Calderoli: pe i violentatori ci vuole la castrazione di Flavia Amabile

Calderoli: pe i violentatori ci vuole la castrazione IL MINISTRO: «CHIMICA E CHIRURGICA. E' UNA PENA PREVISTA IN CINQUE PAESI DELL'OCCIDENTE». E ANCHE NELLA CDL SI APRE LA POLEMICA Calderoli: pe i violentatori ci vuole la castrazione Ma Fini frena la Lega: sbagliata l'equazione immigrati uguale criminali Flavia Amabile ROMA Non c'è andato leggero il ministro per le Riforme Roberto Calderoli. Stupro nel parco in pieno giorno a Bologna. Un altro stupro ieri a Milano, la sua risposta è stata di quelle che non si dimenticano: «Castrazione chimica e chirurgica». Insomma una via di mezzo fra i gatti e alcune delle peggiori pratiche della storia: l'evirazione. Di fronte alle inevitabili critiche giunte da molte parti del mondo politico il ministro si è mostrato anche piuttosto sbigottito. «Non vedo il perché di questa levata di scudi visto che la castrazione chimica e chirurgica è una pena prevista in almeno cinque Paesi dell'Occidente. Quando c'è un problema il problema va risolto. Quando c'è in circolazione gente che fa del male agli altri bisogna fermarla, in difesa di tutti». Tra le mille reazioni giunte da alleati e nemici soltanto in una si legge una non marcata presa di distanza e persino una certa concordia. E' Ignazio La Russa, presidente dei deputati di An a sostenere che l'idea «non mi sembra fuor d'opera», la proposta non lo «scandalizza», anzi «se ci fossero le dovute garanzie mi troverebbe d'accordo». Per il resto la castrazione viene sonoramente bocciata. Il capogruppo dei Ds al Senato Gavino Angìus ha liquidato la proposta come «dichiarazioni improntate a truculente volgarità e a un vero e proprio razzismo» ricordando che l'opposizione ha chiesto «che il ministro Pisanu venga a riferire sul problema che gh ultimi episodi di criminalità ha ulteriormente aggravato che è quello dell'immigrazione». «I deliri ed i fanatismi leghisti non servono né a combattere la criminalità né a nascondere il fallimento delle politiche per la sicurezza della Cdl», ha commentato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Stessa linea da parte deha Margherita. H responsabile giustizia del partito, Giuseppe Fan- fani, si è chiesto: «Non era la sicurezza uno dei temi prioritari del programma elettorale della Cdl? Anche in questo campo dobbiamo registrare il completo fallimento del governo». Per Daniele Capezzone segretario dei Radicali quella di Calderoli è «una speculazione di politicanti senza scrupoh» e - ha aggiunto - «vogho dire al ministro Calderoli che, sempre di più, il clandestino è lui: rispetto alla civiltà giuridica liberale e allo Stato di diritto». Italia dei Valori di Antonio Di Pietro ha chiesto l'intervento di Ciampi «se Berlusconi non prende le distanze da Csdderoli». Piuttosto irritata anche l'Unio¬ ne deUe Camere Penali che ha approfittato dell'uscita del ministro Calderoh per ironizzare. L'unica cosa che si può rispondere al ministro «è che se la legge del taghone da lui invocata dovesse essere apphcata anche a chi dice sciocchezze, ancorché in maniera reversibile, la sua lingua sarebbe a rischio, almeno per un po'». Pur chiamato in causa, Berlusconi si è guardato bene daU'intervenire in una simile polemica. Con estrema diplomazia da ex democristiano navigato il ministro dell'Interno Pisanu ha fatto i suoi complimenti die forze dell'orbine 13010-gnesi per aver arrestato i due stupratori e ha ricordato che «la risposta delle istituzioni, infatti, è la garanzia migliore contro ogni tentazione di giustizia sommaria». Il leader di An Gianfranco Fini non mostrava alcun timore di esprimere una posizione decisamente più moderata. «Pensare che tutti i delinquenti siano clandestini mi pare una cosa che non corrisponde alla realtà e alla verità». Poi Fini difende la legge sull'immigrazione, ricordando che questa porta il suo nome e quello di Umberto Bossi, come strumento per conciliare apertura verso l'immigrazione regolare e severità verso chi delinque. Dal centrodestra si è levata anche la voce di Viviana Beccalossi, vicepresidente deUa Regione Lombardia e membro della direzione nazionale di Alleanza Nazionale, per chiedere un inasprimento delle pene, ma parlava di detenzione non di altre punizioni. «Il reato di stupro deve essere assimilato a quello di omicidio volontario», ha chiesto. Pene più aspre e soprattutto fatti concreti è stata anche la richiesta di Alessandra Mussolini «Non basta urlare, come Calderoli, per andare sui giornali e poi non fare nulla. La Lega è al governo da quattro anni: cosa ha fatto contro l'immigrazione? Una legge che non serve e che prevede solo pannicelli caldi: prevedano il reato di immigrazione clandestina1. "E contro gli stupratori? Niente di niente». I Ds: «Dichiarazioni truculente e volgari È solo razzismo» I Verdi: «Puro delirio e fanatismo leghista» La Margherita: «La Cdl sulla sicurezza ha fallito» I radicali: «Speculazioni politiche senza scrupoli» I ministro Roberto Calderoli e il vice premier Gianfranco Fini

Luoghi citati: Bologna, Csdderoli, Lombardia, Milano, Roma