L'ambasciatore egiziano rapito appena arrivato a Baghdad

L'ambasciatore egiziano rapito appena arrivato a Baghdad IMBARAZZO AL CAIRO: E' IL PRIMO PAESE ARABO A MANDARE UN DIPLOMATICO IN IRAQ DOPO 14 ANNI L'ambasciatore egiziano rapito appena arrivato a Baghdad Ihab el Sherif è stato ferito alla testa e catturato da un commando armato mentre era uscito dall'abitazione per comprare un giornale BAGHDAD Duro colpo alla politica estera dell'Egitto, primo Paese araLo a rimandare un ambasciatore in Iraq dopo 14 anni. Ihab el Sherif era arrivato nel Paese da nemmeno un mese, quando ieri è stato rapito da un commando in pieno centro a Baghdad, nel quartiere residenziale di al Mansour dove abita. È il diplomatico di più alto livello ad essere sequestrato in Iraq dopo il crollo del regime di Saddam Hussein nell'aprile 2003. L'ambasciatore Ihab el Sherif, 51 anni, sposato con due figli, è stato catturato mentre da solo era uscito per comprare un giornale: alcuni uomini armati sono scesi da due automobili, si sono gettati su di lui e poiché ha cominciato a dibattersi e a urlare lo hanno colpito alla testa con una pistola, ferendolo. Quindi 16 hanno caricato su una delle vetture. Da allora non si sono più avute sue notizie e nessuno ha ancora rivendicato il sequestro. Il govemo egiziano, imbarazzato, continua a parlare di «scomparsa» del capo missione, auspicando il pronto ritorno del suo diplomatico che «è voluto andare in Iraq, pur conoscendo i pericoli e le difficoltà ... per aiutare un popolo fratello». «Potrebbe trattarsi di una semplice detenzione o di qualcosa di temporaneo», ha detto il sottosegretario agli Esteri Hani Khalaf, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Mena. L'incaricato d'affari iracheno al Cairo Saad Mohammed Reda è stato convocato al ministero degli Esteri egiziano, che si è messo in contatto con la controparte irachena e "anche con il Consiglio degli Ulema, la massima autorità sannita che ha già avuto un ruolo in passato nella soluzione di sequestri. Il partito islamico, maggiore organizzazione sunnita in Iraq, ha condannato il rapimento. Osservatori in Egitto temono che si tratti di un sequestro con motivazioni pohtiche, in risposta all'annuncio, fatto la scorsa settimana dal ministro degli Esteri iracheno Hoshyar Zabari, che il Cairo aveva deciso, con la nomina di Sherif, di elevare le relazioni diplomatiche a livello di ambasciatori. Una mossa che rafforza la posizione del nuovo'govemo iracheno, malvisto da altri Paesi arabi perché dominato da sciiti e sostenuto dagli americani. L'Egitto ritirò l'ambasciatore nel 1991, quando si schierò con l'alleanza guidata dagli Stati Uniti contro l'invasione di Saddam Hussein del Kuwait. Un altro diplomatico egiziano era stato rapito un anno fa e rilasciato incolume dopo alcuni giorni. I suoi rapitori dichiararono di averlo catturato per condannare pubblicamente il sostegno del govemo egiziano a quello insediato a Baghdad da- L'ambasciatore egiziano Ihab el Sherif

Persone citate: Cairo Saad, Hani Khalaf, Primo Paese, Saad Mohammed Reda, Saddam Hussein