Senza confini, dal Punjab a Porta Pila

Senza confini, dal Punjab a Porta Pila Senza confini, dal Punjab a Porta Pila Nell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli c'è «Campo Sonoro» Mentre i «Vincoli» vanno in piazza dal14 ali 7 a Pinerolo TORNANO, a Pinerolo e a Torino, due primarie manifestazioni dedicate alle musiche del mondo. A Pinerolo l'Associazione Sfera Culture propone Vincoli Sonori, incentrata sulle culture attigue zingare e klezmer. Due concerti al giorno dal 14 al 17 luglio, tutti a ingresso gratuito; inoltre, per celebrare il decennale, l'uscita di un ed che raccoglie i brani più rappresentativi dei partecipanti alle passate edizioni. Gli spettacoli pomeridiani si svolgono, tranne il conclusivo, nel cortile di piazza Barbieri, con iniziò alle 18. Li inaugura, giovedì 14, il Dragan Trio: nonostante il nome sono quattro suonatori romani specializzati in aromi di strada gypsy ed ebraici. Venerdì 15 La Frontera, ensemble italo-francese guidato dalla fisarmonicista Miranda Cortes, presenta le molteplici sfumature sonore della cultura mediterranea. Sabato 16 tocca all'agguerrita «marching band» torinese Bandakadabra, ispirata dalle fanfare dell'Europa dell'Est e dalla tradizione leggera italiana e sudamericana. Domenica 17, sul sagrato della Chiesa di Sant'Agostino, si esibiranno Las Migas, sensuale quartetto femminile di Barcellona impegnato nel ringiovanimento del flamenco. La sera l'appuntamento è alle 21,30 in piazza San Donato. Giovedì 14 la bosniaca tiiljana Buttler canta tragedie, struggimenti e speranze della balcanizzazione accompagnata dalla Sevdah Mostar Reunion, la cui sotterranea affinità con la tradizione neroamericana è stata riconosciuta anche dal popolo del blues, che li ha acclamati in rassegne a fianco di B.B. King e Keb Mo. Venerdì 15 i sei polacchi Hajiandery si cimentano in incursioni nelle tradizioni taraf dei Carpazi. La rassegna si chiude con ima selvaggia esplosione di fiati e percussioni; sabato 16 arriva la Kocani Orkestar, pirotecnica brass band amata da Paolo Fresu e Vinicio Capossela: timbri, accenti e colori in diretta dalle feste di matrimonio della loro Macedonia. Domenica 17 la leggendaria Fanfara Oiocariia, campioni di velocità e resistenza nell'eseguire gli ardimentosi tempi disparì dei Balcani: alle scatenate fiere di paese, in patria rumena, ci danno dentro per trenta ore filate. Per informazioni telefonare allo 011/5217847. E veniamo a Torino: sono i ritmi dal mondo il filo tematico della quinta edizione di Campo Sonoro, curata dalla Circoscrizione 7. Otto appuntamenti all'ex cimitero di San Pietro in Vincoli (via San Pietro in Vincoli 28), tutti a partire dalle 21,30; l'ingresso è libero. Giovedì 14 si apre con la Dhol Foundation, coerente fusione tra le subculture trendy dei club londinesi e le musiche popolari del Punjab, nell'India del Nord. Il gruppo prende nome dal dhol, grosso tamburo delle tradizioni del Subcontinente convertito a scansioni techno e trip hop. Armati di tastiere, basso, chitarra e laptop e di un arsenale di percussioni, i dodici musicisti sono 1 beniamini degli appassionati di musiche «di confine» e stanno conquistando le piazze d'Italia, a cominciare da San Marco, dove hanno fatto ballare cinquantamila persone per il Carnevale di Venezia. Martedì 19 la ritmica si fa celtica con gli irlandesi Beoga, guidati da Eamon Murray, percussore dell'antico bodhràn e mercoledì 20 è atteso il flamenco catalano di Las Migas. Venerdì 22 tocca al Septeto Santagulero e all'infettivo «son» cubano, ingrediente primario dell'odierna salsa. Sabato 23 è di scena il rovente, apolide funk-beat del Percussìon Group di Karl Potter, il musicista del New Jersey ma romano di adozione che ha suonato con tutti, da Mongo Santamaria agli Isley Brothers. Lunedì 25 è di scena 1 oro dei vicoli di Napoli con Nando Cltarelia e 1 Tamburi del Vesuvio. Il frande istigatore del ritmo partenopeo, Tony sposlto, è protagonista giovedì 28 di un inedito summit col Quintetto Architorti di Marco Bobino, arditi post-classicisti nostrani che accostano senza sforzo Mozart a Madonna e Madaski: l'incontro si preannuncia un laboratorio di invenzioni a cielo aperto. La festa di chiusura, venerdì 29, è affidata a due formazioni di casa: la Bandakadabra e l'Orchestra di Porta Palazzo, che omaggia le attuali pulsioni multietniche del quartiere circostante l'arena del festival senza scordare l'agrodolce «Porta Pila» degli armi di Gipo Farassino. Informazioni allo 011/4435702 o sul sito www.camposonoro.it. [e.f.] La Dhol Foundation apre giovedì 14 la rassegna Campo Sonoro La Kocani Orkestar è nel cartellone di Vincoli Sonori a Pinerolo