La carriera del selenio

La carriera del selenio j CHIMICA j L'ELEMENTO SCOPERTO DA BERZELIUS La carriera del selenio DAVELENOAINTEGRATORE AUMENTARE IMPORTANTE PER LA NOSTRA SALUTE Enrico Sappa (*) NEL 1817 n celebre chimico svedese Berzelius anabzzò un deposito rossastro, molto maleodorante, residuo dell' arrostimento debe calcopiriti destinate alla produzione deb' acido solforico. Trovò così uno degli elementi più rari: U selenio, da Selene, il nome greco della Luna. Il selenio è il settantesimo elemento in ordine di abbondanza, fra gli 88 esistenti neba crosta terrestre. Finora non si sono scoperti minerali di selenio sfruttabili: come ai tempi di Berzebus il selenio si ottiene come sottoprodotto deba metallurgia del rame. Pochi gli usi industriali: entra neba composizione di diodi, celle solari e celle fotoelettriche. Serve a decolorare e a colorare vetri (colore rosso rubino); è usato in vernici e in pigmenti rossi, arancio e marrone per ceramiche e materie plastiche. Ha qualche impiego neba metaburgia del ferro e del rame. Fino alla metà del secolo scorso il selenio era considerato un elemento fortemente tossico. Infatti i pascoli su snob troppo ricchi di selenio (come le Badlands del Dakota e del Wyoming negli Usa e certe zone del Venezuela) risultano velenosi per gb animali, specialmente se il suolo è alcalino. Alcuni vegetali, infatti, posso- no accumulare il selenio, così Come altri elementi pesanti; questo è un metodo oggi utibzzato dai botanici per aecontamìnare certi snob. La tossicità di vegetab cresciuti su suoli ricchi di selenio in certe regioni della Cina era già stata descritta da Marco Polo. I sintomi dell'avvelenamento degli animali sono azzoppamento e vertigini: non molto diversi da quelb deba malattia deba "mucca pazza". Ma è la dose a fare il veleno. Infatti oggi è noto che b selenio è un elemento estremamente importante sia per gb umani sia per gb animab. Esistono molti elementi che - presenti in piccole o piccolissime quantità negb organismi - sono essenziab per le funzioni vitab. Fra questi, appunto, b selenio, l'unico fra tutti gb "oligoelementi" a far parte del codice genetico, nel "210 aminoacido": il selenio è presente neba seleno-cisteina (dove il selenio sostituisce lo zolfo). Quest'aminoacido ha importanti funzioni catalitiche e di ossidoriduzione. Attualmente sono note, nei mammiferi, almeno quattordici seleno-proteine: alcune sono importanti in reazioni di ossido-riduzione, altre svolgono funzioni strutturab o di trasporto. Esse rimuovono i prodotti di reazione dei radicab liberi e delle specie reattive ossigenate, servono a limitare la coagulazione del sangue e le infiammazioni. Svolgono funzioni neba sintesi deba forma attiva deb'ormone tiroideo, nel controbo della divisione cellulare, neba protezione delle cellule dei vasi sanguigni, neba regolazione di messaggi genetici e hanno riflessi suba fertilità maschbe. I composti del selenio, inoltre, favorirebbero le funzioni immunitarie a difesa da virus e batteri. La presenza di selenio nell'ambiente, inoltre, riduce la tossicità del cadmio, del mercurio e del metUmercurio. Ma come entra il selenio negli organismi? Intanto attraverso la catena alimentare: i vegetab che lo estraggono dai suolo. I suoli vulcanici e acidi però sono poveri di selenio. Perciò la carenza di selenio può costituire un problema per gb animali di allevamento: con pascob troppo poveri b bestiame cresce meno, soffre di scarsa riproducibibtà, soffre di miopatia cardiaca e muscolare in modo coslserio che attualmente in certe zone si arricchiscono di selenio i pascoli o i mangimi. In Finlandia si usa, ad esempio, il selenato di sodio. Anche noi soffriamo per la carenza di selenio: questa può ridurre l'efficienza dell'enzima glutatione-perossidasi. In certe zone della Cina, del Tibet e della Siberia sono endemiche la cardiomiopatia e/o l'osteoartrite. Eccettuando i vegetab citati - che non sempre sono commestibili p gradevob al palato - i cibi a nostra disposizione contenenti selenio non sono molti: fra questi i principab sono le noci del Brasbe, i rognoni e il fegato, mentre fonti di selenio accettabili sono costituite da alcuni pesci, dai granchi e da molti mobuschi. Perciò esistono anche integratori deba dieta umana. Certi paesi europei sono particolarmente poveri di selenio: in Inghbterra l'assunzione di selenio si è ridotta dai 60-63 microgrammi del 1974 agb attuab 34-39 (bvebo raccomandato 75 e 60 rispettivamente per i maschi e le femmine); ciò a causa deba riduzione dell'importazione del grano duro canadese, ricco anche di proteme e usato neba panificazione. Il grano della Unione Europea è meno ricco in selenio e richiede una aggiunta di glutine per aumentare b contenuto in proteine. Si può quindi intuire come b mercato degb integratori a base di selenio sia piuttosto fiorente. Nel solo Regno Unito fattura 15 milioni di sterline per anno. Studi condotti negb Usa hanno dimostrato che diete ricche di selenio (fino a 200 microgrammi/giomo) sono benefiche quab immunostim alanti e anticancerogeni (tumori deba prostata, polmoni, fegato). In conclusione, il selenio, un elemento quasi sconosciuto ai più, neU'arco di una cinquantina di anni è passato dal ruolo di "cattivo" a quello di un componente degli ebsir di lunga vita. (*) Università del Piemonte Orientale NELL'ORGANISMO SVOLGE UNA FUNZIONE ANTI-OSSIDANTE. PRESENTE IN 14 PROTEINE, SI ACCUMULA NELLE PIANTE E ARRIVA A NOI ATTRAVERSO LA CATENA ALIMENTARE Jons Jacob Berzelius (1779-1848), Io scopritore del selenio

Persone citate: Enrico Sappa