Le Borse bruciano 122 miliardi di euro

Le Borse bruciano 122 miliardi di euro I MERCATI EUROPEI CROLLANO, MA POI DIMEZZANO LE PERDITE Le Borse bruciano 122 miliardi di euro Inviti alla calma di Trichet e Eichel: «Il sistema ha saputo reggere all'urto» Niente panico a Wall Street, che chiude in positivo e spinge le altre piazze Vanni Cornerò I primi a non aver dubbi sulla natura delle esplosioni che ieri hanno devastato Londra sono stati i broker della «city». Ad un'ora dalle prime drammatiche notizie, quando l'ipotesi delle bombe cominciava appena a prendere corpo, l'indice Ftse della Borsa londinese registrava una picchiata del 2,640Zo, seguito a ruota dal Dax di Francoforte (-3,030Zo), dal Cac40 di Parigi (-2,89^0) e dal Mibtel di Piazza Affari (-2,4494). Tutto questo faceva presagire per i mercati finanziari mondiali un bilancio devastante, invece il disastro non c'è stato. Certo il saldo a fine giornata è stato molto pesante, visto che sulle piazze europee sono stati bruciati 122 miliardi di euro di capitalizzazione, ma le cose potevano andare molto peggio. A limitare i danni hanno contribuito gli appelli alla calma, la sensazione che la situazione non stesse sfuggendo di mano ai responsabih delle banche centrali e la composta reazione di Wall Street alla nuova offensiva del terrorismo. Insomma, il sistema ha tenuto, dando ragione al ministro delle finanze tedesco, Hans Eichel, che agli attentati di Londra ha risposto con fermezza: «L'economia mondiale non crollerà per que¬ sto» e .invitando tutti alla calma, ha aggiunto: «Ora dobbiamo fare in modo che la situazione non sfugga al controllo per decisioni sbagliate e reazioni dettate dal pameo». Infatti la situazione di gravissima crisi è stata gestita con polso fermo dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che, dopo essersi messo in contatto con i colleghi della Banca di Inghilterra e della Fed ha deciso che, al momento, non era necessario prendere iniziative d'emergenza: «Stiamo monitorando la situazione e siamo pronti a interventi in tempo reale - ha assicurato Trichet - ma per ora i sistemi stanno funzionando». Più tardi, all'apertura d'Oltreoceano, Wall Street ha dimostrato di assorbire meglio delle piazze europee l'impatto psicologico degli attentati, mantenendosi su cab frazionali. Niente panico, dunque, ma anche più tempo a disposizione per smaltire le drammatiche notizie da Londra prima dell'avvio delle contrattazioni. E i ribassi sono stati anche limitati dagli acquisti operati dai fondi di investimento, die hanno cavalcato questa fase di debolezza per comprare. A soffrire maggiormente, in America come nel vecchio conti¬ nente, sono stati i titoli legati al turismo e quelli delle compagnie aeree, mentre, soprattutto negli Usa, guadagnano vistosamente terreno titoli legati al comparto sicurezza e alla difesa nazionale. In Europa, nel settore aereo, la maglia nera dei picchi negativi spetta a Ryanair (-8,207o), ma anche Lufthansa cede il 4,810Za, Easy Jet il S.S'fó, British Airways d 5,9804 Ah- Franca il ^«ft e Alitalia il 3,050Zo. Male le grandi catene alberghiere, come Hilton (-5,4107o), e il settore del lusso, con Lvmh a -4,290Zo e Bulgari a -4,940Zo. Tendenze significative, che dicono chiaramente il punto di vista dei mercati sul futuro. Intanto, per i timori di contraccolpi sull'economia, frena il prezzo del petrolio che, scendendo a 57,71 dollari al barile sulla piazza londinese e sotto i 59 dollari a New York. A fine giornata le Borse europee hanno quasi dimezzato le perdite del pomeriggio: Londra -l^/i; Francotorte -1,85"^, Parigi -1,39W; Milano-1,55% e Zurigo che va a -O^S'Jfe dal -2,210A ai metà giornata. Wall Street, da parte sua, ha addirittura chiuso in territorio positivo, con il Dow Jones a ■i-0,31 e il Nasdaq a -l-0,34lXi. Più contenuti i movimenti sul fronte valutario con l'euro a 1,1944 nel cambio serale con la valuta Usa e la sterlina stabilizzata a 1,7415 dollari dopo un minimo a 1,7402 (il minimo dal dicembre 2003). Favoriti dalla ricerca di beni rifugio tanto il franco svizzero (1,5483 per un euro e 1,2949 per un dollaro) che l'oro, salito a 428,80 dollari l'oncia, in progresso di oltre l'IVo su mercoledì. La sterlina precipita ai minimi dal 2003 I timori per l'economia raffreddano il petrolio

Persone citate: Bulgari, Claude Trichet, Eichel, Hans Eichel, Trichet