La sera accende l'emozione del Circo Massimo

La sera accende l'emozione del Circo Massimo OLTRE SEtTECEMTQMLA PERSOME At CO La sera accende l'emozione del Circo Massimo Jovanotti, Zero, Baglioni, Mannoia e gli altri galvanizzano la folla L'appello del Papa agli Otto Grandi: fate la vostra parte Il sindaco Veltroni: una bella figura per il Paese, grazie a Roma Francesco Grignetti ROMA Il colpo d'occhio, innanzitutto. Quando è sceso il buio, e Fiorella Mannoia ha cantato «Sally», e poi Claudio Baglioni, e Renato Zero, e Laura Pausini, e Renato Venditti, e Jovanotti scatenato correva sopra e sotto il palco, e un mare di teste ondeggiava a ritmo di musi ca, il brivido è stato garantito. «Ma il brivido passa e l'Africa continuerà a morire di fame se i potenti non prenderanno le decisioni che ci attendiamo», diceva Lorenzo Cherubini. A Roma, intanto, nel gigantesco catino del Circo Massimo, a mezzanotte c'ora un oceano di gente a commuoversi. Forse settecentomila persone, forse di più. E' stato così che l'Italia ha partecipato al «suo» LiveS e ha vmto la scommessa. «Roma - diceva con oi^oglio il sindaco Walter Veltroni - ha fatto fare una bella figura al Paese. Pensate che cosa sarebbe stato restare fuori dall'evento». Evento sia, allora. La gente è arrivata in massa per partecipare. Come diceva lappello: «Non voghamo i vostri soldi, voghamo la vostra voce». Gente comune, romani, non romani, extracomunitari, famighe, giovani e meno giovani: sono venuti a falangi. Magari molti hanno aspettato di cenare. Ma alla fine sono venuti per farsi vedere e farsi contare. S'era già unita una voce assolutamente fuori dal comune, quella del Papa. «Dio - è stato il messaggio di Benedetto XVI ai Granai della Terra - ha dato la terra e ciò che essa contiene per l'uso di ognuno e di tutti i popoli». Non si è sottratto, il Pontefice, a fare suo anche lo slogan di Bob Geldof, e qpindi pregava «per i partecipanti all'incontro e per i leader mondiali, perché facciano la loro parte per assicurare una più giusta distribuzione dei beni del mondo. Nell'ardente speranza che il flagello della povertà possa un giorno essere consegnato alla storia». Citazione testuale dalle fascia che tutti i ragazzi portano al polso: «Make poverty history». Sì, consegniamo la povertà alla storia. Sarà, questo del Circo Massimo, uno dei concerti che entrerà nella storia. Come dice Fiorella Mannoia sul palco: «Sarà anche vero che le chitarre non cambiano la situazione dell'Africa. Ma non s'è parlato mai tanto di quel continente sui media come in questi giorni. E non nelle pagine dello spettacolo. Vent'anni fa non è servito a niente. Speriamo che ora i politici facciano la loro parte». Oppure Renato Zero, carismatico come non mai: «Quando vedo un africano che chiede cortesemente di puliimi il vetro, una piccola vena di Africa attraversa le mie arterie. Mi rivedo io giovane "diverso" alla Montagnola. Tante battaglie andranno vinte». E Jovanotti che chiede «alla destra, al centro, alla sinistra, e anche a chi gli sta sopra: fatevi sentire, fate onore all'Italia». Oppure, infine, Antonello Venditti, che saluta «il sindaco Veltroni che si è tenuto lontano da questo palco, ma che è dietro di noi». E poi intona «Róma Capoccia» con Carlo Verdone alla batteria e i settecentomila cantano tutti assieme. Una notte di musica per la gente ma soprattutto per i pohtici del G8. Pochissimi quelli, presenti. Si vede che hanno preferito restare nelle ville al mare o in barca. E' stata avvistata T.ini Gruber che balhcchiavà. Dario