Jenny Haniver abita a Torino di Giovanni Tesio

Jenny Haniver abita a Torino Jenny Haniver abita a Torino Dietro r«inventrice» di Salamandra si nascondono Montrucchio e Virane JENNY Haniver abita a Torino. Jenny Haniver è una sirenetta portuale, un totem portafortuna, una creatura degh angiporti tra fascino e souvenir. Ma Jenny Haniver è anche uno pseudonimo, un «nona de piume» che ha dato i natali ad una saga per bambini e per ragazzi in corso di pubblicazione da Feltrinelli. Cinque volumi previsti e due già pubbhcati, il secondo proprio in questi giorni. Una saga che parla di animali ibridati e antropomorfi, presi nel circo universale dei sentimenti umani, impegnati nel grande Barnum della storia che sempre ci riguarda, anche quando pretenderemmo che non ci tocchi. Abitando a Torino, Jenny Haniver ha inventato un mondo di fantasia che non è la Fantasia di Ende, ma una versione esemplare del nostro mondo mancino, ha rinominato i continenti, ha creato il personaggio di Salamandra Daremouse, una simpatica creatura di undici armi che diventa l'eroìna di un riscatto, ha intrecciato e continua ovviamente ad intrecciare i molti fili di storie che coinvolgono tanti altri personaggi dai nomi buffi, ma soprattutto ha partorito un'idea: 1 idea del paese di Ibridia che sta ai confini (ed è al confino) di un mondo abitato dai sostenitori d'una «Purizia» assoluta. Niente incroci, niente incontri, niente contaminazioni. E tutto ciò che per errore o per amore ne nasca di diverso, via nella colonia separata come una vergogna inammissibile (una sorta di apologo intorno a cui ruotano movimenti di liberazione e di giustizia, trame clandestine, affetti in cerca di incontro, la speranza di un mondo migliore). Con il secondo volume della saga di Salamandra è accaduto però di più. E' accaduto che il mistero di Jenny Haniver sia stato rivelato. Jenny Haniver rimane la sirenetta-totem dei porti e rimane uno pseudonimo, ma ora sappiamo quale volto si nasconda sotto la maschera del nome. I volti sono addirittura due. Uno molto conosciuto e uno molto meno. Uno è quello di Alessandra Montrucchio, la scrittrice che i lettori di «TorinoSette» conoscono soprattutto come titolare della rubrica «Cattive ragazze». L'altro è quello di Cristina Virone, una «copy» che lavora in uno studio pubblicitario e che secondo Alessandra Montrucchio è dotata di un talento eccezionale. Nessun calcolo commerciale per loro, nessuna strategia di marketing. Solo un gusto di giocare che è diventato un incontro. Jenny Haniver è dunque ima coppia d'arte, una creatura a due teste e quattro mani che si diverte pazzamente a inventare storie. Un nuovo duo (in gonnella) che percorre le diagonali della nostra città. Giovanni Tesio

Luoghi citati: Feltrinelli, Torino