Nel gelo del G8 spunta un'intesa sul clima di E. Nov.

Nel gelo del G8 spunta un'intesa sul clima OGGI SI CHIUDE LO «STORICO» VERTICE DI GLENEAGLES Nel gelo del G8 spunta un'intesa sul clima Compromesso sui documenti finali, ma Al Qaeda è in cima a tutti i pensieri Ad uscirne rafforzato è il punto di vista Usa sull'urgenza della lotta agli estremisti dall'inviato a GLENEAGLES Di un vertice destinato ad aumentare illusioni sul futuro dell' Africa alla fine resterà un'immagine: la «foto di famigha», appuntamento autocelebrativo dei partecipanti ai summit, trasformata in un minuto di silenzio in onore delle vittime degli attentati di Londra, con Tony Blair stretto fra gli altri 7 Grandi e i 5 ospiti venuti da lontano. I presidenti cinese, indiano, sudafricano, messicano e brasiliano, leader di Paesi emergenti e prossimi protagonisti dell'economia mondiale. Non doveva finire così, e non finirà così: i documenti conclusivi del GB scozzese - compreso un accordo sul clima che avrebbero dovuto essere presentati ieri saranno presentati oggi, frutto di un annunciato compromesso e di sostanziose affermazioni del punto di vista americano, che esce rafforzato anche per quanto riguarda l'urgenza della lotta al terrorismo («Non cederemo di fronte agli assassini, li troveremo», ha garantito Bush). Ma a chiudersi, oggi pomeriggio, sarà un altro vertice: scelta obbligata dei Grandi per non dare fimpressione di una resa ai terroristi di al Qaeda («gli attentati portano il loro marchio», commentava a seia il ministro degli Esteri Straw). Il vero messaggio politico di una riunione offuscata dalla tragedia londinese è m altro: il documento contro il terrorismo letto a nome di tutti dal presidente di turno del GB, Tony Blair ospite ferito. Molte delle sue linee guida le aveva anticipate lui stesso nel primo, drammatico discorso alla nazione. Il testo comune le accoglie e le sviluppa: «Tutti i nostri Paesi hanno sofferto per il terrorismo», ma «siamo decisi a sconfìggere quello che non è un attacco a una nazione ma a tutte le nazioni e i popoli civili», sottolinea. «Non permetteremo che la violenza cambi la nostra società o i nostri valori», aggiunge: «A questo vertice i leader del mondo stanno provando a combattere la povertà mondiale e a valorizzare la vita umana. I responsabili degli attacchi non indeboliranno la nostra volontà di difendere i principi fondanti della nostra società. Noi vinceremo, loro no». Dietro l'enfasi, si scorge una preoccupazione rha sfiora la paura. Faradcsbalmente soltanto in apparenza, il vertice di Gleneagles entrerà nella storia del GB come l'espressione di una solidarietà che gli attentati di Londra volevano minare. Nella convinzione condivisa che placata l'emozione le contraddizioni torneranno a esplodere, ma che la sfida di al Qaeda o di chiunque si nasconda dietro le bombe di ieri richiede unità di azione almeno su un fronte. Molti dei leader presenti a Gleneagles l'hanno sottolineato, ieri: da Schroeder a Chirac, da Berlusconi a Bush, che in videoconferenza con i responsabili della sicurezza nazionale ha disposto un rafforzamento delle misure di vigilanza negli Stati Uniti. E non importa se qualcuno - come Putin - lo ha fatto anche per difendere scelte politiche e militari dai dubbi connotati umanitari in Cecenia. I documenti ai quali gli sherpa hanno continuato a lavorare per l'intera giornata di ieri e poi nella notte riproporranno divisioni note. E daranno una conferma: le uniche certezze che riescono a unire grandi e meno grandi sono il terrorismo e la necessità di combatterlo con azioni coordinate. L'accordo sul clima comunque è stato definito «importante» da Jacques Chirac: la dichiarazione comune sarà accompagnata da un piano d'azione sui legami tra effetto serra ed energia. Ma l'intesa è stata già bollata ieri sera «come occasione mancata» dalle grandi associazioni ambientaliste. Le bombe londinesi hanno trasformato anche il controvertice, che nei giorni precedenti si era espresso con manifestazioni pacifiche e incidenti fra polizia e dimostranti nei prati che circondano la sede del summit, e con episodi di violenza a Edimburgo e nei villaggi circostanti. Le notizie da Londra hanno cancellato le esuberanze dei no global e dei gruppi di giovani truccati da clown che alla vigilia bloccavano strade al suono di cornamuse o cantando llntemazionale. Intorno a Gleneagles, ieri, non c'era nessuno. Anche questo è un lascito politico di un vertice che segna, nella formula attuale almeno, il tramonto delle riunioni planetarie ricche di coreografie costose e celebrative. Lo si era annunciato altre volte, forse accadrà davvero. [e. nov.]

Persone citate: Berlusconi, Bush, Chirac, Jacques Chirac, Putin, Schroeder, Straw, Tony Blair

Luoghi citati: Africa, Cecenia, Edimburgo, Londra, Stati Uniti, Usa