Con Gianni Clerici «Postumo in vita» Sartorio vince il primo set

Con Gianni Clerici «Postumo in vita» Sartorio vince il primo set Con Gianni Clerici «Postumo in vita» Sartorio vince il primo set COME un gentleman, oltre che scrittore e giornalista di fama («Il Vecchio Scriba» lo ha definito Tìmeìpossa aiutare un giovane editore a presentarsi al pubblico... Così ha fatto Gianni Clerici con il suo libro di poesie Postumo in vita aprendo il catalogo del pavese Christian Sartorio e mettendo subito in circolo il nuovo nome tra critici e lettori. Certo, Clerici, prima di «esporsi» e grazie alla sua lunga militanza con la penna, deve aver valutato a fondo il progetto della nuova sigla. E se ne ha approvato, come probabile, le prime scelte nonché l'impostazione del lavoro, non possiamo che dargli ragione. Senza per ora suddivisioni in collane, la neo Sartorio pubblicherà entro il 2005 una decina di titoh, tiratura 3000 copie, e un altro gruppo di cinque è previsto per il primo 2006. Tutti stranieri E tutta narrativa.UFarò un lihro solo l'anno di un itahano e di poesia. Per ora» dice l'editore). Linee portanti: sullo sfondo di storie individuah e collettive, i problemi della multietnicità, la denuncia della corruzione, dell'ipocrisia, della violenza pohtica, di oggi e anche di ieri. Già in libreria due raccolte di racconti (come molti altri colleghi, almeno negh ultimi tempi, Sartorio non teme le short stories): Aspettando Lady Godiva, dall' Inghilterra alla Patagonia, dall' Africa all'Asia, humour e dolente rappresentazione della realtà, dello scozzese-cinese Peter Ho Davies (tra i segnalati da Granta) e il Barry Gifford di I vecchi tempi e altre storie, una «commedia umana» dell'autore di Cuore selvaggio sinora mai arrivata in Italia. Poi, da settembre a novembre due romanzi d'esordio: Angeli dannati del nigeriano Helon Hahila, feroce atto d'accusa al regime che schiaccia il suo popolo; East End, la discesa dalla upper class al melting pot londinese di una donna politica in carriera, autore Mattew d'Ancona, caporedattore del Sunday Telegraph. E «una dark comedy» sul Sudafrica, come la ha definita Coetzee sarà Le alpi di Kruger di Christopher Hope, vincitore, come nel passato McEwan e Ishiguro, del Withbread Prize for Fiction, romanzo su cui punta in particolare l'editore. Insieme, ma di lettura forse più agevole, a una Nera Los Angeles di Helen Knode, moglie di Ellroy e a un'antologia dei grandi del noir americano, True Crime a partire da Hammett curata da uno specialista come Marc Gerald. Nel 2006 una America del primo '900 alla Carver nei «Bracconieri dell'Alabama» del trentenne Tom Franklin, alla sua prima volta in Italia e la bieca e gelida Londra di un'altra beni amina di Granta, Nicola Barker, che per L'evidenza dei fatti trae spunto dall'avventura delTillusionistii David Blaine rimasto chiuso per 44 giorni nel 2003 in una gabbia di perspex sul Tamigi. I numeri della sfida Piuttosto garantita dall'esperienza dell'editore: per un decennio libraio a Pavia, tuttora direttore dell'editrice scientìfica Selecta (collaboratori da Garattini a Carlo Zanussi, illustre autore Utet). Garantita forse ancora di più dalla presenza di un gruppo notevole di traduttori, e si va da Massimo Bocchiola a Flavio Santi a Simona Vinci a Marco Sartori a Manuela Prassi. Garantita dalla qualità di scrittori già collaudati all'estero. Tutto perfetto? Una sfida senza rìschio? Per il giovane Sartorio forse è proprio qui il rìschio. Vedremo. Le poesie dello scrittore cultore del tennis inaugurano il catalogo della casa editrice pavese: in arrivo i nigeriani «Angeli dannati», una «dark comedy» sudafricana e «Nera Los Angeles» di Helen Knode, moglie di Ellroy