa ideologia e la brutalità assassina, anche da noi pensavamo fosse possibile, ancorché non senza travaglio, convivere con l'Altro grazie al fiorire di cento, mille Mazara del Vallo. Mazara è la città italiana dove sin dalla scuola materna cristiani e musulmani imparano a vivere insieme, nel segno dell'eguaglianza, della competizione interculturale. Scrìvo pensavamo: così, d'impulso, poiché, evidentemente, il sinistro messaggio «la prossima volta toccherà all'Italia», ha fatto centro. In verità tanta palese nostra apprensione nasce sì dai massacri di Madrid, di Londra ma è figlia della rimozione d'un accadimento epocale: l'U settembre. Dopo lo stupro delle Torri Gemelle non capimmo che «nulla sarebbe stato come prima». Perdemmo presto consapevolezza d'essere in guerra con un nemico atipico, del quale poco o nulla sapevamo: l'integralismo islamista, figlio degenere di quel «risveglio islamico» già annunciato da studiosi come Arfi, Serque, Arkoun e il nostro Gabrielli. Sarebbe tuttavia errato credere che dietro l'esplosione terroristica dell'integralismo islamista ci sia una mano misteriosa. L'esplosione rivela piuttosto un rovinoso fallimento politico, quello del nazionalismo laico 0 laicizzante. Codesta presa di coscienza ha una data: il 1967, subito dopo la Guerra dei Sei Giorni che travolse, con Nasser, l'ideologia del riscatto arabo, in particolare, terzomondista in generale. Da quell'estate lontana e fatale comincia la ricerca, confusa e/o violenta di un «sistema» che faccia ritrovare ai popoli musulmani, segnatamente del Vicino Levante, il ruolo che svolgevano in un tempo antico assai, il tempo del Califfato, idealizzato CONTINUA A PAGINA 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Arkoun, Gabrielli, Nasser

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Londra, Madrid, Mazara Del Vallo