Franceschini, vicesegretario della Margherita, con figlia piccola sulle spalle e famiglia al fiancò, non vorrebbe fare commenti: «Chi è qui non ci sta solo per la musica. E' per fare pressioni tutti' assieme sul GB». Sono arrivati invece i segretari dei sindacati. Il primo è stato Guglielmo Epifani, il leader della Cgil. «E' ora - diceva - che il governo italiano esca dal suo torpore e che batta un colpo. Si sono esposti Blair e Chirac, Persino Bush, a suo modo». Grandi pacche sulle spalle per lui come per Pezzetta e per Angeletti. «Il nostro continente - diceva il segretario della Cisl - non può spendere 2 dollari al giorno di sostegno comunitario per una mucca quando ci sono bambini che muoiono di fame. Questa iniziativa ha dunque un alto valore etico e morale». Il vincitore della serata, comunque, sia pure restando dietro le quinte, era Walter Veltroni. E' stato lui, una settimana fa, quando l il concerto stava per abortire, a mediare tra i manager musicali in guerra tra loro. Lui a portare sul palco Fiorella Mannoia o Jovanotti. Non c'è riuscito con Vasco Rossi o con Pino Daniele, che ha dato forfait all'ultimo, ma non ne ha fatto un dramma. «E' un enorme successo. Saranno settecentomila e altri stanno arrivando. Abbiamo distribuito un milione di bottigliette d'acqua minerale». Persino Luca losi, l'ex Giovane Socialista, oggi organizzatore di eventi televisivi e musicali, abbandona per un attimo la sua aria algida: «Non ce l'avremmo fatta, questa pazzia in 36 giorni, se non avessimo incontrato sulla nostra strada un sindaco straordinario». Il Comune si è molto impegnato per l'evento. «Diciamo la verità. Quando si è presentato Bob Geldof, un mese fa, qua non c'era una lira. Poi però, con qualche telefonata, gli sponsor sono saltati fuori». Qualcuno ha criticato però questo Live 8 per un clima troppo asettico, poco politicizzato, all'anglosassone. Veltroni non è d'accordo: «Penso che l'evento sia politico in sé. Sarebbe stato . sbagliato aggiungere altri discorsi. Ora pensiamo all'Africa». Il messaggio di Benedetto XVI al G8: «Dio ha dato la Terra e ciò che contiene per l'uso di tutti i popoli. Prego perché la povertà sia consegnata alla storia» BARRIEMOLSONR^RK È stato Neil Young (foto) a chiudere il concerto canadese di Sanie. A Molsom Park della città canadese dell'Ontario si sono riunite circa 35 mila persone. Oltre a Young (colpito tre mesi aa da un aneurisma) Barrie ha accolto molte delle glorie locali di ieri e oggi, cantautori come Gordon Ughtfoot («San Francisco» è una pietra miliare della psichedelia) e Bruca Cockburn, poprockers come Bryan Adams e artisti ramosi come Celine Dion, BERUNOSIEGESSAULE Oltre 150 mila spettatori hanno assistito al Live 8 di Berlino secondo le stime della polizia, Ad aprire la sessione tedesca del concerto mondiale il gruppo «DieToten Hosen» (foto); ma i più attesi sono i Green Day. Venti band hanno partecipatp all'evento tedesco ai piedi della Colonna della Vittoria, nel centro storico della capitale tedesca. La folla si snodava però fino alla porta di Brandeburgo. TOKYOMAKUHARY MESSE «Sono veramente onorata che mi sìa stato chiesto di partecipare a questo avvenimento, che secondo me ha la possibilità di un impatto enorme su questi stupidì politici», ha dichiarato Bjòrk (foto). L'etoile ha partecipato allo show giapponese, una sintesi del quale è stata rasmessa via satellite in mondovisione da FuiiTVesulportaleAol.com. Zucchero nell'esibizione romana Jovanotti Francesco De Gregori ha aperto il Live 8 al Circo Massimo