Caso risolto: i Mondiali di calcio alla Rai di Giulia Zonca

Caso risolto: i Mondiali di calcio alla Rai ALLA TV DI STATO (CHE HA INVESTITO 400 MILIONI) ANCHE LE GARE DI CHAMPIONS LEAGUE PER ILTRIENNIO 2006-2009 Caso risolto: i Mondiali di calcio alla Rai Per 2010 e 2014. Curzi: doppio non scontato successo Giulia Zonca Fermi ai blocchi e poi a rincorrere, a strafare, a prendere tutto quello che c'è divorando anni a venire a cifre impensabib fino a 15 giorni fa. La Rai ha speso in un giorno più di 50 milioni di euro per il mercoledì di Champions League (dal 2006 al 2009), 175 milioni di euro per i Mondiali sudafricani del 2010 e altri 175 per quelli del 2014. A viale Mazzini hanno alzato la voce, indispettiti dai mercanteggiamenti della Fifa e dai giochi al rialzo di Sky che aveva scippato alla casa madre un pezzo di Germania 2006. Erano rimasti tramortiti. Hanno accusato la perdita, le critiche esterne e inteme e cercato di resistere sulla linea del risparmio poi si sono stufati e hanno sparato una cifia per la Champions che li ha lasciati soli all'asta. Tre stagioni, dal 2006 al 2009 di Champions in chiaro, un giorno su due perché il martedì resta tutto di Sky. Viale Mazzini era l'unica tv rimasta in gara visto che Mediaset ha passato l'ultima settimana a spiegare perché si dava. L'offerta era alta e nessuno era pronto al rialzo per un evento che rientra solo (e non sempre) se una squadra italiana arriva in fondo, altrimenti è imbuco sicuro. Bisognerebbe intendersi su cosa significa follia perché il direttore generale della Piai, Flavio Cattaneo aveva dichiarato il 25 giugno che (de follie non fanno parte del vocabolario della Rai». Questi acquisti che rastrellano tutto il calcio che conta ci somigliano molto ma come tutte le follie erano inevitabili. Sandro Curzi, presidente supplente della Rai, respira e parla di «doppio successo per cui si è lavorato molto e che non era affatto scontato». A sottolineare che proprio sulle trattattive stavolta sono stati svelti. La tv di stato era costretta a recuperare dopo aver perso l'esclusiva dei Mondiali 2006. Restare ferma a guardare lo sport che conta andare altrove eraimpossMe. Se iMondiali tedeschi fossero rimasti tutti a loro è difficile credere che avrebbe strapagato la Champions League e che si sarebbero mossi così in fretta per assicurarsi le prossime Coppe del Mondo. Da Mediaset esagerano anche un po' dicendo che è andato tutto come speravano. Vero, sono rimasti a guardare, vero, infarcire di minispot la Champions (ipotesi che certo dovrà sfruttare anche la Rai nonostante la vocazione originaria di servizio pubblico) non bastava a creare guadagni e due anni fa non sono nemmeno riusciti a pareggiare le spese. Vero, si sono presi i diritti per il digitale terrestre (20 mila euro per tre anni), oggetto misterioso su cui la tv di Cologno Monzese punta e investe molto. Però, per quanto alta, la cifra pagata dalla Rai non è di un altro mondo. Le retiberlusconiane avevano sborsato quasi 30 milioni a stagione per avere la Champions anche se era un po' più ciccia: secondi diritti sul martedì e prima scelta assoluta sul mercoledì mentre ora si ragiona su un giomo solo. La Rai ha speso molto e all'improvviso per riprendersi calcio e dignità, uno scatto dopo anni di sonno. Si è fatta soffiare il Motomondiale (in mano a Mediaset fino al 2009 con un'opzione per i tre anni successivi) e ha barcollato quando Sky ha interrotto il monopoio Mondiale. Avrà una dirigenza in crisi ma almeno l'orgoglio sta a posto anche se 350 milioni sono molti più soldi di quanto mai avrebbe pensato di spendere per il pallone. Ne avevano offerti 165 lunedì scorso e per mettere quella proposta in busta avevano riunito un consiglio di amministrazione. Il giomo dopo i diritti sembravano in mano a Sky e per la stessa cifra. Un affronto e un gioco al rialzo che è sembrato un po' troppo strafottente. E infatti i Mondiali sono tornati alla base più 0 meno per la cifra di inizio visto che la Rai ha spuntato una quota da poter vendere ad altri soggetti. Il 30 percento, cento milioni circa che sottratti ai 175 spesi per ogni edizione danno proprio 165, la prima offerta. Con più furore. Sandro Curzi. consigliere anziano con funzioni di presidente della Rai

Persone citate: Curzi, Flavio Cattaneo, Piai, Sandro Curzi

Luoghi citati: Cologno Monzese, Germania, Mediaset