Allagarono il «Parini» un anno ai servizi sociali

Allagarono il «Parini» un anno ai servizi sociali CONDANNATI I CINQUE STUDENTI CHE DANNEGGIARONO IL LICEO Allagarono il «Parini» un anno ai servizi sociali MILANO Quando hanno saputo della decisione del Tribunale dei Minori di Milano, di affidarli ai servizi sociali, hanno tirato un sospiro di sollievo. E' stato un gesto liberatorio che però è durato solo un attimo: i cinque ragazzi del liceo classico «Parini» che il 17 ottobre scorso hanno allagato la scuola per evitare un compito in classe di greco sono consapevoli che li attende un anno impegnativo, in cui dovranno dedicarsi al volontariato per riparare alla bravata che ha provocato la sospensione delle lezioni per alcuni giorni e danni per 220 mila euro. I cinque sperano che tra un anno, quando il giudice valuterà il loro comportamento, i reati di cui sono stati accusati, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, vengano estinti. Il gup Anna Poli ha disposto l'istituto della «messa alla provaA, accoghendo le richieste del procuratore Giovanni Ingrascì: gh studenti, due ragazzi e tre ragazze, svolgeranno lavori socialmente utili, che dovrebbero servire a farh crescere e a responsabilizzarli. Dovranno dimostrare in questo modo di aver capito la gravità dell'errore commesso. La parola spetta ora ai servizi sociali del Comune che decideranno in quali attività impegnare i giovani. Alcuni di loro hanno già avanzato qualche proposta, ma di certo si sa soltanto che ciascuno farà lavo- ri diversi. Ingrascì, subito dopo la sentenza, ha parlato di «fare qualcosa che riguardi il rapporto con la scuola» e di «un grosso impegno sociale da parte dei ragazzi con cui verrà ripristinato quello strappo che c'è stato nei confronti della collettività». Strappo di cui gh studenti si sono pentiti subito. Cinque gior- ni dopo l'allagamento hanno confessato di essere gli autori del gesto con cui hanno sabotato la scuola. Al preside hanno raccontato tra le lacrime di come si sono introdotti di notte nell'istituto a volto coperto per non essere riconosciuti e come hanno tappato gh scarichi dei lavandini lasciando i rubinetti aperti. «Non pensavamo che si bloccasse tutta la scuola», hanno ripetuto al gup durante l'udienza di due giorni fa. Dopo l'allagamento gli insegnanti del Parini si sono divisi sui provvedimenti da adottare nei confronti degh studenti: alcuni si sono rivolti al ministro dell'Istruzione con una lettera per chiedere «di sospenderli, in modo che completino gli studi in un'altra scuola». Letizia Moratti, però, ha risposto dichiarando che la materia era di competenza dei regolamenti di istituto. Il consiglio dei professori, al termine di una lunga riunione, ha disposto la sospensione per quindici giorni dei radazzi. Quattro di loro hanno poi ripreso a frequentare le lezioni al Parini nonostante la vergogna nei confronti dei compagni. Solo una ragazza ha deciso di cambiare scuola. L'anno scolastico si è conclusa tra le lezioni, gh incontri con gh assistentìr sociali e la promozione con 8 in condotta. Ora un lungo percorso di recupero attende gh studenti. [m.sa.] .LICEO Gi'VSEPP, GINNASIO PARINI Un'immagine d'archivio del Liceo Parini di Milano

Persone citate: Anna Poli, Giovanni Ingrascì, Ingrascì, Letizia Moratti, Parini

Luoghi citati: Milano