Sotto gli occhi dell'Europa

Sotto gli occhi dell'Europa DAL 29 GIUGNO AL2 LUGLIO TORNA LA MAXI-KERMESSE M U S I C A L E G R A T U I T A Sotto gli occhi dell'Europa C5 E' modo e modo di fare un festival. Accontentarsi dell'esistente o provare a renderlo originale. E' un po' come quando si organizza la dispensa. La via più semphce è quella di affidarsi a precotti e surgelati. Altro significa andare al mercato, vedere che cosa offre e acquistare - compatibilmente col portafoglio - ciò che più stuzzica l'immaginazione, per portarlo poi in cucina e provare ad architettare ricette inedite. Traffìc non è un Festival ricco di denaro, ma di fantasia e ambizioni sì. Al primo giro, l'estate scorsa, andò bene: gran pubblico (oltre 100 mila spettatori, complessivamente) e lusinghieri giudizi da parte degh osservatori «professionah» (giornali, siti web, addetti ai lavori). Perciò la formula è stata confermata: totale gratuità (con supplemento di agevolazioni per i forestieri, a cominciare dalla free card) e struttura del programma multipolare. E rafforzata: quattro giorni invece di tre, sedi più numerose (in tutto 11 questa volta, dai locali da aperitivo al palco principale alla PeUerina) e aspirazioni «intemazionali». Volevamo un Festival che parlasse anche all'Europa, oltre che a Torino e all'Italia. Per farlo, occorrevano eventi esclusivi e di richiamo extranazionale. L'unico show in Europa continentale dei Throbbing Gristle, pionieri del suono «industriale» tornati insieme dopo quasi un quarto di secolo che si esibiranno alle Fonderie Teatrali Limone, grazie a una partnership col Teatro Stabile. E poi: «la prima volta al mondo» (fa testo il sito web dell'editrice Warp Records, loro referente mercantile) in cui il «Mozart della techno» Aphex Twin si presenterà dal vivo insieme al suo complice in video, il visionario regista Chris Cminigbam. Infine: il gemellaggio culturale fra Torino e Man¬ chester, metropoli a vocazione industriale in cerca di nuovi orizzonti di sviluppo. Per raccontare come la città inglese ha avviato la propria metamorfosi si potrebbe anche partire dalla musica. Dal post punk dei Joy Division, tramutatisi poi in New Order (unico concerto italiano per loro a Traffìc, iiradiato prossimamente su scala continentale dal network Eurosonic), all'epopea nottambula celebrata nella seconda metà degh anni Ottanta a ritmo di acid house sul dancefloor dell'Hagienda che tramutò Manchester in Mad/chester (vertiginosa apoteosi di cui è simbolo Shaun Ryder, cantante degh Happy Mondays e nell'occasione dj). Come filo conduttore, l'avventura di Tony Wilson: agitatore culturale che fondò la Factory Records (casa discografica di Joy Division e New Order) e la stessa Hagienda. Sarà quel giorno maestro di cerimonia e dj, oltre che personaggio da grande schermo nel film di Michael Winterbottom «24-Hour Party People» (presentato a Cannes nel 2002 e proiettato solo ora per la prima volta in Italia a Traffic, nel quadro del coiredo cinematografico studiato in collaborazione col Museo del Cinema). Tutto questo, ossia una storia lunga 15 anni, riassunta nell'arco di una giornata. Tre eventi con appeal intemazionale, secondo noi. Ma anche a detta del settimanale francese Les Inrockuptibles, che nel numero speciale del l0 giugno, dedicato ai festival, segnalava in chiave extranazionale solo tre appuntamenti itahani: la Biennale e la Mostra del Cinema di Venezia, insieme a Traffic. Come prova del nove, il fatto che quasi il 5007o degh accessi al sito www.trafficfestival.com è di provenienza straniera. Non per questo viene trascurata la musica itahana. Come già l'al- tr'anno Vinicio Capossela, Carmen Consoli è stata incaricata di concepire un happening in esclusiva per il Festival: ne è venuto fuori «Femminile Plurale», coalizione di artiste originarie del Sud del mondo (la brasiliana di Bahia Virginia Rodrigues, la portoghese/capoverdiana Lura, la poetessa gaiamicana Jean «Biuta» Breeze). E ancora: gh Eiffel 65, massimi ambasciatori musicah di Torino nel mondo, impegnati nella veste insolita di sound designer per un grande centro commerciale, applicazione concreta dell'idea di «musica d'ambiente». Uno dei modi in cui Traffìc insiste nel valorizzare la scena locale: dai Perturbazione (in tandem con la cantautrice italo-islandese Emiliana Torrini sul palco «off» dello Spazio 211, calcato anche da Bright Eyes e Jaga Jazzist, tra gh altri) ai CCC CNC NCN, la cui messinscena electro-teatrale toma alla ribalta dopo dieci anni di oblio, oltre ai djs selezionati da Piemontegroove. La notte, già che siamo in tema: ovviamente ai Murazzi, fra Giancarlo e The Beach, dove suonerà dischi per la prima volta in Itaha DJ Marlboro, asso in arrivo dalle favelas di Rio de Janeiro su invito di Traffic e Arezzo Wave. Senza dimenticare gh «scrittori coi dischi» - Enrico Brizzi e Tommaso Pincio, per dime due - nella sezione Word Jockeys. Totale: un viaggio nella musica lungo 80 ore, con oltre 60 appuntamenti in programma e più di 120 artisti coinvolti. E l'obiettivo di rendere evidente il ruolo di Torino nello scacchiere della cultura giovanile contemporanea. Cosimo Ammendolia Alberto Campo Max Casacci Fabrizio Gargarone Direttori artistici Traffic Torino Free Festival Un frane del clip di Chris Ciunningham per «Cometo daddy» di AphexTwin: AphexTwin e Cunningham sono a Traffìc il 30 giugno