«A Singapore per l'ultimo esame»

«A Singapore per l'ultimo esame» PARLA LA VICEPRESIDENTE TOROC ALLA VIGILIA DELLA SESSIONE FINALE DEL CIO (2-9 LUGLIO) «A Singapore per l'ultimo esame» Christillin: un lavoro corale, Torino 2006 è già un successo Fiorenzo travetto E 19 juin 1999 à Seoul, Corée, la 109e Session du Ciò — élut Turin (Italie) ville hóte des XXes Jeux Olympiques dhiver en 2006 panni un total de six villes candidates. Recita così, nel comprensibile francese del comitato olimpico intemazionale, l'annuncio che Evelina Christillin accolse allora con un moto di tifo da stadio. «Ci speravamo tanto racconta la vicepresidente vicaria del Torce - ma la concorrenza era fortissima. Quando ho sentito Turin, la mia Torino eletta sede dei Giochi, proprio non ce l'ho fatta a contenermi. Era un sogno, resta un sogno vissuto però con i piedi ben piantati per terra». Christillin sta ri-preparando la valigia, destinazione Singapore, dove dal 2 al 9 luglio si tiene l'ultima sessione del Ciò, l'esame finale per Torino 2006. «Il presidente del comitato olimpico Rogge non è mai stato tenero con noi - ricorda - e ha fatto il suo mestiere. Ci ha spronato, consigliato, quando il caso bacchettato: va bene così. Costruire un'Olimpiade è un'esperienza straordinaria ma pazzesca: ci sia¬ mo resi conto subito, dopo l'assegnazione, che ci aspettava un compito duro. Diciamo che grazie all'apporto corale del paese e in modo particolare del Piemonte e di Torino stiamo arrivando al traguardo con la coscienza di aver fatto tutto il possibile». Dietro le quinte della vittoria torinese, c'era all'epoca un uomo che non c'è più, il suo nome è Giovanni Agnelli, un secondo padre per Evelina Christillin. «Questi Giochi sono un'eredità che non dobbiamo sprecare. L'Avvocato amava lo sport e la sua città, portare le Olimpiadi a Torino rappresentava per lui una sintesi magica e irripetibile». Si diceva della valigia sempre pronta della globetrotter Evelina: la sua agenda è da Giro del mondo in molto meno di 80 giorni. «In effetti siamo presenti ovunque per parlare di Torino 2006, in molti posti ci chiamano, la lista è lunghissima. Posso citare le tappe dell'ultimo mese: il Parlamento europeo a Strasburgo, un meeting a Bologna, il convegno dei giornalisti sportivi a Mairakech, le Stelle dello sport a Genova, l'expo di Pechino, Montecarlo. Con una piacevole parentesi al Quirinale: sono diventata commendatore della Repubblica. Ero emozionata davanti a Ciampi che mi premiava in mezzo a tanti personaggi illustri». Un bacio alla figlia Virginia, e via per Singapore, e oltre ancora. «Dopo la sessione Ciò - racconta Christillin - abbiamo in calendario il road negli Istituti di cultura italiana all'estero. Un'altra bella occasione per farci conoscere e promuovere l'Italia olimpica». Un'estate di corsa, l'autunno per le verifiche sul campo della macchina organizzativa, ed eccoci alla dirittura d'arrivo. «Penso che il momento decisivo sarà la partenza della torcia olimpica a dicembre, vedere i tedofori in tv sarà un motivo di orgogho. Nel frattempo la Rai sarà entrata in pista a 360 gradi: il passaggio obbligato per la notorietà nazionale». Rispetto al discorso Rai, Evelina Christillin è contenta soprattutto di un fatto: che al tavolo di lavoro il centro di produzione torinese ha un posto d'onore. «E' una garanzia: in fondo i Giochi nascono qui in Piemonte». C'è un ulteriore elemento che fa illuminare l'ambasciatrice del Toroc: la disponibilità del mondo dello sport e dello show business. «Totale, addirittura sorprendente. Oltre ai "nostri" Tomba, Beimondo, Compagnoni, Pierino Gros, De Chiesa, è una continua mano tesa da tanti protagonisti che credono nel messaggio olimpico». Per esempio? «Cito a memoria quelli che ci stanno aiutando: da Saverio Vallone a Jimmy Ghione, dalla Simona Ventura alla stella della danza Roberto Bolle. E poi Chiambretti, Paolino Brosio con le sue Olimpiadi del cuore, il principe Emanuele Filiberto, l'ottimo Michele Mirabella torinese d'acquisto. F non dimentichiamo Juve e e Toro, finalmente restituito al suo rango in A: ogni match delle nostre squadre sarà una ribalta di Torino 2006». «Mi ha colpito la grande disponibilità del mondo dello sport e dello show business: il messaggio olimpico è molto sentito» Nei panni di ambasciatrice ha visto crescere ovunque la simpatia peri Giochi «Mobilitati tutti gli Istituti di cultura italiana all'estero» ■Snt*. jnHfl^ifl Ik SI Ik E velina Christillin, vicepresidente vicaria del Toroc, con il presidente Valentino Castellani. A lato l'étoile Roberto BolleeSimona Ventura, due piemontesi che hanno subito creduto nelle Olimpiadi